Capitolo 9

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Vidi Louis.

Era sdraiato nel prato vicino alla scuola. Era solo e stava leggendo, il libro in aria e le braccia tese, gli occhi fissi sul racconto. Il ragazzo dagli occhi blu mi incuriosiva sempre di più. Nessuno intorno a lui, eppure sembrava felice e sereno. Soddisfatto della sua posizione di lettura.

Mi avvicinai, dato che era l'unico che conoscessi nel raggio di 100 miglia.

"Ciao" dissi, ma non rispose.

"CIAO" dissi più forte.

"Ehi" mi disse finalmente. Era così preso dal libro che non mi notò subito. Aveva ancora gli occhi fissi sulle pagine ingiallite.

"Passata bene la notte a Doncaster?" mi chiese, come se non si ricordasse che la notte prima l'avevo visto guardare le stelle sul tetto di casa. O forse era solo un po' ironico.

"Abbastanza" risposi.

Finalmente distolse lo sguardo dal libro per guardarmi in faccia.

"Le stelle hanno fatto poco rumore" disse sicuro "anche io ho dormito abbastanza bene" concluse.

"Non hanno fatto rumore? In che senso?" ero stupita e allo stesso tempo affascinata da quello che aveva detto.

"Si sono state brave, sanno che ho molto da studiare e che ho gli allenamenti." rispose

Lo guardavo perplesso.

"Allenamenti?" domandai

"Sì, gioco nei Doncaster Rovers"

Lo guardai meglio e notai che aveva una felpa sportiva, rossa con un numero nero inciso sul cuore: 17.
Louis era così estroverso e allo stessi tempo così diverso e incomprensibile.

Mi piaceva come questo ragazzo potesse avere due personalità opposte: il giocatore di calcio sporco di fango e il ragazzo sognatore che guarda il cielo come se fosse la cosa più bella al mondo.

Presto avrei scoperto che era proprio così.

SEE WITH ME || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora