Arya. 36

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«Piccola» Mi sussurra una voce, roca, mentre mi sento accarezzare il fianco da sotto le coperte.

Le dita fredde, a contatto con la pelle calda, mi riempiono il corpo di brividi, come quando entri in una vasca e l'acqua è troppo fredda rispetto al calore del tuo corpo.

Solo che questo è accompagnato da molto di più, non solo da brividi piacevoli.

Uno strano mugolio sfugge alle mie labbra e subito dopo una risata roca, proviene dalla persona che non smette di accarezzarmi fino ad arrivare alle costole, nella quale inizia a fare dei cerchi con quello che credo sia l'indice.

«Hai dormito molto» Parla nuovamente quella voce, facendosi sempre più vicina a me, tanto che sento il suo respiro sul viso, mentre il calore che emana mi obbliga ad aprire gli occhi lentamente.

Il viso di Nunzio si fa sempre più nitido, mentre mi osserva come se fosse la prima volta che mi vede, come se stesse studiando la fisionomia del mio viso, come se la dovesse incasellare nella sua memoria e non dimenticarla più.

Le due dita iniziando a scendere lentamente, dalle costole, nuovamente ai fianchi, mentre il suo sguardo non sembra voler sposarsi dai miei occhi, vicinissimi ai miei, tanto da potergli contare le ciglia nere.

Con possessione mi stringe il fianco lasciandomi sfuggire quello che penso sia un gemito, ma non gli do peso, troppo concentrata sugli occhi del ragazzo di fronte a me, che mi osservano il viso per poi fermarsi sulle labbra.

«Cosa fai...?» Domando in un sussurro mentre si posiziona sopra di me, solo le coperte a dividerci dal mio ombelico in giù, essendo spostate da lui che continua a tenermi il fianco con possessione, mentre con l'altra mano inizia ad accarezzarmi la mandibola su e giù, lentamente, riempiendomi nuovamente di brividi.

«Ti sveglio...» Mi risponde dopo alcuni secondo, avvicinandosi ancora di più al mio viso, guardandomi le labbra, vedendolo mentre si lecca le sue e le morde leggermente, con un sorrisetto, uno dei suoi soliti ghigni.

Questa volta però, ha una luce diversa, non è lo stesso ghigno che ha nei momenti in cui mi prende in giro, quello che usa per farmi innervosire...questa volta è diverso.

«Arya...» Sussurra avvicinandosi ancora di più,tanto da riuscire a sfiorare le mie labbra con le sue, mentre inizio a sentire la gola secca, le guance a fuoco, i brividi in tutto il corpo, il fiato che mi manca.

Continua ad accarezzarmi il viso con la mano sinistra, a spostarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Arya...»

«Dimmi...»

«Ho una voglia fottuta di baciarti...»

Le farfalle che fino a pochi secondi fa svolazzavano nel mio stomaco, vengono sostituite da dinosauri che corrono senza una meta in ogni parte del mio corpo.

Automaticamente chiudo gli occhi, aspettandomi di sentire le sue labbra sulle mie.

«Arya» Sento scuotermi.

«Arya! Sembra morta cazzo»
Continua la voce.

«Si è abbastanza inquietante»
Dice un'altra.

«Come fate a dormire con lei? Non avete paura che sia morta?»

Ma che diavolo?

Apro lentamente gli occhi, accecata dalla luce, mi porto una mano davanti al viso e vedo, anche se non ancora del tutto bene, il volto di Luigi, che mi osserva come se fossi uno strano animale.

«Oddio si muove!» Grida qualcuno, costringendomi a portarmi le mani sulle orecchie, mentre mi siedo goffamente sul letto.

Mi guardo attorno scorgendo cinque figure, intente a fissarmi:

E se fosse amore? // Nunzio //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora