Complici

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Sono passate due settimane dalla molestia che ho subito da Pirucchio e lui per due settimane è stato in isolamento, ho goduto troppo, ma non finirà qui, noi abbiamo bisogno di vendicarci, PER FORZA, noi perché parlo di me e Edo.
Momentaneamente siamo in cella, coricati sul letto, entrambi avvolti dai pensieri, aspettavamo entrambi Lino che ci chiamasse per i colloqui, spero venga mia nonna, ne ho bisogno.
Sentiamo i passi di Lino e ci giriamo verso la "porta" della cella e Lino esclama "Avete tutti e due un colloquio, dai andate".
Arrivati in sala colloqui io vidi che per Edoardo era venuto Pietro, il fratello di Ciro, ma per me? Non vedevo nessuno! Ma ecco, vidi mio cugino Antonio, quel gran pezzo di merda è ancora vivo!
Arrivai al tavolo, spostai la sedia e mi sedetti. Lui iniziò a squadrarmi, doveva vedermi nei minimi dettagli.
Antonio=Zoccl, c fa? Non mi saluti? Non sei soddisfatta di avermi accoltellato?
Io=No, perché sei ancora vivo e dovevi morire.
"E certo, tieni ragione come sempre. Ma che ho saputo? Che stai con uno qua in carcere, non vuoi fare felice tuo cugino però soddisfi i criminali!" Disse aumentando il tono della voce.
Io=Omm e merd! Tu sei un porco! Non sei un cugino! Erano meglio tante coltellate finché non ti vedevo morto!
Edo qui fece segno a Lino di fare uscire tutti e allora tutti uscirono tranne Edo e Pietro.
Vidi Edo avvicinarsi a mio cugino, io però non stavo capendo nulla.
Edo prese per il collo mio cugino e gli disse "Omm e merd, tu si Antonio?" Antonio annuì, mentre Pietro guardava Antonio con uno sguardo fulminante.
Edo allora disse "Vatten! Un turnà chiù! Tu non meriti una cugina come Martina! Ma una merda! Vatten!" Gli diede due schiaffi e Pietro invece disse solamente "Statt accort a noi Ricci, ti sbraniamo vivo". Mio cugino si alzò e se ne andò, io salutai Pietro e tornai in cella e subito dopo mi raggiunge Edo, con una notizia, cioè che Pirucchio oggi finalmente usciva dall'isolamento e che lui aveva una lama e che potevamo vendicarci, anche se a metà.
Decidemmo un piano, ed ecco che nemmeno il tempo di continuare a parlare che Pirucchio stava già in cella.
Io allora mi coricai (anche se pomeriggio) sul letto di sopra, SOLA, mentre Edo nel letto di sotto. Mi stavo appisolando e sento palparmi la coscia è Pirucchio, allora Edo prende la lama e gli fa un taglio nel braccio, allora Pirucchio vedendo il sangue scappa in cella, io e Edo eravamo troppo soddisfatti, io allora scesi nel letto di Edo mi misi sopra di lui e lo baciai.
È ora di scendere un po' in cortile prima di cena, in cortile notiamo Pirucchio con un cerottone sul taglio, non e che gli avevamo fatto un taglio grave è davvero esagerato!
Mi sedetti sul ginocchio di Edo e dissi "Pirucchio è esageratissimo, si è perfino messo un cerotto enorme, ti rendi conto che stupido, lo odio!" E Edo mi rispose " Pccrè è sempre stato stupido, io lo odio più di te, sappilo, un tu scurdà" disse baciandomi. È ora della mensa, ceniamo e torniamo in cella, indossiamo il pigiama e ci corichiamo nel letto insieme, io chiesi a Edo "Edo, ma tu, mi aspetteresti fuori dal carcere?" E lui rispose "Pccrè, certo, ti aspetterei pure per anni, l'importante è un futuro insieme, non ti dimenticare ste parole".
Io=Hanno ragione le persone a chiamarti poeta, sei meglio di Dante, Boccaccio e Virgilio messi insieme.
Edo= Esagerata, tu invece sei la più bella del mondo.
Io=Se torna Lino ci rimprovera che non dormiamo, Buonanotte amò, ti amo.
Edo= Buonanotte Pccrè, ti amo.

un amore in carcere «Mare Fuori»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora