Chapterღ 10

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ZAYN'S POV

- Vorrei tanto sapere perché ti isoli.. Perché fai si di restare solo.. - dice dispiaciuta lei. È seduta davanti a me a gambe incrociate.
- A volte è meglio stare soli.. - dico guardando la mia mano che gioca nervosamente con la sua.
- Perché? - chiede. Cerca di incrociare il mio sguardo ma io lo tengo basso.
- Se resto solo nessuno può più ferirmi.. - dico amaramente.
- Non voglio sapere niente di ciò che ti turba se non sei pronto a dirmelo. Io so aspettare.. - sorride.
- Cosa vuoi sapere? - le chiedo. So che lei è curiosa e che vuole saperne di più su di me.. Ma mi blocca la paura. Mi vergogno tanto del mio passato, anche se non potrà mai competere col suo.
- Vivi da solo? -
- Si. - dico freddo.
- Dov'è la tua famiglia? - mi sorride.
- Abitano qui vicino ma io non voglio vivere con loro.. - le spiego.
- Perché? -
- Perché io per loro non sono mai stato niente. - dico amaramente.
- Come fai a saperlo? -
- Due genitori che ti affidano ventiquattro ore su ventiquattro a tate, che non si degnano nemmeno di farti gli auguri di buon compleanno o di passare la cena di Natale insieme non posso volerti bene.. - le spiego.
-E' sempre stato così? - mi chiede triste. La sua tristezza sembra sincera.
- Di certo i miei genitori non mi hanno mai detto " Ti voglio bene " o altro.. Non mi hanno mai dimostrato come si fa a ricevere o a dare affetto.. Gli servo solo quando hanno importanti cene d'affari e devono " mostrare " loro figlio.. - dico amaramente.
- È per questo che allora ti comporti così? Perché non sei capace di amare? - chiede. La domanda mi spiazza e appena se ne accorge si copre la bocca arrossendo. Odio quando si parla della mia famiglia o della parola Amore e dei suoi significati. Soprattutto odio l'ultima. Non so perché ma mi fa sempre entrare in un tunnel di rabbia da qui faccio fatica ad uscire.

- Mi dispiace scusa.. Mi solo lasciata trasportare troppo.. Avevo così tante domande da porti! - si scusa subito lei.
- Penso che possa bastare no? Ti ho già raccontato troppi cazzi miei. Ora zitta e dormi! - le ordino freddo.
- Io non ho sonno.. - dice. Le fisso le sottili labbra rosee. Quando finisce di parlare mi avvicino e ci poso sopra le mie. È la prima volta che la bacio così delicatamente e non so nemmeno perché. Lei ne resta rigida all'inizio, poi si lascia andare e sta al bacio. Non mi tocca. Le avevo detto che non volevo, ma ora, senza un valido motivo, le prendo le mani e me le infilo nei capelli. Quando ci stacchiamo lei mi guarda sorridendo un po' stranita. Ha un sorriso bellissimo. Intreccia le piccole dita nei miei capelli e io sento il bisogno di farmi accarezzare. È così bello. Nessuno mi aveva mai accarezzato. È una bella sensazione. Inizio a volere che le sue mani non smettano di toccarmi.

- Mi avevi detto.. - la interrompo.
- Dimentica quello che ti ho detto. Ora puoi farlo. Toccami! - le ordino. Lei mi guarda stranita alzandosi col busto. La fisso negli occhi. Ha due bellissime irridi nocciola. Quando vedo che è titubante nei movimenti la tiro a cavalcioni su di me e mi alzo col busto. Lei sembra frastornata.
- Toccami! - le ordino indicando il mio petto nudo.
Lei solleva la mano e si avvicina di poco. Vedo che trema. Ha paura di una mia possibile reazione? Prendo la sua mano e, chiudendo gli occhi, me la appoggio al petto. È così calda. Lei guarda la sua mano, muove un po' le dite accarezzandomi poi, quando prende confidenza mi accarezza tutto il petto risalendo, anche, sul viso e sui capelli. È una sensazione bellissima. Io infilo una mano nei suoi capelli e le avvicino la testa alla mia per poterla baciare di nuovo. Nel frattempo la sua mano scende accarezzando, con un lieve sfioro delle dita, la pancia. Quando tende a scendere fino all'orlo dei boxer diventa una tortura eccitante. Lei sembra non rendersene nemmeno conto, ma forse è normale, se è vero che non ha esperienza in questo campo. Dopo un po' se ne accorge pure lei, quando la mia intimità preme sulla sua. Si scosta un po' arrossendo. È bellissima quando fa la timida.

