«Alexia che cazzo stai dicendo!?» Christian cercava di autoconvincersi che la sorella stesse scherzando, che quella frase non fosse vera.
«Chri..» la ragazza si rendeva conto di aver fatto una cazzata. Una grande cazzata.
«Chri cosa? Mi hai appena detto che ti sei fatta scopare dal mio migliore amico. Cazzo!» non ci vedeva quasi più per la rabbia. Stava provando un tornado di emozioni, ma le intrappolava tutte nella rabbia. Quella più semplice da provare.«Smettila di agitarti.. non è stato nulla di grave, semplicemente una cosa che io volevo sapendo già le conseguenze..»
Preso dal nervoso fece cadere in frantumi un bicchiere di vetro, la ragazza sussultò coprendosi la bocca con il palmo della mano.«Christian ma sei impazzito! Non sono più una bambina, so quello che faccio. E non me ne pento.» e lui lo sapeva benissimo. Ma la cosa che gli faceva rodere più di tutte, era il fatto che non glielo avesse detto subito.
Che si fosse fatta usare così, senza dare valore a se stessa.
Che il ragazzo al centro del fulcro era Mattia. Il suo migliore amico, non pensava che fosse capace di fargli una cosa del genere.Gli aveva mentito, e poteva scommettere che se non avesse ceduto alla seduzione di pochi giorni fa, ora saprebbe già di tutto ciò.
Ma invece Zenzola si era fatto sia sua sorella, e per poco anche lui.«Sai qual'è la cosa che mi infastidisce tanto? Che tu sia così ingenua da andare a letto con uno che non ti calcola da dodici anni, Mattia non ha mai voluto stare con te.
Te lo aveva già fatto capire la prima volta che tu gli avevi chiesto di giocare a palla con te ma aveva apertamente rifiutato, ma quando sono arrivato io, moriva dall'entusiasmo di giocare.
Perché lui è me che vuole, pensavo che l'avessi capito, ma a quanto pare non sei così sveglia. Sono stato io il suo primo bacio, la sua prima volta in moto, la sua prima volta di tutto, non tu.
Non lo vuoi capire che si è innamorato di me e non di te?» sputò quelle parole con cattiveria, provando un po' di rimorso, su cose che non erano vere.Come l'amore di Mattia nei suoi confronti.
Senza accorgersene la ragazza aveva preso a piangere, si sentì un grande stronzo, ma in un modo o nell'altro era l'amara verità.
«E ora se non ti dispiace vado da quello stronzo» Alexia lo tirò per un braccio, cercando di fermarlo.
«Christian! Cosa vuoi fargli?» domandò spaventata di quello che potesse fare il fratello.
«Andare a riempirlo di pugni.»
«Christian! Non è solo colpa sua»
«Vedremo cos'avrà da raccontare il tuo principe.»_
_
_Da Christian:
[Mattia dobbiamo immediatamente vederci.] 18:15Da Mattia:
[Ma ti ho già detto che sono a cena da mia zia, è successo qualcosa di grave?] 18:21Da Christian:
[Potrai rimandare la cena, ci vediamo tra dieci minuti] 18:22Christian gli scrisse la posizione in cui avrebbero dovuto vedersi, senza attendere una risposta.
Doveva decisamente calmarsi. Perché in qualche modo stava reagendo in modo esagerato, non sapeva perché fosse tanto arrabbiato, se per il fatto che Mattia si fosse approfittato dell'ingenuità di sua sorella o che lui si sia fatto tra tutte le ragazze esistenti proprio sua sorella.Si portò le mani tra i riccioli scuri stringendoli.
Mentre Mattia dall'altra parte guidava la moto intento ad andare dal moro, chiedendosi cosa fosse successo.
L'ansia lo stava divorando, Christian sembrava innervosito nel messaggio.. forse aveva litigato con la famiglia..Minuti dopo arrivò in un prato abbandonato, vedendo Christian seduto su una panchina mentre si mangiucchiava le pellicine delle dita.
Si preoccupò andandogli in contro.
«Chri! Che diamine è successo? Perché-» non terminò la frase che venne preso in modo aggressivo dalle spalle, quasi strattonato.
Sussultò nel incrociare lo sguardo dell'amico. Aveva gli occhi scuri, pieni di rancore, la mascella contratta e le gote arrossate.«Mattia è vero quello che mi ha detto Alexia? Avete scopato?» disse le parole velocemente, facendogli disgusto solo nel pronunciarle con quegli occhioni azzurri davanti.
Il biondo si sentì gelato a quella frase, immobile senza saper cosa dire.
Quella stronza glielo aveva detto.«i-io..» Christian si staccò velocemente da quel corpo come se avesse paura di quello che potesse fare.
«Cazzo! Perché l'hai fatto Mattia? Dimmi il cazzo di perché!» diede un pugno al muretto di cemento che aveva di fianco, quasi spaccandosi le nocche, delle gocce di sangue presero a colare dalla sua mano.
Mattia si avvicinò a lui, per prendergli la mano, ma l'altro lo strattonò via facendolo quasi cadere.
«stammi lontano, non toccarmi.» Mattia sentì gli occhi farsi lucidi a quelle parole.«Chri..io non volevo..lei mi aveva pregato, dicendomi che poi si sarebbe completamente dimenticata di me. Ed io non ero cosciente.. ti prego non roviniamo il nostro rapporto» il più alto sentiva le sue parole ovattate.
Pensava che fosse tutto così facile?
«Scusa ma mi dici che problemi hai? No perché io non ti capisco. Perché sembra che tu voglia tutto il mondo hai tuoi piedi. Alexia, Gaia, Anita, e tutte le altre zoccole. E poi io..
Tu pur di non dirmi la verità, mi hai fatto un pompino, e ti saresti anche spinto ben oltre come me del resto.
Forse se quel giorno avessimo parlato, sarebbe stato tutto migliore. Non avrei reagito così, e in realtà non so nemmeno io perché sia così sconvolto.
Infondo sei solo uno stronzo, no?»«Christian è lei che lo voleva, non colpire solo su di me.»
«Quindi ora è una delle tue puttane?» Christian si era avvicinato maggiormente alla sua figura.
«Non ho mai detto questo, io reputo tua sorella una ragazza intelligente e bellissima, ma è stata una semplice scopata, anche tu avrai tradito Sofia no? Ah si! Con me.» Christian non voleva più sentirlo parlare, aveva anche il coraggio di fare lo spocchioso?
«Mi hai stancato, ragazzino.» parlò a denti stretti. La sua mano si trovava ferma davanti a Mattia, che minacciava di schiantarsi su quel viso perfetto.
«allora picchiami Christian, forza fallo.» Mattia lo fissava dritto negli occhi, con l'amaro tra le labbra.
Ed Christian lo fece.
Gli sferrò un pugno dritto sulla mandibola.
Alla quale il biondo indietreggiò, portandosi la mano dove il moro lo aveva colpito.Se lo meritava, questo lo pensavano entrambi.
Il secondo pugno si schiantò invece sullo stomaco.
«Questo per avermi mentito.»Il terzo pugno sul petto, il più debole.
«Questo per farmi sentire uno stupido.»«n-non sei uno stupido.. » mormorò sentendo il sapore metallico del sangue tra le labbra.
E aggrappandosi all'unico appoggio che avesse, cioè Christian.
«allora dimmi perché, non riesco a controllare questo.» indicò i loro petti vicini.
«perché questo ci fa sentire bene»
«ma questo è sbagliato, tanto sbagliato.» Mattia voleva che non lo fosse.«Allora ti prego sbagliamo» era una frase, una supplica, un ordine.
Ma entrambi si ritrovarono appiccati con le labbra incollate, e il sangue sgocciolante.
Che sapore amaro.
.𖦹.✫.✵.
Ciao amici! Come state?
Mi scuso per aver pubblicato così tardi.La storia è conclusa.
Sto scherzando..
Dopo avervi fatto infartare, vi auguro delle buone vacanze di Pasqua!
E ditemi cosa ne pensate di questo capitolo con un commento e una stellina!
All the love💕
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L'Amaro Tra Le Labbra//Zenzonelli.
Fanfiction«Te ne vai subito?» domandò poco dopo la ragazza lasciando un velo di delusione nelle sue parole. «Cosa ti aspetti? Lo sai che non accadrà più? Questa è la prima ed ultima volta.» il suo tono non emetteva repliche, era deciso e freddo. ~ Eccomi con...