Capitolo XIX

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Martedì 28 Aprile.
Era passato già un mese.
Un mese di loro.
E Sofia era in punizione.

"In punizione?! Che cosa?! Io oggi devo uscire mamma, te l'ho detto"
"Non andrai da nessuna parte. Io non accetto che mia figlia riceva un 3 in Francese. Non lo accetto! La tua media scolastica è sempre stata migliore, soprattutto in Francese. Che ti è preso? Spiegamelo!"
"Non ti riguarda, si tratta di un errore"
"No Sofia, si tratta di 57 errori su 62. Lo chiami un compito degno di essere definito tale?"
"Mamma, spostati dalla porta immediatamente, devo uscire di casa"
"Non lo farò, signorina"

Sofia era appena tornata da scuola, erano le 6:30.
Era furiosa: la verifica di Francese non era andata al meglio.
Anzi, non era proprio andata.
Salì in camera con passo a dir poco pesante e si gettò sul letto.

Sospirò.

Lui non le aveva scritto nemmeno un messaggio. Nulla.

Proprio mentre si chiedeva il perché di un tale comportamento, si voltò casualmente verso la scrivania e scorse qualcosa di insolito.

Una rosa rossa poggiava sul piano bianco della tavola. Di fianco vi era un bigliettino bianco.
Una piccola scritta, a caratteri maiuscoli.

"STILL CALL IT MAGIC WHEN I'M WITH YOU"

La sua canzone preferita dei Coldplay.
Rimase a bocca aperta.
A dir poco.
Con aria stordita, si procurò in cucina un vaso di vetro abbastanza grande ed immerse il fiore nell'acqua. Profumava.

7:21 Sofia
"Vuoi spiegarmi come hai raggiunto la mia camera?"

7:30 Pietro
"Non chiedermelo, è meglio. Ti è piaciuto?"

7:32 Sofia
"Moltissimo"

7:35 Pietro
"Sono felice. Mi hai dato occasione di immaginare un tuo sorriso"

7:37 Sofia
"Comincio a pensare di essere cambiata, da quando ci sei tu. In meglio, voglio dire"

7:38 Pietro
"Lo stesso vale per me. Sto così bene...non rinuncerei a te per nulla al mondo. Ci vediamo venerdì, è festa. Buona cena amore mio"

Sorrise.

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