Arya cap. 15

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"Ti pareva che non metteva me in sfida" Dice Christian dando un colpetto sul suo letto.
Mi alzo sedendomi accanto a lui, per poi appoggiare la mia mano sulla sua.
Mi guarda.
"Perché cazzo deve mettere sempre noi in sfida eh? Dario quando mai l'ha messo? Sempre la squadra nostra deve mettere" Continua lamentandosi.
"Non ne ho la più pallida idea"
Rispondo sincera, non sapendo bene come aiutarlo.
"Ballerino mediocre, tze, questo sarei?" Domanda guardandomi negli occhi.
Me lo sta chiedendo davvero?
"Spero tu non sia serio con questa domanda, sai benissimo cosa ne penso" Dico sicura.
"Hai un grandissimo talento e, se la maestra non lo capisce, beh, non è di certo un problema tuo"
Dico del tutto convinta cercando di fargli entrare queste cose in quella testa calda che si ritrova.
"Pff...sono stanco Arya" Borbotta passandomi una mano sul viso in modo stressato.
"È tanto difficile come coreografia?"
"È sui tacchi e di sicuro non è né Hip Hop né breakdance" Risponde facendo una risata amara.
"Non capisco davvero perché metterti sempre in difficoltà..."
Borbotto portandomi le mani sul grembo.
"Perché gli sto antipatico, non gli piaccio, se la vede lei, ma io mi sono altamente stancato di questa situazione" Dice alzandosi di scatto iniziando a camminare per la stanza avanti e indietro.
"Si ma che sia anche antipatia non ha assolutamente senso"
Rispondo gesticolando.
"Insomma, vuole darei dei compiti? Che non li dia solo per mettere in difficoltà e farti fare brutte figure"
Mi alzo anch'io.
"Perché di certo, assegnandoti una coreografia del genere, non ti mette in buona luce anzi! Cerca solo di oscurare le potenzialità che hai"
Dico indicando con la mano la stanza in cui poco prima gli è stata fatta vedere la coreografia.
"Pensi che non lo sappia? Sto andando di matto, non ce la faccio più"
Dice riprendendo a camminare.
"Adesso, parlandoci chiaro, a Mattia ha fatto la stessa identica cosa"
Si ferma guardandomi.
"Perché voleva metterlo in sfida? Perché non stava di certo in ottima forma, non riusciva a muoversi bene, per questo gli voleva far fare una sfida in quel momento, perché era sicura che l'avrebbe persa!"
Dice convinto alzando la voce.
"Perché gridate?" Domanda Dario entrando in camera.
"Lascia perdere..." Borbotto cercando di calmare le acque, invano.
"La sfida della Celentano, secondo te, è equa come cosa?" Domanda il ballerino di Hip Hop.
"Io sinceramente ti invidio"
Risponde con nonchalance Dario, mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni della tuta.
"Insomma, è una bella coreografia"
Fa spallucce.
"Si ma per te fra, non per me, io non c'entro niente con quel tipo di mondo, non è la danza che faccio io"
Spiega quasi disperato poggiando le mani sul proprio petto per indicarsi.
Dario si limita a fare spallucce di nuovo per poi fissarlo appoggiandosi alla porta.
"È come se ti dessero una coreografia di breakdance dove devi fare solo giri sulla testa, non sta né in cielo né in terra fra" Continua esasperato.
"Chri calmati, non ha senso neanche parlarne, non cambia nulla"
Dico pacata.
"Pensi che non lo sappia? Lo so benissimo, ma a me, questa cosa, non sta affatto bene"
Si siede sul mio letto con lo sguardo chino sulle sue scarpe.
Mi alzo inginocchiandomi davanti a lui.
"Andrà bene tranquillo, spaccherai di brutto" dico e lui, con un piccolo sorrisino, mi bacia la testa.

"Raga ma solo io sto morendo di freddo?" Domanda Sissi entrando in cucina assieme a me, che sono proprio dietro di lei, con la mia copertina in mano.
Rimaniamo sconvolte nel vedere quasi tutti con i giubbotti addosso seduti sul divanetto.
"Guardate fuori" Dice con un sorrisone Serena, indicando con la mano sinistra la porta.
Io e la riccia ci lanciamo un occhiata per poi spostare la tenda: nevica.
"Ma come fa a nevicare adesso?" Domanda la cantante, cercando di trattenere un sorriso.
"E chi siamo, madre natura? Cosa chiedi a noi" Interviene Luca facendo ridere tutti.
Raggiungo Christian anche se, il mio sguardo, va alla ricerca di una persona che, a quanto pare, non si trova nella stanza.
Lo abbraccio e lui usa questa scusa per rubarmi la copertina.
"Ou la mia coperta!" Dico cercando di riprenderla.
"No adesso è mia" Dice mettendosela.
"Daiii!" Cerco di riprenderla, invano, dato che si alza in piedi in modo tale da non farmi arrivare all'oggetto desiderato.
"E smettila che sta tremando come una foglia" Si intromette una voce che, sfortunatamente, il mio cuore riconosce subito.
Nunzio prende la coperta dalle mani del ballerino, alquanto sconvolto, per poi passarla a me lanciandomi un'occhiata veloce.
Il mio cuore perde letteralmente un battito ma il mio orgoglio cerca di farmi ricomporre.
"Grazie..." Borbotto offesa, prendendo la coperta dalle sue mani.
"R-ragaz-zi" Parla Maria con voce robotica.
"Maria tutto ok?" Domanda Albe alzandosi guardando il soffitto, neanche la voce provenisse dal cielo.
Ridacchio.
"Ragazzi, a causa del t-tempo, tutte le appa-r-recchiature stanno avendo p-problemi-" Spiega ogni tanto bloccandosi.
Ci guardiamo tutti confusi.
"Non riusciamo a vedervi, la cor-rente qui va e viene, spegneremo tutte le ap-parec-chiature" Continua.
"E noi che facciamo?" Domanda Luigi.
"Non potrete f-fare lezione...levate i mic-rofoni per evitare di rompere tutto, noi ci senti-amo quando finisce il tutto..."
Continuiamo a guardarci tra di noi.
"Ciao ragazzi... miraccomando"
Saluta la donna.
"E adesso che si fa?" Domanda Albe guardandosi attorno.
"Non lo so, so solo che sarà una figata stare senza telecamere e microfoni per un po'" Risponde Luca levandosi il microfono appoggiandolo sul tavolo.
Imitiamo tutti il suo gesto andando a posare tutto in una scatola.
"Ci sarà da divertirsi" Commenta Christian facendomi l'occhiolino.

E se fosse amore? // Nunzio //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora