Il mio primo giorno

1.5K 33 0
                                    

Scesi dalla macchina della polizia e mi diressi verso l'ufficio della direttrice.
Paola= Piacere, sono la direttrice.
Io=Piacere, Martina.
La direttrice parla,parla e ancora parla, allora io continuo  a fare cenno di sì con la testa,  ma non la sto per niente ascoltando.
Paola= Comandante, portala in cella.
Comandate= Si,dobbiamo metterla in cella con un ragazzo,  con Edoardo è l'unica cella disponibile.
Paola= Vabene.
Uscì dall'ufficio e esclamai:" ma che ha detto? N'agg capito propr nu cazz".
Comandate:" Pccrè, a me lo chiedi?".
Scesi tutte le scale, sono troppe cavolo.
Arrivai e vidi un sacco di celle con tutti i ragazzi che mi osservano. Il comandante mi prese il braccio e mi portò in una cella. Vidi un bel ragazzo, che scese dal letto esclamando:" comandà, iss chi è?".
Comandante= la tua compagna di cella.
Io allora entrai nella cella e mi guardai un po' intorno, il comandante già se n'era andato.
Vidi una foto di Ciro attaccata con dello scotch al muro.
"piacere io sono Edoardo", mi disse porgendomi la mano, presi la mano e dissi:" Io sono Martina".
Poi comunque dissi:" Perché hai una foto di Ciro attaccata sul muro?".
Edo= Era un mio amico, ora è morto. Mi disse con espressione triste e poi aggiunse:" tu lo conoscevi?". Chi non conosce Ciro? Ma comunque risposi:" Si, eravamo vicini di casa. È venuto anche a qualche mio compleanno, io andavo sempre a casa sua, da bambina ci andavo per giocare con Rosa".
Edo= Beh, già mi piacevi prima, ma ora che mi hai detto che piaci ai “Ricci” mi piaci ancora di più.
Io allora sorrisi e diventai rossa in viso come un pomodoro.
È pomeriggio ma ancora non ci hanno chiamando per scendere in cortile, io allora mi affaccio dalla cella e osservo un po' il corridoio. Oddio, mi si sta avvicinando un ragazzo... Che vuole?
"Piacere Pino, amici? Ho il cuore già impegnato" disse con un mezzo sorrisetto, io allora risposi si con la testa e proprio in questo momento arriva il comandante che urlò:" scendete in cortile, forza uagliò". Noi allora ci misimo in fila dietro al comandante e iniziammo ad andare in cortile, io mi misi accanto Edoardo.
Arrivati in cortile andai dalle ragazze.
Naditza= Piacere io sono Naditza. Chiamami Nad.
Io= Ciao Nad, io sono Martina.
Silvia= Ma ciao, io sono Silvia.
Queste ragazze sono simpatiche, allora decido di stare con loro e iniziamo a passeggiare per il cortile.
Ma adesso è sera e dobbiamo cenare allora io vado dai ragazzi, perché devo cenare con loro.
Mentre entrai a mensa tutti inziarono a fischiare, ma Edo li bloccò urlando:" Uagliò,chi sfaccimm facit?". Cenai, mi andai a lavare con le ragazze e poi tornai in cella da Edo.
Andai da Edo e gli sussurrai all'orecchio :"Grazie". Lui allora tremò, credo fosse un brivido di piacere. Si girò e disse:" Ho fatto ciò che è meglio per una bella uaglion comm a te". Io sorrisi e mi coricai.

un amore in carcere «Mare Fuori»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora