E se fosse amore? // Nunzio //

Nunzio e Arya pt. 17

"Ma non è un gioco da bambini obbligo o verità?" Domanda Carola sedendosi accanto a Luigi.
Solo un cieco non si rende conto del palese interesse di lei nei confronti del cantante.
Ridacchio.
Mi siedo accanto ad Albe che mi appoggia una mano sulla spalla.
"Quindi, giochiamo?" Domanda nuovamente Luigi battendosi le mani sulle ginocchia.
Di fronte a me vedo la mia vipera preferita sedersi a gambe incrociate per poi sistemarsi i capelli dietro la schiena, in modo tale da non averli d'intralcio sul viso.
"Chi inizia?" Domando guardandomi intorno.
"Io direi di far iniziare chi ha voluto fare questo gioco" Risponde Christian appoggiando un braccio sulla spalla di Arya.
Perché anche questi gesti banalissimi riescono a darmi così tanto fastidio?
Non so se odio più lei o ciò che mi fa provare.
Probabilmente entrambi.
Cazzo.
"Obbligo o verità?" Commenta una voce.
Luigi opta per verità.
"Ok caro Luigino..." Inizia Arya portandosi la mano destra sotto il mento.
"Provi un qualche tipo di interesse verso una persona di questa casetta?"
Domanda diretta con un ghigno tra le labbra. Rido vedendo la faccia del cantante abbastanza in difficoltà mentre si schiarisce la voce.
Dai 'Luigino' cerca di non rendere il tutto così palese però.
"Dipende dal tipo di interesse al quale ti stai riferendo" Cerca di rigirarsi il tutto.
"Intende se ti piace qualcuno dai, è molto chiaro" Rispondo facendo ridere alcuni dei compagni.
"Sempre molto d'aiuto Nunzio eh..."
Mi mormora.
"Quando vuoi" rispondo facendogli un occhiolino.
Mi lancia un'occhiataccia per poi lanciarne una anche ad Arya che lo guarda con un sorrisino.
"Quindi Luigino?" Domanda nuovamente.
Con la coda dell'occhio vedo la ballerina di classico arrossire aspettando una risposta.
E sappiamo tutti quale.
"No, non mi piace nessuno" Risponde schietto lasciando un po' tutti confusi.
"Come no" Si lascia sfuggire la ragazza.
Luigi la guarda nuovamente male per poi scuotere la testa in segno di dissenso.
Vedo la faccia delusa di Carola, anche se cerca di nasconderla.
"Ok...tocca a te" Mormora Arya.
Annuisce per poi guardarsi intorno.
Con la coda dell'occhio vedo venire Elena verso di noi, per poi sedersi accanto a me e, con un sorriso, appoggiarmi la mano sulla coscia.
La guardo confuso per poi ricambiare il sorriso.
Solo per essere cordiale, non posso di certo staccargli la mano.
Il mio sguardo cade subito sulla figura della ragazza difronte a me, anche lei, con lo sguardo bloccato su di me...anzi , per la precisione, sulla mano della ragazza alla mia destra.
Sposto la mano per poi far finta di niente, fingendomi interessato al gioco.
"Da quanto state giocando?" Domanda la ragazza accanto a me.
Faccio finta di non sentirla ma lei continua toccandomi il braccio.
Mi giro verso il suo viso trovandomela praticamente attaccata.
Spazio vitale cazzo.
Mi allontano leggermente.
"Da poco, hanno fatto solo una domanda fin'ora" Rispondo sbrigativo per poi girarmi nuovamente, cercando di scappare il più lontano possibile da lei.
Appoggia nuovamente la mano sulla mia coscia ed io, ormai altamente stufo, mi alzo facendo finta di aver sete, per poi dirigermi verso la cucina.
Dopo un paio di minuti passati a non fare praticamente nulla appoggiato al bancone, ritorno nella stanza sedendomi il più lontano possibile da Elena.
"Christian obbligo o verità?"
Domanda Albe al ballerino.
Fa una leggera risata per poi scegliere verità.
Dai ma abbiate un po' più di coraggio.
"Hai mai fatto un pensiero perverso nei confronti di qualcuna in questa casa?" Domanda ghignando.
A tutti spunta un sorriso mentre, il diretto interessato, alza gli occhi al cielo.
"Si, anche più di una volta" Risponde sincero.
Vedo le ragazze guardarlo sconvolte mentre i ragazzi ridacchiare fra di loro.
"Su chi?" Domanda Luca.
"Queste sono due domande, quindi mi astengo dal rispondere" Controbbatte il ballerino facendo sbuffare il cantante.
"Dai ma chi non ha fatto pensieri perversi su una di loro" Risponde nuovamente Luca.
"Tocca a me" Dice Christian levando, finalmente, il braccio dalla spalla della mia ballerina preferita.
Sciocca le mani tra di loro mentre si guarda intorno.
Il suo sguardo di ferma sulla mia figura mentre fa un leggero ghigno.
"Nunzietto carissimo" Dice.
E ti pareva che non diceva a me.
"Dimmi caro" Rispondo.
"Obbligo o verità?" Domanda rimettendo quel cazzo di braccio sulla spalla di lei.
Christian hai altamente stancato.
"Obbligo,  vedi di non fare lo stronzo, sono un ragazzo molto vendicativo" Lo avverto facendo ridere tutti tranne lei, ancora infastidita dai gesti della ragazza poco prima.

Pov Arya

"Io non faccio l'infame, sono solo un ragazzo curioso e con grosse aspettative" Ribatte Christian all'offesa, tra molte virgolette, fatta da Nunzio poco prima.
Quest'ultimo lo guarda alzando le sopracciglia per poi fargli cenno con la mano di partire con l'obbligo. 
"Si ma dammi il tempo" Parla Christian facendo ridacchiare un po' tutti.
Con la coda dell'occhio vedo Elena sorridere guardando Nunzio.
Cazzo ma solo a lui pensa?
Non che io sia da meno, ma cazzo stai calma.
"Dai raga non so che fargli fare, è difficile" Dice Christian dopo vari minuti, lamentandosi.
"Ok faccio io va" Dice Luca.
"No io, ho già in mente" Risponde Albe.
Nunzio gli fa cenno di parlare.
"Ti obbligo a dare, un bacio a stampo, all'ultima arrivata in casetta..." Inizia per poi portarsi un dito sotto il mento, confuso.
Sento un bruciore insopportabile partire dalle mani ed arrivare in tutte le parti del mio corpo.
"Elena" Risponde Luigi guardando la figura della ragazza, cosa che faccio anch'io, beccandola con un sorriso enorme stampato in faccia.
Mi volto velocemente verso Nunzio trovandolo con lo sguardo puntato sulla ragazza.
"Non lo fa..." Mi sussurra Christian all'orecchio.
"Non mi cambia..." Cerco di fare l'indifferente, scrollando le spalle.
"Si invece, si vede che-" Si blocca quando vede il ballerino di latino alzarsi e andare verso la ragazza.
Si china leggermente avvicinando il suo viso al suo.
E poi accade:
le sue labbra si appoggiano sopra quelle di lei ed il mio cuore, in quel preciso momento, si distrugge in mille pezzi.