HOPE'S POV
Scendiamo dalla macchina. Mi prende la mano e mi porta sul retro del locale per poi entrarvi. L'interno è poco illuminato e ben presto noto che non siamo soli. Ci sono un'altra decina di ragazzi che gironzolano di qua e di la o che bevono qualcosa al bancone del bar. Ci indirizziamo a un tavolo dov'è seduto un ragazzo alto, dai capelli corti e castano chiari. Ha due bellissimi occhi azzurri. Non è solo. Al suo fianco c'è, in piedi, un ricciolino dagli occhi verdi, forse più piccolo, che sbatte i pugni sul tavolo. Sembra molto arrabbiato. Il tavolo è pieno di pillole bianche o forze azzurro molto molto chiari. Inoltre qua e là ci sono dei sacchettini con della polverina bianca.
- Dove cazzo eri? È un'ora che ti chiamiamo! - ringhia il riccio.
- Harry calmati! Si può sapere qual è il problema? - sbuffa Zayn.
- Un tizio non ha pagato del tutto Harry! È il più piccolo e si è fatto fottere come un coglione! - spiega il ragazzo dagli occhi azzurri.
- Aiutami a cercarlo.. - chiede il riccio a Zayn. Lui annuisce scazzato. Poi il suo sguardo passa al ragazzo seduto al tavolo.
- Lei non deve toccare quella roba! Sono stato chiaro? - ordina all'amico.
- Trasparente. - si limita a rispondere il ragazzo. Zayn mi guarda male e poi segue il riccio. Il ragazzo al tavolo mi invoglia a sedermi e io mi siedo davanti a lui e vedo che fa.
- E così tu sei la nuova fiamma di Zayn è.. State insieme? - sorride.
- No no.. Siamo solo compagni di scuola. - spiego. So che sto arrossendo. Mi sento così in imbarazzo. Lui ride.
- Io mi chiamo Louis.. -
- Hope. - mi limito a dire.
- No Louis.. - mi corregge sorridendo. Mi sta prendendo in giro?
- No io sono Hope.. - dico in imbarazzo. Lui ride.
- Ehi tranquilla. Stavo solo scherzando! - sorride. E' un ragazzo davvero molto bello e i suoi occhi sono davvero mozzafiato. Lo vedo mentre messaggia e chiude in sacchettini un tot di polverina bianca oppure divide a gruppetti le pillole sul tavolo. Sembra molto preso da quella roba. Io lo osservo, finché lui non alza lo sguardo divertito e mi porge una pillola. È piccola e sembra un dischetto bianco.- Prendila. È divertente. Sembra di mangiare una caramella. - sorride divertito. Me la mette in una mano poi ricomincia col suo lavoro ridendo. Sento qualcuno posarmi una mano sulla spalla e stringere.
- Posala! - ordina una voce famigliare. Lascio cadere la pasticca sul tavolo irrigidendomi.
- Sei sempre il solito. Le terrorizzi tutte le belle ragazze che ti porti a letto! - ride il riccio.
- Ti avevo detto niente di quelle schifezze a lei! - ringhia verso l'amico.
- Ok va bene.. Scusa! - taglia corto sbuffando Louis.
- Prendi la borsa.. Ce ne andiamo! - mi ordina.Non voglio farlo arrabbiare più di quanto non lo sembri ora. Prendo la borsa e poi, con un gesto veloce, saluto i due ragazzi prima che Zayn mi trascini fuori dal locale. Una volta usciti, non riesco nemmeno a rendermene conto, lui mi colpisce in pieno viso.
- Ti avevo detto di stare lontano da quella roba! - ringhia.
- Lui me l'ha solo messa nella mano.. - cerco di spiegargli.
- Odio quando nessuno mi ascolta.. - borbotta guardandosi i piedi. Mi guarda un attimo poi si avvicina, mi posa una mano dove mi ha appena colpito e col pollice mi accarezza dolcemente la guancia. Lo guardo negli occhi. Amo osservare ogni scura sfumatura all'interno di quelle irridi nocciola. Lui mi sta osservando la guancia ma quando si accorge del mio sguardo, lo incrocia per pochi secondi poi lo distoglie timidamente. È bellissimo.- Ti va se andiamo a fare un giro in centro. - sbuffa facendo spallucce. So che lui odia queste cose, lo posso immaginare. Ma mi piacerebbe passare del tempo da persone normali con lui. Forse se riesco a farlo sorridere riuscirò ad estorcergli qualche informazione. Annuisco e gli accenno un sorriso. Lui resta impassibile. Sale in macchina e io lo raggiungo. A volte è così freddo con me, altre diventa dolce. Sembra quasi abbia bisogno che qualcuno gli mostri affetto perché lo faccia pure lui. Quando arriviamo in centro non c'è nessuno se non una coppia di anziani che si tengo dolcemente la mano. Sono molto carini. La donna è bassa, un po' ricurva, molto minuta con dei corti e ricci capelli bianchi. L'uomo al suo fianco è un po' più alto e robusto. In testa pochissimi capelli grigio-bianchi. Camminano piano, insieme, a braccetto. Io e Zayn gli siamo dietro. Lui sbuffa, io li osservo sorridente. Non sono come noi. Zayn, a differenza di quell'uomo, mi tiene prepotentemente la mano e mi trascina dove vuole. Ad un tratto vedo la donna fermarsi. Quello che è probabilmente suo marito ha una scarpa slacciata. Quando l'uomo fa per piegarsi lei lo blocca.
