Arya cap.2

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"A chi tocca cucinare?" Domanda LDA venendo saltellando verso il bancone.
"A me e a Christian" Rispondo con fare ovvio mentre indico la ciotola in cui sto mescolando l'insalata.
"E che prelibatezza ha preparato la signorina Zenzola? Queste cotolette sembrano davvero squisite" Domanda questa volta Christian prendendo una ciocca dei miei capelli tra le dita, indicando, con l'altra mano, le cotolette che ha fatto lui.
"Simpatico" dico dandogli un colpetto.
"Immagino abbia cucinato tutto Christian" Commenta ridendo LDA.
"Sentite" Inizio agitando la mano facendo schizzare tutto l'olio ovunque.
"Non dovete giudicare la mia cucina, non è colpa mia, ho altre doti" continuo facendo la finta offesa.
"Dai lo sai che scherziamo patata"
Dice il ballerino abbracciandomi da dietro, legando le sue braccia ai miei fianchi.
Arrossisco leggermente per poi spostarmi e lanciargli un'occhiataccia.
"Lasciami cucinare la mia insalata"
Dico cercando di trattenere un sorriso.
"Va bene va bene" dice alzando le mani in segno di resa.
"Luca vai a chiamare gli altri, io nel mentre apparecchio" dice infine per poi iniziare a prendere i piatti.
I due ragazzi si dirigono a fare i rispettivi 'compiti' mentre io finisco di condire tutto il cibo.

"Queste cotolette sono divine vecchio" dice Albe con la bocca piena facendo i complimenti a Christian che, in risposta, mi lancia un ghigno fiero.
Sbuffo alzando gli occhi al cielo per poi tornare a mangiare la mia
MERAVIGLIOSA insalata.
"Chi ha fatto questa sottospecie di erba?" Chiede Alex sputacchiando il cibo che io ho fatto con tanto amore.
"Ma come ti permetti?" Chiedo riducendo gli occhi in due fessure.
"Che è buonissima, vero Alex?" Va in suo soccorso LDA mettendo un braccio attorno alla sua spalla.
"Certo certo" dice poco convinto.
Gli lancio un'ultima occhiataccia per poi continuare a mangiare.
Si ok, ammetto che non sia il cibo più buono del mondo, ma non mi sembra neanche faccia così schifo...forse.
"Stai tranquilla, è mangiabile" Sussurra mio fratello nel mio orecchio.
"Non dirlo solo per essere carino, sappiamo entrambi che fa ribrezzo"
Dico con faccia schifata mentre spingo leggermente il piatto.
Il mio biondo preferito inizia a ridere portandosi la mano sulla pancia, non attirando lo sguardo degli altri che sono troppo intenti a parlare tra di loro.
"L'hai saputo?" Chiedo non riuscendolo a guardare negli occhi.
"Cosa?" Domanda confuso, facendosi serio tutto ad un tratto.
"Serena sa" rispondo semplicemente.
Guarda la bionda per un istante per poi riportare lo sguardo verso la mia figura.
"Te ne avrei parlato Arya, credimi, non sapevo però come prendere l'argomento...Christian non sa ancora"
"Diglielo" lo interrompo "almeno non lo saprà da altre persone com'è successo alla sottoscritta" continuo.
"Scusami...non è ancora sicuro però"
"Non è grave?" Chiedo, nonostante Serena mi abbia già accennato, sentirlo da lui mi metterebbe più sicurezza.
"Se parliamo in generale no...se si tratta di danza diciamo di sì"
Faccio un cenno con la mano per indicargli di continuare.
"Non riesco ad appoggiare la caviglia, fa male, soprattutto quando ballo...tra un paio di giorni verranno a visitarmi e li saprò cosa ne sarà di me" dice cercando di farmi ridere, non ottenendo però la reazione voluta.
Sbuffo.
Non so cosa dire né cosa pensare...l'unica cosa che so è che mio fratello non deve uscire da qui.
È un punto di forza, un punto di riferimento, non posso stare qui dentro senza di lui.
"Non devi uscire" dico solamente.
"Non sai quanto vorrei che io rimanessi, ma se così non potrà essere, accetterò tutto" lo interrompo
"Io no, io non accetto un bel niente Mattia" dico alzando di scatto dalla sedia, facendola strisciare, attirando lo sguardo di tutti che mi guardano sconvolti e confusi.
Abbandono la sala da pranzo e mi dirigo in camera per poi chiudermi la porta alle spalle e buttarmi sul letto.
"Posso entrare?" Chiede quello che sembra Christian, bussando alla porta dopo circa un'ora.
Nessuno ha osato entrare in camera, cercando di lasciarmi i miei spazi.
Non ottenendo una mia risposta opta per entrare per poi fissarmi per qualche secondo e chiudersi la porta alle spalle.
"Cos'è successo?" Chiede dirigendosi verso il mio letto per poi sedersi da un lato, accanto alla mia figura.
"Niente..." Borbotto con la faccia sprofondata nel cuscino.
"Dai dillo al tuo ballerino preferito"
Dice facendomi il solletico.
"Non sei il mio preferito"
"Ah sì" chiede facendomi ancora più solletico.
Cerco di scappare dalla sua presa invano dato che si mette su di me bloccandomi.
"Ok ok va bene smettila" la mia voce si mischia alle nostre risate.
"Va bene, solo perché sei te eh" dice finalmente finendo la sua tortura.
"Quindi? Vuoi parlarne?" Domanda tornando serio.
"Mattia..."
"Ah sì...me ne ha parlato poco fa" sbuffa lui, triste quasi quanto me.
Quei due sono inseparabili, è come se Christian fosse il mio secondo fratello maggiore, ormai è parte di noi...
parte di me.
"Eh...boh Chri ti giuro, non so che pensare" dico mettendomi a sedere sul letto, portandomi le gambe verso il petto, circondandole con le braccia.
"È un ottimo ballerino, spero si riprenda presto e, se così non fosse, se ne va da vincente" cerca di consolarmi.
"Si lo so però boh...non sono niente senza di lui..."
"Ma cosa stai dicendo, sei un'ottima ballerina cazzo" dice innervosendosi.
"Si ma senza di lui mi sento persa"
"Farò in modo che tu non ti senta così allora..." Sussurra guardandomi negli occhi.
Un leggero sorriso sbuca tra le mie labbra.
"Ora pensa a stare tranquilla, non pensare a niente, non ne vale la pena credimi" dice dandomi un colpetto in testa per poi alzarsi e dirigersi verso la porta.
"Grazie" dico semplicemente ricevendo uno dei suoi sorrisi meravigliosi.

E se fosse amore? // Nunzio //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora