Chapterღ 12

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HOPE'S POV

Faith è venuta a trovarmi non appena Zayn se n'è andato. È andato dalla sua piccola. Chissà chi era. Probabilmente la sua ragazza. Questo mi fa sentire una merda. Sono solo un giocattolo che usa per tradire la sua ragazza. Sta via quasi tutta la mattina e più di metà pomeriggio. Passo tutto il tempo con mia sorella. Non ci vediamo da quasi una settimana e a me sembra un'infinità. Non sa di Zayn, ma quando è sulla porta per uscire lui è li. Sta arrivando. Tiene in mano una grande scatola bianca. Faith mi sorride curiosa.

- Ciao. - mi dice Zayn.
- Ehi.. - dico provando a sorridergli. Lui butta un occhio su Faith pensieroso. Mi affretto a presentarli.
- Zayn questa è mia sorella Faith, Faith lui è.. - Lui è? Cos'è Zayn? Un amico? Mi incanto un secondo. Non so che dire.
- Il suo ragazzo. - sorride Zayn. Io lo guardo spiazzata, ma quando mia sorella mi sorride maliziosa le sorrido arrossendo. Non poteva semplicemente dire di essere un amico o un compagno di scuola?
- Perché non mi hai detto che avevi il ragazzo?! - mi sgrida ironica.
- Sai che sono un po' timida su certe cose.. - invento al momento.
- Beh scusatemi ma devo proprio scappare ora! Spero di riuscire a conoscerti meglio Zayn. - sorride a Zayn. Lui ricambia con un sorriso molto finto.
- Stammi bene sorellina! - mi dice abbracciandomi forte.
- Anche tu. - le raccomando. Poco dopo è sulla sua macchina e si allontana. Io entro, e poi, faccio entrare anche Zayn. Lo vedo stanco e triste. Posa la scatola sul tavolo della cucina e poi si avvicina a me. Mi avvicina dai fianchi e mi bacia. Io non lo tocco, anzi cerco di allontanarmi subito. Lui mi guarda stranito.

- Non voglio creare problemi con la tua ragazza.. - gli spiego.
- Lei non è la mia ragazza ok? - risponde acido. Forse sono io che sono saltata a conclusioni affrettate. Lui sbuffa rumorosamente poi il suo sguardo incrocia il mio.
- Toccami. - mi ordina tranquillo, oserei dire dolcemente. Titubante poso una mano sulla sua guancia e gliela accarezzo. Lui si rilassa subito e chiude gli occhi.
- Non voglio andare a cena coi miei.. Voglio restare qui, con te che mi tocchi. È chiedere troppo? - si lascia sfuggire.
- Dove sei andato? Ti vedo così stanco. - gli dico con un filo di voce. Lui scuote la testa, poi la rialza.
- Ti ho preso un vestito da mettere stasera. Vado a casa a prepararmi. Passo a prenderti fra un'oretta. Fatti trovare pronta. - dice, quasi per cambiare discorso. Mi bacia. Sembra un bacio bisognoso, come fosse una richiesta di aiuto. Che sciocchezza. Dopodichè prende e se ne va. Mi avvicino alla scatola che si trova sul tavolo della cucina. La apro. Dentro c'è il vestito che avevo provato in quel negozio. Quel bellissimo vestito bianco. C'è una sottilissima cinturina oro da mettere intorno alla vita e dei tacchi oro altissimi. Sorrido. È stato un gesto particolarmente dolce nei miei confronti anche se per lui non sarà nulla. Prendo l'intera scatola e, seguita da Royal la porto in camera. Corro a farmi una doccia e quando torno, dopo essermi asciugata tutta per bene, lo indosso. Lo amo. Il tempo di truccarmi leggermente e di acconciare i capelli in una treccia che ricade su una spalla e sono pronta. Sento Zayn urlare dal piano di sotto. Come ha fatto ad entrare? Gli rispondo che arrivo e, dopo aver preso la piccola pochette oro esco dalla stanza. Il suo sguardo è su di me non appena inizio a scendere le scale. Mi sento bella, cosa strana. Lui mi guarda stupito, credo in senso positivo. Si passa un paio di volte la lingua sul labbro inferiore castamente.

- Sei bellissima. - mi sussurra appena scendo.
- Grazie, è bellissimo. - rispondo.
- Perché lo indossi tu.. - dice guardandomi negli occhi. Resto incantata per un secondo in quel mare che racchiudono quegli occhi color nocciola. È un mare molto irrequieto e triste. Lui poggia la fronte sulla mia prima di baciarmi. Mi piace quando è così delicato e dolce. Le nostre lingue si accarezzano mentre lui mi stringe forte. Involontariamente ho chiuso gli occhi. Quando ci stacchiamo lui mi prende la mano e ci dirigiamo fuori dalla porta. Una volta fuori lui si blocca. Osserva nervoso una donna davanti casa sua. È una donna molto bella, magra. Avrà molto più di trent'anni. Ha dei bellissimi e mossi capelli neri e si blocca anche lei quando vede Zayn. Forse è sua madre.

- Hope vai in macchina. - mi ordina senza mai distogliere lo sguardo dalla seducente mora in tacchi a spillo.
- Zayn che.. - lui mi interrompe subito.
- Ti ho detto vai in macchina! - ringhia.
Qualcosa non va, ma non oso discutere. Mi chiudo subito in macchina mentre la mora sculetta attraversando la strada e raggiungendo Zayn. Non riesco a capire che si dicono ma, grazie allo specchietto retrovisore, riesco a vedere tutta la scena. Lei è molto arrabbiata. Zayn si trattiene mentre la donna lo spintona e gli urla contro. Prima di andarsene gli ringhia qualcos'altro e non gli da nemmeno il tempo di obbiettare. Dopodichè se ne va e, oserei dire preoccupato, Zayn risale in macchina.

- È tutto ok? - chiedo timorosa di una sua reazione negativa.
- Non chiedermi chi è o altro. Non sono cazzi tuoi. - risponde freddo. Io non dico nulla. Prevedo già una serataccia se lui resta di questo glaciale umore. Mette in moto e parte senza dire nulla. Stringe così forte le mani al volante che le nocche gli diventano biancastre. Poso una mano sui suoi eleganti pantaloni per rassicuralo ma lui la scosta freddamente. Vorrei sapere che succede, ma non voglio finire nei suoi casini o farlo arrabbiare. Così me ne sto zitta.

***

Il ristorante è lussuosissimo. I genitori di Zayn sono elegantissimi e, ovviamente molto ricchi per permettersi una grande cena del genere. Al tavolo con noi ci saranno minimo venti persone. Zayn mi ha presentato ai suoi genitori come la sua ragazza e ora loro ci stanno riempiendo di domande alle quali Zayn risponde inventando bugie su bugie.

- E così vi siete conosciuti grazie ad una tua amica eh? Devo ammettere che mio figlio ha proprio buoni gusti in fatto di ragazze! - dice con modestia il padre.
- Si caro hai proprio ragione. Hope sei una ragazza davvero molto carina! - mi sorride Trisha.
- Vi ringrazio.. - dico timidamente arrossendo.
- Speriamo che ora tu riesca a mettere la testa a posto! - dice poi al figlio.
- Mamma non iniziare.. -la avvia malamente Zayn cercando di non farsi sentire dai colleghi del padre che chiacchieravano tra loro.
- L'importante è che lui sia qui. Il resto può aspettare.. - ribadisce il padre freddo. Noto lo sguardo di Zayn abbassarsi. Lo devono ferire molto queste affermazioni.
- Già.. Come al solito no? - sussurra lui. Loro non lo sentono ma io si e mi rattrista vederlo così debole e sofferente. Per il resto della serata non facciamo altro che fingere sorrisi mentre lui stringe forte la mia mano sotto il tavolo e la accarezza col pollice. Prima di andare va in bagno, lasciandomi sola coi suoi genitori, visto che i colleghi del padre se ne sono andati. Appena Zayn è lontano loro iniziano a tempestarmi di domande.

- Lui ti ha toccata in qualche modo? - chiede preoccupata la madre.
- Ti pagheremo in qualunque modo tu voglia ma non denunciarlo.. - dice il padre. Ne resto scioccata.
- Lui non mi ha toccata.. - mento. I due tirano un sospiro di sollievo. Il padre dal portafoglio, prende una mazzetta di banconote e me la porge piegata in due. Lo guardo sbigottita.
- Lascialo. Prendi questi e lascialo. Non è una persona adatta ad una ragazzina come te. - mi dice. Lo guardo scioccata. Mi sta pagando perché mi allontani da Zayn?
- Tesoro lui ha problemi che si rifiuta di curare.. Ti prego, prendi quei soldi ed esci dalla sua vita. - mi prega la madre. Il mio sguardo da scioccato diventa riluttante nei loro confronti. Mi stanno pagando per far si che loro figlio resti solo come un cane. Nonostante lo faccino per il mio bene chissà quante altre persone hanno accettato quei soldi. Provo ribrezzo al solo pensiero.

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