Capitolo V

139 9 0
                                    

La sveglia suonò un' altra volta. Martedì. Sofia spalancò gli occhi. Dalla finestra entrava un raggio di sole che illuminava il suo letto. Pigramente si alzò e raggiunse la porta. I suoi occhi erano ancora addormentati.
Iniziava una nuova giornata.
Bevve velocemente un caffè, prese borsa, sciarpa, cuffiette, cellulare ed uscì.
Stranamente il cielo era sereno. Il meteo aveva previsto pioggia. L'autobus era quasi vuoto, un'altra stranezza.
Arrivata a Venezia, si fermò in un bar per il secondo caffè. Le sembrava il modo migliore per affrontare la giornata scolastica. Caffeina. Improvvisamente, seduta al tavolino, le balenò in testa un pensiero. Quel messaggio. Abbassò gli occhi. Bevve il caffè, poi prese il cellulare e aprì la conversazione. Rilesse quella frase più e più volte. No, non le importava.
Si alzò e si incamminò verso la fermata del battello.

Rose nereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora