Una piccola distorsione

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Hinata e Tobio si stavano allenando con il resto della squadra

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Hinata e Tobio si stavano allenando con il resto della squadra.

Era un semplice allenamento in vista della partita amichevole contro i Nekoma.

Con un movimento troppo avventanto, Hinata, cadde a terra sotto gli occhi di tutti, ma il primo a raggiungerlo fu Tobio chiedendogli: «Riesci ad alzarti, Hinata?» gli tese la mano aiutandolo ad alzarsi.

«Sì, Tobio. Almeno credo» ammise lui mordendosi il labbro ritrovandosi a doversi appoggiare al suo corpo avvertendo una fitta alla caviglia.

«Ti fa male da qualche parte?» gli domandò il corvino senza pensarci due volte.

«La caviglia...» ammise lui mordendosi il labbro lasciandosi aiutare ad arrivare alla panchina poco distante.

«D'accordo. Aspettami qui, recupero l'occorrente per medicarti» disse il corvino senza pensarci due volte.

Hinata sorrise divertito dicendo: «Non credo di poter scappare»

Il corvino andò a prendere la cassetta del prontosoccorso in modo da potergli fasciare la caviglia tornando solo dieci minuti dopo: «Eccomi! Certo che sei stato sfortunato»

«Spero di non esserlo stato troppo. La settimana prossima abbiamo la partita contro i neko» ammise lui osservandolo mentre si metteva seduto in terra davanti a lui andando a togliergli la scarpa e la calza.

Con delicatezza gli passò una pomata e gliela fasciò dicendo: «Per saperlo dovremmo farti controllare in ospedale»

«Mi accompagni tu?» gli domandò Hinata guardandolo con occhi da cucciolo abbandonato.

«Sicuro?» gli chiese Tobio a sua volta deglutendo a fatica nel vedere quello sguardo del ragazzo che tanto amava.

Hinata sorrise divertito dicendo semplicemente: «Certo. Voglio il mio ragazzo vicino»

«D'accordo. Potresti evitare di dire: "il mio ragazzo"?» borbottò il corvino senza pensarci due volte rimettendogli la calza e la scarpa dopo avergli fasciato la caviglia con moltissima attenzione.

Il ragazzo lo guardò perplesso chiedendogli: «Perchè?»

Il corvino a quella sua semplice domanda arrossì visibilmente dicendo: «È imbarazzante»

«Va bene, Tobio» gli rispose Hinata sorridendogli concedendogli quella piccola richiesta sapendo che era fin troppo timido e riservato quando si parlava di sentimenti.

«Grazie, Hinata» disse il corvino aiutandolo ad alzarsi per poi prenderlo in braccio senza indugiare lasciando la palestra entrando nello spogliatoio dove si prepararono per andare in ospedale in modo che avessero un responso su quel piccolo incidente. 

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