8.

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Christian non appena aprì gli occhi, venne colpito da un forte mal di testa, fece per rimettersi a dormire per la sua grande pigrizia, ma si accorse di una figura accanto a lui.

Mattia.

Cosa ci faceva nel letto con Mattia, per precisare il letto era di Mattia.
Aveva dei ricordi ben sfocati della sera precedente.
Si strofinò varie volte gli occhi in modo da non avere la vista appannata, successivamente si girò su un fianco, avendo la visuale dell'amico esposta.

Sembrava stanco, dormiva così profondamente.
Aveva il viso illuminato dai raggi del sole che filtravano dalla finestra, le labbra leggermente dischiuse che lo facevano sembrare più carino del solito, il respiro leggero, e qualche boccolo ribelle che gli ricopriva la fronte..
Glieli scostò, portandoli dietro l'orecchio.

La sua mano scese sul suo fianco dorato, gli sistemò la maglietta che gli scopriva metà stomaco.
Ed iniziò a carezzarli la guancia soffice, colorata di un rosa tenero, sembrava un bambino.
Un bambino bellissimo.

«Bellissimo..» sussurrò così piano che non si accorse nemmeno di averlo pensato ad alta voce.
L'angelo dormiente inziò a muoversi leggermente, schiuse un occhio, da cui intravise il viso lentigginoso del moro.

«mh..sei sveglio..?» domandò il biondo con la voce ancora impastata e gli occhi che a malapena si aprivano.

«ti sembra che abbia gli occhi chiusi?» notò che a quella risposta, arricciò le labbra in modo buffo, poi lo vide avvicinarsi maggiormente alla sua figura, posò la testa riccioluta sul suo petto, e gli circondò i fianchi con le braccia.

«sei diventato un koala?» chiese Christian con un piccolo sorriso divertito, Mattia affondò il viso nell'incavo del suo collo.
«per colpa tua ho dormito poco e niente.» brontolò, a quelle parole corrucciò le sopracciglia, cosa aveva combinato la sera precedente?

«Cos'è che ho fatto ieri?» il suo tono era esasperato, come se pure lui ne avesse abbastanza di se stesso.

«nulla di che, sai mi hai baciato..due volte, poi volevi guidare la moto da ubriaco, sei caduto sulle scale, hai svegliato mio fratello, e poi sei crollato nel mio letto.» il corvino arrossì leggermente, vergognandosi per le azioni compiute..la caduta sulle scale se la ricordava..

«mi fa ancora male la schiena per quelle scale» borbottò, con la mano che aveva preso a fare i grattini sulla cute del biondo.
«Ormai ti faccio da babysitter.»
«massimo è il contrario, guardati stai qua a fare le fusa come un gatto» il minore gli diede un piccolo morso sul dito per farlo tacere.
«ahia!»

«comunque..sei sicuro che ci siamo baciati solo due volte..?» insomma non era stupido..si ricordava benissimo che si erano dati più di un bacio.

«cosa ne vuoi sapere tu, ricordi a malapena dove ti trovi» il moro sorrise avvicinando le labbra al suo collo liscio, vi posò un bacio bagnato.
«mh..come lo spieghi questo bel segno che hai proprio qui?» baciò il punto su cui vi era il segno violaceo.

Mattia si allontanò come scottato dal suo corpo, cercando di nascondere il suo evidente imbarazzo.

Beccato.

«Non me l'hai fatto tu»
«ieri non c'è l'avevi, ragazzino» Mattia gonfiò le guance, stava inziando a irritarsi.
«ora mi fissi pure il collo?»
«è mio compito controllarti» rispose orgoglioso.
«non so, vuoi controllarmi qualcos'altro? Già che ci siamo..» borbottò innervosito, anche se dava l'impressione di un gattino a cui hanno rubato la ciotola contenente il latte.

«se proprio insisti» Christian fece per portare la mano sull'elastico dei suoi pantaloncini rossi, ma venne fermato dalla mano del piccolo.
«ma sei stupido!? Sei un pervertito!» il maggiore scoppiò a ridere, per l'espressione dell'amico.

«fingi di non ricordare nulla, ma magicamente ti ricordi dei baci?» a quel commento l'altro iniziò a tacere.
«quindi ammetti che ci siamo baciati più di due volte!» ridacchiò come per rivincita, «Zitto Stefanelli.»disse,
per poi alzarsi dal letto mostrando i suoi bellissimi pantaloncini che gli fasciavano perfettamente il sedere.
«complimenti per il tuo bel culo!» commentò il piu grande con aggiunta di fischio, «Coglione!»

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«Vuoi andartene, subito?» Mattia aveva appena accompagnato Christian a casa, dopo aver passato buona parte della giornata assieme.
Il maggiore era strano, cercava sue attenzioni in continuazione, non ci diede molto caso, infondo era normale.
Tutti i migliori amici si dedicano maggior attenzione, o almeno per loro era così.

«Si Chri, devo andare a cenare dall'amica di mia madre, hai presente sua figlia?» eccome, quella ragazzina era esuberante. Sembrava avere ancora un grande cotta per il biondo, già dalle medie che lo perseguitava.
«Anita?» Domandò incerto,
«si, lei. Quindi ci sentiremo stasera..» borbottò sistemandosi il capuccio della felpa verde fluo.

«D'accordo, fai il bravo fratè»
«Anche tu, ciao Chri!» Si salutarono brevemente con un sorriso ed un mezzo abbraccio..

E dopo che l'amico se ne andò, Stefanelli iniziò a provare uno strano fastidio allo stomaco.

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Christian dopo aver salutato l'amico si diresse dentro casa sua.
Ultimamente dormiva spesso da Mattia, ma a nessuno dei due aveva mai dato fastidio.

Si sedette sullo sgabello della cucina, intento a sbucciare un mandarino.

«Ciao Chri» Sussultò alla voce della sorella, che appena lo vide gli schioccò un rapido bacio sulla guancia.
«mi hai spaventato, Ale!»
«Scusa, allora come è andata la serata di ieri? Sofia come sta?» solamente quando sentì il nome "sofia" si ricordò di lei. Avrebbe dovuto chiamarla..più tardi.

«Bene, tu stai meglio?» Fece riferimento al brutto raffreddore che la ragazza aveva avuto fino qualche giorno fa.

«si si, tranquillo.» notava che la sorella si toccava irrepetutamente i capelli, era percaso nervosa?

«tutto ok?»
«in realtà ecco.. io mi chiedevo- insomma vedo che l'hai presa bene la notizia di Mattia.» assunse un espressione confusa, notizia? Mattia?

«Scusa ma quale notizia? L'ha cenata da sua zia?» non capiva.
«Oddio, non te l'ha ancora detto?» Okey. Che cosa stava succedendo.
«Cosa Alexia! Mi stai facendo agitare.»
«c-c'è qualcosa che io e il tuo migliore amico non ti abbiamo detto..» Alexia sembrava in panico.
Ma lui era ancora peggio nella sua testa. Lo sapeva.

Avevano una relazione? Era ovvio. Ecco perché erano così strani. Però questo significa che Mattia ha fatto le corna a mia sorella con..ME? Aspettate.
Mattia.
Sua sorella.
Insieme.

No.

«cosa Alexia? State i-insieme?» balbettò sul punto di una crisi isterica.
La ragazza a quel punto spalancò gli occhi, «No! Ma sei impazzito?» Un sospiro di sollievo gli fuoriuscì dalle labbra.

Quindi cosa dovevano dirgli?

«Cosa allora, non capisco perché voi due..abbiate un segreto con me?» Cercò di formulare una frase sensata.

«non è facile da spiegare..» le fece cenno di continuare, sentendo l'agitazione crescere.

«Io e Mattia..siamo a-andati a letto i-insieme

Vuoto.

Vuoto totale.

Rabbia.

Tantissima rabbia .

.𖦹.✫.✵.

Ciao...come va?
So che mi state odiando per avervi lasciato così, ma prima o poi doveva succedere..

Ditemi un po' cosa ne pensate con un commento e una stellina!

All the love💕

L'Amaro Tra Le Labbra//Zenzonelli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora