Nunzio e Christian cap. 22

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Mi alzo dal letto portandomi le mani sul viso facendo una lieve pressione come se questo bastasse a cancellare tutte le cose accadute delle ultime ore...ma ovviamente non funziona.
Mi dirigo verso la porta uscendo dalla stanza andando alla ricerca di Christian.
Che gran casino ho fatto.
Tra tutte le ragazze di cui poteva essere innamorato...doveva essere proprio lei la ragazza?
Cammino velocemente tra le varie stanze della casetta non curante dei miei compagni che mi guardano come se fossi pazzo.
Sento una voce chiamarmi ma non ci faccio caso essendo troppo concentrato nel cercare sto ragazzo che sembra sparito nel nulla.
"Ragazzi avete visto Christian?"
Domando camminando a passo svelto in cucina dove vi sono riuniti la maggior parte dei miei compagni.
"Si è nei divanetti fuori"
Risponde Sissi ed io mi limito ad annuire per poi correre fuori afferrando il giubbotto dall'attaccapanni.
Apro la porta guardandomi attorno per poi scorgere la figura del ragazzo seduto.
"Hey...disturbo?" Gli chiedo avvicinandomi lentamente.
Si guarda attorno leggermente spaesato per poi portare lo sguardo sulla mia figura.
Mi lancia un'occhiataccia.
"Un po'" "perché?" Domando.
Mi siedo accanto a lui guardandolo in viso, trovando però solo uno sguardo di rimprovero.
"Perché Nunzio?"
"Cosa perché?"
"Per l'hai fatto?"
Lo guardo confuso...
Sa già del bacio con Arya?
"A cosa ti riferisci?" Domando sperando di sentire qualsiasi risposta tranne che il bacio con lei.
Il cuore inizia a battere più velocemente ed i sensi di colpa si fanno dolorosi contro il mio petto.
"Elena, perché l'hai fatto?"
Il mio cuore comincia a battere in modo più normale.
"Era un obbligo" Rispondo vago.
"Nunzio non spararmi stronzate, lo sappiamo entrambi che tu, una Elena, non l'avresti mai baciata"
Controbatte sicuro delle sue parole.
"Tu una Elena, in questo momento, non la guardi neanche cazzo, e lo sai pure te...perché fai così?"
Domanda come se fosse rassegnato.
Si porta la mano sui capelli.
"Così come?"
"Negando tutto come se qualcuno ti ammazzasse solo nel sentirti ammettere la verità"
Lo guardo negli occhi nel momento in cui gira nuovamente il viso verso la mia figura.
"Che verità dovrei ammettere?"
Domando confuso.
Forse neanche così tanto.
"Che sei innamorato Nunzio"
Lo guardo aprendo talmente gli occhi che penso che le pupille possano cadermi fuori da un momento all'altro.
Io innamorato?
Non sono venuto qui a farmi dire da lui se e cosa provo nei confronti di una ragazza.
"Senti sono venuto qui perché voglio  parlarti di una cosa" Cambio discorso.
Nega leggermente con la testa.
"Dimmi"
"Io non lo sapevo...credimi..."
Parto con il giustificarmi, da vero pezzo di merda, cercando di alleviare il dolore sul petto che diventa sempre più forte.
Mi guarda, questa volta lui, molto confuso.
"Ho saputo una cosa un po' fa"
"Cosa?" Domanda.
"È vero che... è vero che ti piace Arya?" Gli chiedo diretto.
Mi guarda come se avesse visto un fantasma.
"Chi te l'ha detto?"
"In casetta lo sanno un po' tutti.."
Rispondo vago per non far ricadere le colpe su Luigi.
"Non hai risposto" Ribatto dopo attimi di silenzio.
"Si" Ammette sincero.
"Perché me ne stai parlando?"
Domanda.
"Ho fatto una stronzata fratè"
Mi porto le mani tra i capelli strattonandoli leggermente.
"Cos'hai fatto?"
"Non riesco a dirtelo, mi sento una merda, tu non capisci"
"Dillo senza giri di parole"
Levo le mani dai capelli guardando un punto indefinito del pavimento davanti a me.
"L'ho baciata..."
"Chi?"
"Arya cazzo, ho baciato Arya"
Rispondi frustrato, guardando con la coda dell'occhio il ragazzo alla mia sinistra, provando a vedere una reazione da parte sua.
"E?" Domanda.
"Come 'e?' non sei incazzato?"
"No? Perché dovrei esserlo?"
Ma è serio o mi prende per il culo.
Io mi sono fatto mille paranoie, mille problemi, non sapevo come cazzo avrei fatto a dirgli sta cosa per poi sentirmi dire il tutto come se non fosse niente.
Cazzo tutte a me.
"Forse perché sei innamorato di lei?"
Domando ovvio, come se fosse una cosa alquanto scontata.
Sposta lo sguardo dalla mia figura guardando un punto a caso davanti a sé.
"Penso al suo bene e, se lei è felice, lo sono anch'io"
"È stata una cosa da niente"
Gli rispondo incrociando le gambe sulla poltrona, prendendo la sigaretta elettronica dalla tasca del giubbotto.

Pov Christian.

"È stato solo uno sbaglio"
Continua mormorando, aspirando dalla sigaretta per poi rilasciare il fumo in aria.
"Il bacio con lei è stato uno sbaglio?"
Domando confuso per poi vedere Nunzio annuire leggermente.
"Ma che cazzo dici?" Dico surriscaldandomi, alzando la voce.
"Che non dovevo farlo cazzo"
"Allora perché l'hai fatto?!"
"Non lo so!" Risponde alzando la voce anche lui.
Mi alzo dalla poltrona portando le meni tra i capelli tirandoli leggermente, come se questo bastasse.
"Perché la devi illudere?"
Domando deluso da lui e dal suo comportamento del cazzo.
Pensavo fosse una persona diversa.
Mi guarda negli occhi dispiaciuto, come se anche lui fosse deluso da se stesso.
"Non l'ho illusa"
"Oh sì che l'hai fatto, l'hai fatto eccome Nunzio" Ribatto.
"È stato uno sbaglio" Mi risponde negando leggermente con la testa.
Sentiamo la porta sbattere forte ma non ci facciamo molto caso.
"Lei si è aperta con te, si è fidata di te, si è lasciata andare con te e tu?
Tu butti tutto così? Come se non avesse significato niente?"
Gli domando.
"Io non ci credo che per te tutto questo non ha valore" Continuo.
"Ho visto la gelosia che hai nei suoi confronti...se fosse stato tutto uno sbaglio...il tremore delle tue mani quando la vedi con altri ragazzi come lo spieghi?"
Mi guarda come se fosse stato beccato facendo una rapina.
"Perché devi fare il coglione?"
"Perché non la merito cazzo, non sono bravo con queste cose"
"Non ci provi neanche Nunzio, cerchi solo di evitare il tutto scappando dai problemi...anzi! Classificando quel bacio come se fosse il problema.
Lei starà pensando a quello da quando è successo...magari lo starà raccontando a Serena tutta felice per l'accaduto mentre tu stai qui a gridare ai quattro venti che è stato solo un cazzo di sbaglio" Alzo la voce cercando di farmi capire, cercando di farlo riflettere.
"Ti sei pentito?" Domando dopo attimi di silenzio in cui, appunto, lui non ha dato una risposta.
"No mai" Mi guarda dritto negli occhi, cosa che fa sempre quando cerca di fare capire la sua sincerità.
"Non me ne sono pentito neanche per un secondo" Continua.
"Allora hai le tue risposte"
Un rumore abbastanza forte ci fa girare entrambi verso la porta dalla quale spunta Serena abbastanza preoccupata, guardandosi attorno cercando qualcuno con lo sguardo.
"Oi che succede?" Le domando.
"Christian vieni veloce, ho bisogno di te" Risponde con il respiro un poco irregolare, come se avesse appena corso.
"Cos'è successo?"
"C'è Arya piangendo sul letto"

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