- Fermo.. La tua schiena! - dice piano. Poco dopo si accuccia e gli allaccia la scarpa. Io sorrido. È bellissimo e davvero raro vedere ancora questi piccoli gesti d'amore. Sento Zayn sbuffare ancora. Li sorpassa trascinandomi con lui.
- Dovresti essere così anche tu.. - dice con quel suo sorriso strafottente.
- Così come? - chiedo stranita.
- Così obbediente. Così servizievole. - dice strafottente indicando col capo i due anziani. Lo guardo scioccata. Spero non dica sul serio.
- Quella non era la sua serva.. -
- A no? - ride
- È stato un bellissimo gesto d'amore! - borbotto.
- Quella roba non esiste.. - ride.
- L'amore esiste. - dico convinta. So che è così. L'amore esiste davvero. Spero che prima o poi possa rendersene conto.
- L'amore è una favola per bambini felici. Per le ragazzine stupide come te. Non esiste qualcosa chiamato amore.. - fa una pausa guardando tristemente il basso - se non vuoi farmi incazzare non dire più quella parola.. - aggiunge poi.Non so che dire. Deve aver sofferto molto da piccolo se non crede all'amore. Nonostante quello che crede lui però, io ci credo all'amore. So che un giorno il principe azzurro arriverà anche per me, come ho sempre creduto fin da piccola. Arriverà anche per me il " .. e vissero felici e contenti! " Mentre sono immersa nei miei pensieri lui mi trascina ovunque. Mi fa entrare in un negozio e finge un sorriso alla commessa dietro la cassa, che sgrana gli occhi appena entra il moro. Zayn è davvero bellissimo, quindi è impossibile che non attiri l'attenzione di qualcuno quando cammina o entra in un negozio. Lui è incurante di quella commessa mentre lei lo spoglia con lo sguardo. Un po' mi infastidisce. Quando si avvicina sorride a Zayn e fulmina me. Lui però la liquida subito e lei, sempre fulminandomi se ne va. Inizia a camminare scorrendo tra mensole e abiti appesi. Li guarda tutti riluttante, credo. Io lo seguo a ruota stando un po' più indietro. Su un manichino noto un bellissimo abito bianco. Il sopra è attillato, alto fino alla linea della clavicola e poi scolla dietro lasciando libera l'intera schiena. Sopra il tessuto bianco ce né uno in pizzo, sempre bianco. Sotto invece cade morbido fino alle caviglie. È bellissimo. Ne sono rimasta scioccata. Zayn va avanti per i fatti suoi. Quando mi vede imbambolata mi raggiunge e osserva il vestito con me.
- Perché non lo provi invece che stai li a sbavargli davanti? - dice schietto.
Chiama la commessa di prima, senza nemmeno lasciarmi il tempo di potergli risponde. La ragazza in meno di cinque secondi è qui e sorride con una faccia da oca a Zayn.
- Può tirare giù quell'abito per favore? - chiede Zayn. La ragazza annuisce e in poco tempo tira giù l'abito. Zayn la congeda con un gesto del capo. Quando quell'oca se ne va mi porge il vestito.
- Vuoi un invito scritto? Che aspetti.. Provalo! - sbuffa. Io sorrido mordendomi il labbro. So che si sta trattenendo. Vorrebbe sorridere ma non lo fa. Entro in un camerino, mi spoglio e infilo l'abito. Quando esco lui è li che mi guarda. Ha lo stesso sguardo che la commessa aveva su di lui prima, quando siamo entrati. Faccio un piccolo giro su me stessa sorridendo. Mi sono innamorata tantissimo di quest'abito. La sua espressione è indecifrabile. Non capisco se gli piaccio oppure no. Alla fine faccio quella stupida domanda che pongono tutti:- Come sto? - sorrido imbarazzata.