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Si diresse verso la sua moto , che trattava come se fosse il diamante più prezioso, sempre lucida e pulita, guai a chi si permettava solamente a sfiorarla.
Era un oggetto estremamente importante per lui, sin da bambino che sognava di poter viaggiare per tutto il mondo con una misera vespa rossa, un po' come il cartone 'Luca', in effetti fu un po' sconvolto alla vista di quel film della Disney, perché sembrava rispecchiare molti tratti della sua vita.

Quella moto gliela aveva regalata il suo migliore amico, quel ragazzino che rimase con lui sin dalla tenera età di quattro anni a quel giorno in cui ne possedeva diciotto.
Si ricordava ancora a perfezione la felicità che provò appena se la ritrovò davanti agli occhi.
In quel momento non sapeva se amasse di più il ragazzo che gliela aveva regalata oppure il regalo in sè.

Non aveva mai fatto salire nessuno su quella moto. Eccetto una persona, nonché quella che gliela regalò, sarebbe stato fin troppo egoista non farlo nemmeno salire..gliela aveva regalata lui in fin dei conti.

Però la differenza era che per lui avrebbe anche rischiato la vita, avrebbe anche rotto in mille pezzi la moto per lui, sperando che non ci sarà il giorno in cui sarà necessario.

Insomma era come un fratello.
Lo stesso avrebbe fatto lui.

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Dopo essersi fatto una doccia calda, e aver messo una semplice tuta, prese il suo zaino grigio coricandolo sulla spalla sinistra, successivamente andò al piano di sotto salutando la sua famiglia per poi andare nell'incubo che era la scuola.

In realtà se proprio doveva dire la verità, lo spaventava di più il fatto di dover rivedere la ragazza, o meglio la sorella del proprio migliore amico.
La ragazza che si era scopato un ora fa.

Non si pentiva per quello che aveva fatto, perchè non era colpa sua..
quella ragazza lo amava terribilmente. Eppure lui non ci riusciva, non riusciva a ricambiare il suo amore..perché amava un altra persona.

L'aveva pregato, è voleva almeno accontentarla..insomma dare una fine a quell'amore non ricambiato.

Gli dispiaceva aver dato alla ragazza l'impressione che potesse ricambiare i suoi sentimenti..ma purtroppo non era così.

Christian sapeva già quello che la sorella provasse nei confronti del suo migliore amico, ma loro tre non ne parlarono mai di questo. Mai.

Anche perché capitava raramente di trovarsi tutti e tre nello stesso posto.
Tra l'altro Mattia non sapeva se sarebbe riuscito a stare con entrambi dopo quello che era successo.

Si tolse lentamente il casco dalla testa, scendendo dalla sua amata moto, si passò la mano tra i ricci cercando di dargli una forma ben definita ma erano sempre arruffati nonstante li pettinasse costantemente.

Andò davanti al cancellino trovandolo ancora chiuso, perciò si diresse verso hai suoi amici, notando che il moro non ci fosse. Sapeva che quest'ultimo a differenza sua fosse un ritardatario.

«Matti! Finalmente sei arrivato, il tuo amichetto sembra ancora indaffarato!» commentò Luca ridacchiando, corrucciò le sopracciglia girandosi dove i tre ragazzi puntavano lo sguardo.

Come aveva fatto a non vederlo? Beh forse era molto meglio non averlo visto.

Christian poco più lontano da loro che baciava in modo poco casto una ragazza dai capelli rossi, la detestava 'Sofia' pure il nome era insopportabile.

Christian era libero di farsela con tutte le ragazze che gli pareva, ma non quella.
Era un stronza, che ragionava solamente con le tette.

Girò immediatamente la testa da un'altra parte disgustato da quella scena, con un po' di dolore represso nel petto.

Poco dopo che la campanella suonò, l'amico si prese la briga di mollare la cagna.

«Ma perché sempre tutte lui le prende?» Borbottò infastidito Luca mentre seguiva Luigi accompagnato da Alex che non aveva ancora proferito parola, di mattina era spesso irritato come il resto della giornata.

«Perché non ti vuole nessuno» Sentì un leggero brivido appena udì quella voce alle sue spalle.

«Ma statt zitt!» rispose il castano calcando il suo accento napoletano.

I tre ragazzi erano già entrati ognuno nella propria classe e Mattia stava per fare lo stesso se solo Christian non lo avesse firmato per un braccio.

«Ei perché così tanta fretta?» Mattia si allontanò malamente, osservato in modo confuso da quegli marroni.

«Niente, d-devo andare in classe.» Provò a nascondere il balbettiò fallendo miseramente. Provava troppe cose insieme, e temeva che se avesse incrociato i suoi occhi avrebbe potuto leggervi tutto.

Tipo che ti sei fatto sua sorella?

«Piccolo? Che hai?» Mattia sentì il battito accelerare assieme hai sensi di colpa.

«Nulla..ciao Chri» Fuggì via, con il mal di testa sempre più forte.

.𖦹.✫.✵.

Beh vi ho già pubblicato il primo capitolo! Amatemi, ditemi cosa ne pensate di quello che ha combinato mattia!

Lasciate un commento e una stellina per dirmi cosa ne pensate!

All the love💕

L'Amaro Tra Le Labbra//Zenzonelli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora