2.

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Christian era abbastanza confuso per il comportamento del migliore amico, ma non si fece molte domande, pensò che sicuramente gli parlerà quando se la sentirà, oppure era solamente di malumore..

Era uscito cinque minuti prima della campanella attendendo il biondo accanto alla moto che gli aveva rigorosamente regalato lui.

Poco dopo lo vide arrivare con la sua solita espressione imbronciata, e notò che il biondo appena vide la sua figura sbiancò.
Si chiedeva il perché, non aveva voglia di vederlo?

«Ciao» lo salutò accennando un dei soliti sorrisoni che facevano imbambolare Mattia.

«Ehi..»
«Qualcosa non va?»
«Assolutamente no, tranquillo.. ora dovrei andare a casa..» mormorò in difficoltà, cercando in tutti i modi di evitare lo sguardo del corvino.
Non era per niente bravo a mentire.

«Sembra che tu voglia evitarmi, è successo qualcosa?» Mattia sbuffò mettendosi velocemente il casco della moto.

«Ti ho già detto di no..ora credo che Sofia ti aspetti» non si impegnò a nascondere l'irritazione verso quella ragazza, Christian girò la testa verso la rossa che possedeva una sigaretta tra le labbra parlando con alcuni ragazzi.

«A me sembra divertirsi, potrà sopravvivere senza di me, tu sei più importante, no?» Christian non cercava una risposta a quella domanda ma una conferma, non avrebbe mai messo una ragazzina prima del suo migliore amico.

Mattia sentì il suo stomaco smuoversi, con le guance accaldate.
«devo andare, mamma mi starà aspettando..»

Prima che l'altro potesse andarsene Christian lo afferrò per un braccio,
«Aspettami, vengo con te»
Mattia imprecò nella sua mente, afferando un altro casco di scorta o meglio il casco del moro dato che oltre a lui nessuno era salito su quella moto.

Christian si allacciò sorridente il casco per poi sedersi dietro al biondo cenere.

«Verrai a casa mia?» Domandò dopo Mattia cercando di sovrastare l'assordante rumore della moto.

«Si» ah perfetto. Di male in peggio.

E Mattia voleva fare un incidente appena sentì quelle mani stringergli saldamente i fianchi.

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Mattia entrò in casa assieme a Christian, trovandoci solamente sua madre ai fornelli.

«Ciao tesoro, oh ciao Chri! Mangi qui?» chiese la madre sorridente appena vide Christian che la salutò a sua volta.
«Ciao Giulia! Quand'è che non mi hai visto mangiare in questa casa?» la donna rise a quella battuta , mentre Mattia nel frattempo era andato a posare gli zaini di entrambi in camera sua.

Christian lo inseguì poco dopo buttandosi a peso morto sul suo letto precisamente rifatto dalla madre, che come sempre avrebbe incolpato Mattia nonostante fosse Chri l'artefice del danno.

«Chri! Adesso lo rifai per bene!» lo rimproverò l'altro riferendosi al suo povero letto.

«Smettila di lamentarti»

«Sennò? Mi sfondi il letto? Tranquillo penso che tu l'abbia già fatto» Christian sorrise, infastidirlo era il suo hobby preferito ..se si può definire un hobby..

«Perché non lo sfondiamo insieme?» Mattia a quell'affermazione rimase in silenzio con le guance che non smettevano di arrossire.
Quel ragazzo lo avrebbe fatto dannare.

«Sto scherzando scemo!» Gli veniva l'istinto di rispondere in modo melenso ma si trattenne.

«lo so, non sono stupido.. » Il corvino si alzò in piedi prendendogli tra le mani il volto avvicinando esageratamente i loro visi.
Era per caso impazzito? Trovava divertente prendersi gioco di lui in quel modo? Mattia smise di ragionare come se la sua mente fosse andata in blackout.

L'Amaro Tra Le Labbra//Zenzonelli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora