capitolo 7

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È un giorno come tanti qui a Parigi, è bello stare qui, ho trovato nuovi amici, nuovi luoghi da esplorare, nuove sfide da affrontare e poi c'è lui. Luka. Non capisco perché pensi così tanto a lui, infondo è solo un ragazzo che è stato gentile con me, eppure qualsiasi cosa lui faccia nei miei confronti mi fa battere il cuore più velocemente e avverto le farfalle agitarsi nel mio stomaco. Devo capire bene i miei sentimenti per lui, se è una semplice cotta passeggera o altro.

Siamo appena usciti da scuola e siamo fermi nella piazzetta a chiacchierare.

<che ne dite se andassimo al cinema questo pomeriggio!> dice Alya, lei ha sempre ottime idee
<sì, mi sembra una splendida idea> accettiamo tutte subito
<chiediamolo anche ai ragazzi> chiede Milen, già pronta ad andare da Ivan
<va bene>

Anche i ragazzi accettano e, come al solito, non appena Marinette ha compreso che sarebbe venuto anche Adrian, ha iniziato a balbettare e ad arrossire. 

<verrà anche mio fratello> dice silenziosamente Juleka chiudendo la telefonata. Ho sentito bene? Verrà anche Luka, al solo pensiero arrossisco, non posso continuare così.
<Eve tutto ok, sei rossa> mi chiede Zoe, è attenta e curiosa con me
<si, sto bene tranquilla> dico sorridendo,nessuno deve sapere che il solo pronunciare il nome Luka mi fa questo effetto.
<se lo dici tu> sorride, immagino stia ricollegando la mia reazione a quella dell'ultima volta.

Arrivata a casa prando e poi mi preparo per uscire con gli altri, oggi in realtà mi sarebbe piaciuto rimanere a casa a dormire e magari guardare la TV, ma non posso rifiutare l'occasione di vedere lui, cioè passare del tempo con tutti.

Indosso il mio solito completino, trecce e ferretti ai capelli, zainetto in spalla e via; mi avvio verso il portone per uscire, ma come da copione, mi chiama mia madre. Credo debba esserci una telecamera. Mi dice che farà tardi, ma non devo fare lo stesso, per questo impone il coprifuoco alle sei e mezza. La sento fredda, il suo muro sta crescendo sempre di più.

Arrivata davanti la struttura saluto i ragazzi già lì.

<Ehy ragazzi, mia madre mi ha concesso di uscire, ma ho il coprifuoco> dico sconsolata calciando una pietrolina
<se ti fa stare meglio, ce l'ho anch'io> mi dice Adrian, anche lui triste
<ciao ragazzi> è lui
<ciao Luka> dicono in coro gli altri, poi lui si avvicina a me
<ehi violinista >
<rokkettaro> chino il capo per salutarlo in modo scherzoso
<hai suonato dei nuovi pezzi>
<i soliti grandi classici>
<dovresti provare a suonare rock con il violino, è qualcosa di pazzesco>
<va bene lo farò> sorrido, in effetti è una bella idea, non l'ho mai fatto sul serio
<dai entrimo o il film inizia> dice Milene non appena ci sono tutti.

Entriamo e iniziamo a prendere posto. Indovinate un pò vicino a chi sono? Esatto proprio vicino a Luka Couffaine e Zoe. Sono emozionatissima, è la prima volta che vengo al cinema da quando sono arrivata in città, abbiamo preso anche qualche snak.

Le luci si spengono, i primi suoni rimbombano nella sala, lo schermo si illumina e la magia inizia. È un film d'avventura, lo hanno scelto i maschi, facendo una specie di dispetto a noi femmine. Non sanno però che a me, come ad alcune, non dispiace il genere azione/avventura.

Il film inizia definitivamente, dopo varia pubblicità, i protagonisti sono giovani ragazzi come noi. Zoe sogna ad occhi aperti, lei vorrebbe tanto essere un'attrice e vedere che ragazzi e ragazze della nostra età che recitano in film, le danno speranza che un giorno anche il suo sogno possa realizzarsi.

È passata quasi un'ora dall'inizio del film, siamo a metà. Sì, esatto dura due orette, ho fatto un calcolo veloce, dovrebbe finire alle sei e poco, giusto in tempo per parlare un pò con i ragazzi e poi tornare a casa, ma anche se facessi tardi, so che Vincent mi coprirebbe.

D'un tratto una creatura entra di soppiatto in scena, il ché mi fa prendere un colpo, così d'istinto stringo la mano di Luka, la quale era comodamente appoggiata sul bracciolo della poltrona.

La scena finisce e, dopo aver realizzato cosa ho fatto, mi paralizzo e mi volto nella sua direzione. Lui mi sta guardando con un sorriso, non credo provi lo stesso.

<non avere paura> mi sussurra

Poi prende la mia mano e fa incrociare le nostre dita. Lui sembra tranquillo e continua a guardare il film, forse l'ha fatto per tranquillizzarmi. Beh, invece, non è affatto così; respiro a fatica, il battito cardiaco è aumentato, così come la sudorazione, o no la sudorazione! Spero vivamente che la mia mano non sia una pozza d'acqua. Che idiota che sono, Eve ritorna in te!

Alla fine sono riuscita a mantenere la calma, anche se il resto del film è stato una grande incognita per me... mi ha distratta!
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Continuo?
Sto scrivendo un'altra fanfiction su Thomas Hiddleston che è ambientata nell'epoca vittoriana.
Fatemi sapere se vi sta piacendo questa storia, un bacio
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REVISIONATO

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 19, 2022 ⏰

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