Arya pt. 37

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«La prossima volta che entri qui così in silenzio ti ammazzo!» Urlo contro ad un povero esemplare di Luigi, palesemente confuso, appoggiato alla porta.

Alza le mani in aria, come per giustificarsi, facendo spuntare un leggero sorriso a Serena.

«Sono solo venuto a ricordarvi che è tardi e che Maria ci aveva avvertito che avrebbe desiderato parlare con noi a bre-» Non fa neanche in tempo a finire la frase che la voce della donna rimbomba nella stanza, come presumibilmente in tutto il resto della casetta.

«Ragazzi, potete andare tutti sulle scalinate per favore?»

Annuisco cercando di alzarmi dal letto, coprendomi prima la gamba con il pantalone leggermente salito, in modo tale da nascondere tutti i lividi.

Serena e Luigi mi guardano facendomi intuire con lo sguardo che se avessi avuto bisogno di loro bastava solo che chiedere, cosa che sapevo già.

«Andiamo» Mormoro.

«Comunque chi hai sognato?»

«Zitto cretino» Alzo gli occhi al cielo.
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«Ci siete tutti?» Domanda Maria, mentre gli ultimi si accomodano e, dopo un grande si, ovviamente da parte di Albe, inizia a parlare.

«Siamo stati pochi giorni senza vedervi, cosa che, come sapete già, da molto punti di vista è molto preoccupante e sbagliata» Inizia come se fosse un rimprovero, cosa che mi fa spaventare e automaticamente portare una mano sul bordo del pantalone.

Che sappia gli ultimi avvenimenti successi in casetta?

Non può aver visto niente, il punto della caduta è stato in un luogo isolato e, di certo, non sarebbe così "calma" sapendo anche dell'uscita mia e di Alex dopo l'accaduto.

«Sia dal punto di vista televisivo del programma per quanto riguarda le persone che guardano giornalmente i day time, sia per quanto riguarda le regole che vi sono qui dentro, che ovviamente dovevano essere rispettate una ad una» Prosegue.

Ci guardiamo preoccupati.

Diciamo che in questi giorni, oltre ad essere successe molte cose, senza specificare che la maggior parte di queste siano cose negative, tutti si sono dati alla pazza gioia e questo sta a significare che nessuno ha rispettato nulla di tutto ciò che giornalmente dovrebbe essere un nostro compito.

«Vi faccio vedere un video»
Dice solamente la donna e, pochi secondi dopo, vengono fatte vedere delle immagini che raffigurano quasi tutte le stanze della casetta, la cucina e le stesse gradinate messe molto male.

Con la coda dell'occhio,infatti, si vede chiaramente Dario che leva in modo schifato un ciuffo di polvere attaccato alla sua gamba, mentre guarda schifato gli scalini sotto di lui.

Ingoio la saliva, schifata alla sola idea dello schifo nella quale son seduta, vergognandomi di me stessa.

Ho già detto che tutto questo fa schifo?

Il "filmato" si interrompe dopo pochi secondi, lasciando un silenzio assordante nella stanza.

«Non avete nulla da dire?»
Domanda Maria, con tono palesemente nervoso ed io, imbarazzata, abbasso lo sguardo sulle mie pantofole pelose, nonostante sappia benissimo che ciò non aiuta a nascondermi né a cancellare tutto.

«Io so che, in tutto questo, io non c'entro assolutamente nulla, sono in pace con me stessa» Alza in mento Carola, portandosi entrambe le mani sulle ginocchia piegate, guardando un punto in alto davanti a sé.

Se stare apposto con te stessa significa far cadere una persona tanto da quasi rompergli una gamba, sempre che non sia rotta, allora sì Carola...

E se fosse amore? // Nunzio //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora