Chapterღ 13

16 2 0
                                    

ZAYN'S POV.

Il tragitto in macchina è stato troppo silenzioso. Hope è troppo silenziosa e pensierosa. Arriviamo davanti casa sua, la faccio scendere. È tardi ma devo parlare con Lauren. Scendo dalla macchina e l'accompagno fino alla porta, dopodichè la lascio entrare sola.

- Non entri? - mi chiede.
- Devo sbrigare una cosa.. -
- Non voglio dormire da sola.. Ho paura. - ammette. Mi avvicino e le prendo il viso fra le mani rubandole un piccolo bacio.
- Non ci metterò molto.. Un'oretta forse due. Mi aspetti? - le chiedo in un sussurro. Lei annuisce. Le accarezzo una guancia e la bacio di nuovo. Mi stacco e mi volto per tornare alla macchina ma lei mi ferma prendendomi da un braccio.
- Stai attento per favore.. - si raccomanda. Le accenno un sorriso poi mi dirigo alla macchina. Non voglio andare da Lauren. So che è arrabbiata e me la farà pagare dopo avermi visto con un'altra. Prima di farmi aprire prendo un respiro profondo per prepararmi psicologicamente alla sua vendetta. Suono il campanello. Il marito è in viaggio per affari quindi la casa è libera. Quando apre la porta è visibilmente incazzata nera. Mi fa entrare e sbatte la porta dietro le mie spalle.

- Lauren ascolta.. - provo a giustificarmi ma lei mi interrompe subito.
- Io e te abbiamo un patto molto chiaro. Tu puoi stare solo con me. Non voglio che ti scopi altre puttane se non quelle che decido io. Non voglio nemmeno sapere da dove viene e chi è quella ragazzina. La pagherà. E tu.. Se ti vedo ancora con lei.. - la interrompo io stavolta.
- Pago io al posto suo. Lei non sa che esisti. Ti prego. Vendicati su di me non su di lei.. - la supplico.
- Non lo so.. - dice acida.
- La uso solo come copertura cazzo. Lo sai che sto con te. La uso per coprire la nostra relazione.. - le mento. A quelle parole sembra tranquillizzarsi un po'. Forse ci è cascata.
- Vado a prendere qualcosa da bere.. Sai dove andare no? Visto che vuoi pagare anche il prezzo della tua troia, stasera giochiamo più duro del solito.. - ride. Non oso fiatare. Meglio me che Hope, visto che non ha nessuna colpa in questa faccenda. Vado nella camera di Lauren e inizio a spogliarmi. Do un'occhiata veloce alla mia schiena dallo specchio. Ci sono taglietti poco profondi ovunque. Poco dopo lei è dietro di me e mi abbraccia poggiando la testa sulla mia spalla.

- Non voglio dividerti con qualcun altro piccolo. Tu sei solo mio. Chiaro? - dice seducentemente. Si avvicina al mio collo mordendolo e succhiandolo. Lasciandomi un succhiotto quasi per marcare il suo territorio. Dopo poco mi butta sul letto e, come quel pomeriggio, mi frusta con la fibbia della cintura del marito. Mi frusta ancora sulla schiena, stavolta più forte di oggi. Urlo. Il dolore è allucinante. Non mi sono mai fatto picchiare per nessuno. Non ho mai difeso nessuno. Ma tengo molto ad Hope. Mi sono promesso di proteggerla, di farla sentire al sicuro anche quando la notte teme il buio. Non me ne accorgo nemmeno. Lauren mi volta e mi fa cadere sul letto. Mi da un paio di schiaffi. E la tortura prosegue ancora, e ancora.

***

Hope apre subito la porta non appena suono. Sono felice che mi abbia aspettato. Quando apre accenna un sorriso e mi fa entrare. Chiudo la porta e la seguo al piano di sopra. Lei si siede sul letto. La tv è accesa ma parla da sola mentre la ragazza finge di guardarla mentre pensa ai fatti suoi. Sono curioso di sapere che gli prende, a cosa pensa. Mi siedo vicino a lei sul letto e le prendo una mano accarezzandola.

- A che pensi? - le chiedo tranquillamente. Lei in un primo momento scuota la testa, ma quando la incoraggio con lo sguardo sbuffa e inizia a parlare.
- I tuoi genitori mi hanno offerto dei soldi perché io esca dalla tua vita.. - dice riluttante. Ci resto di sasso, ma infondo dovevo aspettarmelo. Loro mi odiano e mi vogliono solo.
- Li hai accettati? - le chiedo, forse speranzoso che lo abbia fatto perché possa allontanarsi da me e proseguire con la sua vita.
- No.. Io non voglio uscire dalla tua vita. - dice guardando il lenzuolo.
- Perché? -
- Non voglio che tu resti solo. Voglio provare a conoscerti, a capirti.. - mi spiega arrossendo un po'.
- Vorrei che tu ti aprissi di più con me.. - aggiunge. Sorrido, cercando di nascondere la malinconia che provo quando penso ai miei genitori. Mi vogliono solo, perché possa capire il male che faccio e possa andare sotto i loro stupidi strizza cervelli. Io non sono malato. Non sono pazzo. Ma sono cresciuto in un mondo dove non esiste affetto ma soldi, sesso e droga. Forse se mi lasciassi andare con Hope, lei saprebbe farmi guarire, farmi vedere la luce.

- Che ne dici se andiamo a buttarci un po' giù ora? - le chiedo dolcemente. Lei annuisce. Indossa solo una vecchia maglietta e si infila sotto le coperte. Mi aspetta. Mi cavo solo i pantaloni e la giacca. Non posso cavare la maglia. Lei mi guarda stranita. Mi infilo sotto le coperte con lei e la stringo forte. Lei mi cinge i fianchi e preme, per stringermi a lei, sulla schiena e sulla pancia. Strizzo gli occhi soffocando una smorfia di dolore. Lei se ne accorge. Il mio piano di tenerla fuori dai guai con Lauren fallisce miseramente. Si alza col busto e fa alzare anche me. Mi sfila la maglia e una volta visto come sono ridotto si porta, stupita, le mani alla bocca. Sfiora con le dita ogni singolo taglio procurandomi un lieve dolore.

- Chiedimelo.. So che vuoi saperlo. - dico tristemente.
- Non voglio sapere nulla che tu non voglia dirmi. - dice portandosi il mio viso nelle mani. È così bella.
- Vuoi che io mi apri a te no? -
- No se non vuoi.. - mi rassicura.
- Perché non hai accettato quei fottuti soldi? -
- Avrei dovuto? - chiede quasi in lacrime.
- Io sono pazzo.. Non posso essere normale. Non so nemmeno perché sono nato. Ho un cuore che mi fa vivere, che batte ma non ha mai battuto per nessuno. È un cuore che non prova emozioni, che non sa cosa voglia dire battere per una persona. -
- Non dire così.. Non sei pazzo. Sei bellissimo. Sei intelligente e vedrai che prima o poi quel cuore troverà qualcuno per cui battere. Devi avere pazienza.. -
- No.. Nessuno può innamorarsi di un ragazzo che.. Uccide animali e stupra ragazzine.. Devo dimenticarmi di te. -

- Per me sei la luce. - sussurra. La guardo negli occhi e sembra sincera ma non capisco il perché.
- Cosa? - chiedo incredulo.
- Quando dormo con te è come quando dormo con la luce accesa, anzi meglio. Sei la luce che mi protegge dal buio. - sussurra malinconica. Le accarezzo il viso. Mi fa piacere sentire che per lei sono qualcosa di più che un pazzo schizzato che tortura persone ed animali.

- Cosa vuoi sapere..? - chiedo titubante.
- Quello che sei pronto a raccontarmi.. - dice piano. Sono pronto ad aprire e mostrare a qualcuno il cassetto immaginario di Lauren? Sono pronto a dirle tutto ciò che facciamo e che sarò costretto a fare ancora? Lei mi odierà per questo.
- La donna che hai visto prima.. La mora.. È per lei che sono ridotto così. È sposata da poco ma abbiamo una storia che va avanti da anni. - dico amaramente. Lei si mette comoda e ascolta. Mi accarezza il viso, i capelli, mi da la forza di aprire quel cassetto della mia memoria ormai impolverato. Eppure ho sempre creduto che Lauren fosse l'unica donna che abbia mai potuto amarmi veramente. Forse prima ha esagerato ma è comprensibile no? Era solo un po' gelosa. Lei mi ama. Forse è davvero l'unica donna al mondo che possa amarmi. Forse il mio cuore batte per lei. Io so che lei a me ci tiene. Mi ha aiutato. Io le servo. La sazio, la soddisfo. Non vuol dire questo amare? Soddisfare la persona che ami come più ti è possibile?

__Warrior__Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora