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Hinata si stava allenando da giorni per diventare sempre più veloce per poter schiacciare le alzate di Tobio.
Nonostante tutto seguiva anche gli allenamenti con la sguadra mostrando un netto miglioramento, ma quel pomeriggio era così stanco che crollò nel bel mezzo della partita perdendo conoscenza.
Tobio poco distante da lui lo prese in braccio portandolo in infermeria adagiandolo sul letto.
L'infermiera dopo averlo visitato disse: «Non è niente di grave, ma deve smetterla di affatticare il suo corpo con degli allenamenti eccessivi»
«Allenamenti eccessivi?» domandò il corvino perplesso.
«Sì. Non lo sapevi?» chiese a sua volta la donna sorpresa dal fatto che il ragazzo non avesse notato niente di quello che agli occhi di tutti era ormai un dato di fatto.
Tobio negò con un cenno della testa non sapendo cosa dire pensando: Perchè lo sta facendo? Non ha senso è già molto bravo...
Hinata aprì lentamente gli occhi afferrandolo per la maglia attirando la sua attenzione chiedendogli: «Cosa mi è successo?»
«Sei svenuto idiota?» gli rispose lui sedendosi a bordo letto: «Mi dici che stai combinando?»
«Volevo diventare più veloce. Ho solo esagerato...» ammise imbarazzato mordendosi il labbro per poi aggiungere: «Volevo aiutare la sguarda a vincere le partite prima delle vacanze di Natale. Posso farti solo questo regalo...»
Quelle parole sorpresero il corvino che si lasciò andare ad un sorriso dicendo: «Capisco, ma da adesso sarò io ad allenarmi con te. Se ti affattichi troppo ti uccido con le mie mani» disse guardandolo seriamente.
A quelle parole Hinata annuì più che felice di allenarsi da solo con il ragazzo che amava.