- Toccami. - le ordino semplicemente. Sa a cosa mi riferisco. Mi fissa spalancando gli occhi. Qui ho la conferma che non ha mai fatto nulla di simile. La sento deglutire nervosamente. Mi avvicino e le rubo un altro bacio. Le nostre lingue sono di nuovo a contatto. Le mordo il labbro inferiore poi riprendo a baciarla. Quando si stacca è ancora più frastornata di prima.

- Toccami.. ora! - le ripeto. Lei prende un respiro e poco dopo la sua mano sfiora la mia evidente erezione. Sobbalzo. Lei sembra curiosa della mia reazione, e prima che possa incitarla a continuare lei lo fa da sola. Aspetto un po' poi inizio a sfilarmi i boxer sotto il suo curioso sguardo. Arrossisce e distoglie lo sguardo ancora quando sono nudo sotto di lei. Con un dito sfiora la viva pelle della mia erezione e tocca appena la punta, facendomi sobbalzare nuovamente.
- Baciami.. Da qui a qui. - le ordino indicando dalla bocca alla punta dell' erezione. Lei mi guarda quasi riluttante. Quando vedo che non si avvicina l'avvicino io. La bacio forte, quasi prepotente. Poco dopo lei parte da sola. Crea un'umida scia di baci che parte dalla mia bocca e scende. Man mano che scende inizio ad ansimare. Sento come un vortice, che parte dal fondo del ventre e risale mentre un'ondata di calore pervade il mio corpo. Lei scende, con una calma straziante e quando arriva alla apice ne bacia delicatamente la punta facendomi sobbalzare di nuovo. Alza lo sguardo su di me, quasi in una richiesta di aiuto. Io non riesco a parlare. Butto la testa all'indietro sperando che capisca ciò che voglio. Poco dopo capisco che a capito. Inizia a prendere in bocca la mia erezione piano, leccando prima la punta. È una sensazione strana, oserei dire diversa da quando lo faccio con Lauren. La sento succhiare e pian piano avanzare, prendendo in bocca sempre di più della mia erezione. Le infilo una mano nei capelli quando inizia a muoversi troppo frettolosamente.
- Piano.. - ansimo. Lei rallenta ma non si ferma. Poco dopo raggiungo l'apice e vengo. La sento deglutire. Quando si alza mi avvicino e la bacio.

- Tocca a me ora.. - dico cercando ancora di riprendere fiato. La sua espressione diventa preoccupata. Poggio la fronte sulla sua e chiudo gli occhi. Sfrego il naso sul suo poi la bacio di nuovo. Non capisco perché il mio cervello non riesca a controllarmi. Il mio corpo va da solo quando sono con lei. È così bella.
- Togliti la maglia! - le ordino a pochi millimetri dal suo viso. Lei, titubante, se la sfila e resta in intimo. Percorro una scia immaginaria di baci che parte da dietro il suo orecchio e scende, costringendola a sdraiarsi.
- Anche il reggiseno! - dico tra un bacio e l'altro. Lei inarca la schiena e lo sgancia ma poi si blocca. Mi fermo e alzo lo sguardo su di lei. Arrossisce. Mi avvicino e le do un piccolo bacio sul naso.
- Mi vergogno.. - sussurra.
- Perché? Sei perfetta di cos'hai paura? -
Lei scuote la testa. Prendo il reggiseno e lo sfilo, bloccando la sua mano che stava per coprire i seni. Volta il viso cercando di nasconderlo. Io proseguo la mia scia di baci fino a che non arrivo fra i seni. Con una mano gioco con uno dei capezzoli indurendolo. Palpo il seno, poi mi avvicino. Poso le labbra sul capezzolo succhiandolo e mordicchiandolo. Per lei sono tutte sensazioni nuove e mi piace l'idea che sia con me che le scopre. Quando strofino la mia intimità sulla sua lei inarca la schiena alzando, di conseguenza, il petto. Ansima e molto spesso dalle sue labbra escono piccoli gemiti. Scendo e le sfilo le mutande prima che lei mi fermi. Non riesce a spiaccicare parola mentre io scendo e l'assaporo. Muovo la lingua in modo circolare dentro di lei mentre la sento ansimare. Stringe nervosamente una mano alle lenzuola e l'altra è sui miei capelli. Le mie mani sono aggrappate ai suoi fianchi mentre la tengo salda alle mie labbra. Poco tempo dopo viene e io assaporo avido il suo sapore.

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