Chapterღ 14

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ZAYN'S POV.
- Quando avevo quindici anni mi ero stancato della situazione con i miei. Loro, come vedi, mi odiano e io decisi di scappare. Mio padre aveva una segretaria a quei tempi. Lei mi ascoltava sempre quando le raccontavo cosa mi accadeva, o di come i miei se ne fregavano di me. Lei c'era, mi voleva bene e voleva aiutarmi ad uscire da quella situazione. Mi ha dato una casa, che sarebbe sua, e mi aiuta a guadagnare qualcosa per non dover chiedere ai miei i loro sporchi soldi.. - spiego quasi in lacrime. Cerco di trattenerle. Lei non può vedermi così debole. Io devo incuterle paura non pena.

- Come te li fa guadagnare questi soldi? - chiede dolcemente. Le sue piccole dita si intrecciano ai miei capelli accarezzandoli.
- Non credo vorresti saperlo.. - dico amaramente.
- Voglio conoscerti.. Voglio conoscere la tua storia.. Voglio aiutarti. - mi sorride incoraggiandomi.
- Chiama delle sue amiche a volte e beh.. Mi paga per.. fottermele. - sputo quasi balbettando. Lei ne resta di sasso.
- Quindi tutte le volte che vai via di qui non è per andare al bar.. Ma per andare a scopare con quella donna e le sue amiche? - mi chiede con voce tremante, disgustata.
- Lei mi ama. Lo fa per me. - sputo sulla difensiva.
- Te li ha fatti lei questi segni? -
- Prima.. - dico quasi in un sussurro.
- È per colpa mia vero? - chiede intuitiva
- Hope.. - mi interrompe.
- Questo non è amore Zayn. Questo è prendersi gioco di un ragazzino. Ti prego lascia perdere quella donna.. - mi supplica.
- Io non posso. Se la lascio perdere come faccio? Hope è un casino. - dico mettendomi le mani nei capelli. Lei mi solleva il mento. Le sue irridi nocciola sono fisse sulle mie.
- Ti darò una mano e insieme cercheremo un lavoro. Vivrai da me. Ma ti prego lascia stare quella donna..-
- Hope non lo so.. -
- Guarda questi segni.. Resteranno indelebili sulla tua schiena. Ti prego. Voglio aiutarti a cambiare.. - mi supplica.
- Ci penserò.. - dico sorridendole. Perché è così buona con me? E perché con lei divento una persona normale, comune?
- Pensi seriamente di amarla? - chiede tristemente.
- Penso di si. Cosa vuol dire essere innamorati di qualcuno? -
- È quando capisci che hai tuoi occhi quella persona è bellissima. Quando sai che il tuo cuore può battere solo per lei. Quando sei felice di vederla felice. Quando capisci che senza di lei non puoi avere un lieto fine.. -dice accarezzandomi una guancia.
- E come fai a capire se è la persona giusta? -
- Quando nonostante tutto lei è al tuo fianco e cerca di capirti, di rallegrarti, di aiutarti,.. - mi sorride.

Lauren non è questo. Quindi quello che io provo per lei non è amore? Perché è tutto così difficile? Inizia a farmi male la testa. Devo andare via di qui. Devo andarmene e riflettere sulle sue parole. Mi alzo di fretta e mi rimetto pantaloni e scarpe.
- Dove vai ora? - mi chiede lei.
- Devo andarmene da qui. Perdonami. - la supplico scappando via. Esco da quella casa e raggiungo il mio luogo segreto. L'unico posto dove riesco a riflettere. È una sottospecie di tunnel dove non passa nessuno, sperso nelle strade di campagna. Sopra il tunnel una stradina in ghiaia dove ogni tanto passa qualche macchina. C'è un cespuglio sul lato. Prendo la mia cesta con dentro le bombolette spray dei miei colori. Il muro è interamente riempito di parole di diversi colori. C'è scritto paura, sesso, solitudine.. Tutte cose che mi aiutano a riflettere. Prendo la bomboletta verde e scrivo in grande " confusione " e con quella rossa scrivo " Hope ".
Perché deve essere tutto così complicato e difficile? Che cosa devo fare ora? Ho bisogno di una pausa. Non dovevo aprirmi così troppo con quella ragazza. Lancio via la bomboletta spray violentemente. Dalla tasca della dei pantaloni prendo il pacchetto di sigarette. Ne prendo una e l'accendo. Aspiro. Chissà perché il fumo riesce a tranquillizzarmi così tanto.
***
Una bella dormita è riuscita a placare leggermente il mio mal di testa. Davanti scuola ci sono Liam, Louis e Harry che mi aspettano. Harry ha una delle sue solite sigarette in mano, come Louis e la fumano tranquillamente mentre Liam ripassa storia. Li raggiungo, finisco di fumare e poi mi dirigo in classe. Ho matematica ora. Quando entro in classe noto Hope seduta infondo all'ultimo banco mentre guarda fuori dalla finestra. È assorta nei suoi pensieri. A volte vorrei proprio sapere a che pensa. Mordicchia una matita azzurrina. Faccio per andare a sedermi vicino a lei ma un biondino mi precede. Ha gli occhi azzurri e i capelli biondi. Porta uno stupido apparecchio per i denti e inizia a ridere e scherzare con Hope. Sembra che si conoscano da una vita. Io però quel deficiente non l'ho mai visto prima. Vorrei andare li e allontanarlo, per dirgli che è il mio posto, ma entra l'insegnante di matematica e l'unica cosa che posso fare è andare a sedermi vicino a quel secchione di Liam, dall'altra parte dell'aula.

- Che onore, Zayn Malik si è seduto vicino a me.. - ride.
- Hai fatto matematica? - chiedo acido.
- Ovvio! - poi sbuffa sorridendo. - Dai, dammi il quaderno.. - sorride.
- Bene.. Così andremo d'accordo. - gli sorrido ironicamente.
Liam è molto strano. Nonostante io lo tratti nel peggior modo possibile, lui è sempre disposto ad aiutarmi e soprattutto ad ascoltarmi. Non so il perché. Dice sempre di volermi bene, che crede in me e che sa che non sono così cattivo come molti pensano. L'ho conosciuto per caso, una mattina. Lui era il nuovo arrivato e veniva tormentato dai bulli. Un giorno cercarono di picchiarlo ma io li picchiai prima ancora che potessero torcergli un capello. Sono stato anche io vittima di bulli e dei pregiudizi delle ochette. Fa male sentire cosa certe persone, ancora oggi, dicano di me alle mie spalle. Liam, forse, è diverso proprio in questo. È la persona più buona e sincera che si possa trovare. So che non sparlerebbe mai di me e che confidare qualcosa a lui vuol dire tenerlo al sicuro. Forse il motivo che ci tiene così uniti è proprio il fatto che siamo molto diversi ma anche simili.

- Hai parlato con Hope? - mi sorride porgendomi il quaderno. Scuoto la testa per tornare da quello strano stato di trans.
- Mi sono aperto con lei.. Le ho raccontato di Lauren.. - ammetto. Lui ne resta un po' sorpreso.
- E che ha detto? -
- Pensa che dovrei lasciarla.. Dice che mi usa per il suo divertimento.. -
- E tu pensi che abbia ragione? -
- No. Penso che si sbagli. Lauren mi ama. - dico convinto. - Credo.. - sussurro poi. Lui mi sente e sorride. So che vorrebbe dire la sua e lui sa che non glielo permetto quando parliamo di Lauren, quindi gira la testa verso la lavagna e inizia a copiare sorridendo. Forse non lo ascolto mai perché ho paura che dica la verità. Forse sono scappato da Hope ieri sera perché sapevo che stava dicendo la verità. Sospiro.
- Avanti.. Dimmelo. Dimmi che pensi di Lauren! - sbuffo. Lui sorride.
- Hope mi ha letto nel pensiero. - dice semplicemente rimettendosi, poi, a copiare dalla lavagna. Resto un po' sorpreso dalla sua semplice risposta. Mi aspettavo qualcosa di più. Non mi rendo nemmeno conto che mentre penso il mio sguardo si sposta su Hope. Da li inizio a pensare a lei. Mi fa arrabbiare vederla con quel coglione. Ridono molto, mangiucchiano spesso qualcosa e si scattano foto col cellulare. Lei è bellissima quando sorride. Dopo poco il suo sguardo sorridente si posa su di me e sorride ancora di più. Io, acido, distolgo lo sguardo e lo punto sulla lavagna sbuffando. Appena suona corro fuori. Non voglio vederla mentre ride e scherza ancora con quel totale coglione. Mi da fastidio. Vado al mio armadietto e prendo le sigarette. Me ne accendo una e inizio a fumarla. Gli insegnanti passano, mi guardano e tirano dritto. Non si azzarderebbero mai a vietarmi qualcosa. Faccio un paio di tiri, che mi aiutano a calmarmi e poi la butto. Chiudo gli occhi un secondo. Non so perché mi sale tutta questa rabbia. Non so perché mi da tutto questo fastidio. Qualche minuto dopo sento una piccola mano posarsi sul mio braccio. Che cosa vuole ora?

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