Capitolo 17 : Prigionia

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-Alexander .

Con Francys , decidemmo che avremmo incarcerato Nike  al mio regno . Quando arrivammo alle porte di Craft-House c'era il sole ma in lontananza c'erano delle nuvole nere , cariche di pioggia . In lontananza mi era parso di vedere dei fulmini rossi ma dev'essere stata solo una mia impressione . 

-Nike .

Alice e Leo mi bloccarono le braccia prima che potessi tirare un altro pugno ad Axel , che in quel momento era a terra con un labbro sanguinante . Purtroppo per lui , avevo sentito la discussione che aveva avuto con Alice prima - Non penso che sia stata una mossa furba la tua - Afferma Francis mettendosi tra me e Axel e ordinando alle guardie di abbassare le spade e gli archi . - Problemi di gestione della rabbia ? - Mi chiese - Notato solo ora ? - Sorrise . - Spero non ti spiaccia passare il resto della tua vita in una cella . - Alice e Leo mi mollano le mani e uno dei soldati mi ri-lega le mani con una corda - Ves Perixen - Sussurrai nella mia lingua. - No non penso - Rispose Francis .

- Poco più tardi . 

- Ahi ahi . Mollami per favore - implorò Axel dopo che l'ho afferrato per la camicia e gli ebbi fatto sbattere la faccia contro le sbarre della mia cella - Non penso .Non sopporto i traditori  - Ringhiai stringendogli la camicia . - Si lo so . Sono un idiota ma per favore lasciami . Mi fai male . - - Solo quando darai una giustificazione sensata - - Avevo paura ok ? Dopo la storia dell'esercito avevo paura di te . Sono un fifone lo so . Me ne sono pentito quasi subito ma ormai avevo già fatto il danno . Scusa -Mollo la preso . - Ringrazia che non posso darti torto dopo quell'esercito . Ma comunque dovrai fare molto di più per ri ottenere la mia fiducia . - Gli dissi . Lui annui e se ne andò . Prima di mettermi nella cella mi avevano fatto consegnare la mia felpa , la cintura e gli stivali ,e nella cella il pavimento era gelido , ma sopra-tutto la mia borraccia . " Senza la pozione , l'effetto durerà ancora fino a domani sera ..." Ragionai mentre afferravo le sbarre della piccola finestrella vicino al soffitto per poi tirarmi su e guardare fuori . Le celle sono proprio sotto le mura del castello e da li potevo vedere il sole tramontare . In quel  momento vidi un fulmine rosso  poco lontano " Gabriel dove cavolo sei quando mi servi ?"

-Nello stesso momento  - 

- Stefano - 

- Tutto bene Stefano ? Sembri ...preoccupato . - Mi domandò Alexander alzando gli occhi dalla pergamena che stava leggendo . - Sire , non hai mai tu fatto quello che più volevi dalla vita ma poi non provi le emozioni che volevi provare ? - Gli chiesi guardando fuori dalla finestra . - Raramente ma si . - Fece una pausa - Centra qualcosa con Nike vero ? - Domandò - Be si ...Non ha opposta molta resistenza quando l'avete arrestata e ....e io , Leo , Alice e Axel ci abbiamo abbastanza tempo . Non è come tutti i criminali di quella foresta .- Alexander ci pensò un attimo - In effetti si , mi aspettavo molta più resistenza è vero . Ma questo non può cancellare che ha comunque sterminato un esercito e ha tirato un pugno ad Axel . - "Axel se lo meritava " Pensai ma non lo dissi . Rimasi in silenzio per un bel po' . 

- Tu per caso sai cosa c'è oltre il confine dell'impero ? - Gli chiesi . Lui alzò un sopracciglio - Ci sono altri imperi . Non lo sapevi ? - - Intendevo subito dopo il confine a Ovest . - - Delle montagne e una foresta troppo fitta per passarci con una carovana . Per questo non ci va mai nessuno .E poi è a più di 2 settimane di viaggio da qua . Non c'è nessun segno di civiltà laggiù . - Spiegò con tranquillità . Tornai a guardare fuori - No ...C'è un villaggio , un villaggio in carestia che ha bisogno di risorse continue per tirare avanti . - - Come ....Cosa te lo fa pensare con tanta sicurezza ? - - Me lo ha detto Nike - Lui sospirò . - Vai a parlarci . - Acconsentì indicando col palmo della mano la porta  . Lo guardai : mio padre voleva parlarmi appena fossi tornato - Ti copro io da tuo padre . Sono pur sempre il re . - Sorrisi e lo ringraziai . 

Uscì dal palazzo e raggiunsi le celle . La cella di Nike era la più isolata . Quando arrivai li si stava tormentando le dita cercando di farle scrocchiare . Appena mi vide fece un piccolo sorriso . - Lo so che non centri tu . è stato Axel a rivelare dov'eravamo-  - Lo avevo dedotto dal pugno . - Risposi sorridendo . Si avvicinò alle sbarre . - O te lo ha detto Leonardo . - Afferma . Mi prende la mano - Sta arrivando un nemico molto potente per prendersi questo. Dovrete prepararvi a riceverlo senza di me -  - Vorresti difendere il regno che ti ha arrestata ? - Gli chiedo - Vorrei ma non posso da qua . E comunque si , perché qua ci abitano anche civili . - Sospiro- Che nemico ? -  - Uno potente . Direttamente dall'inferno . Quei fulmini rossi sono i suoi . - Avevo notato anche io i fulmini ma pensavo fosse solo un anomalia del tempo . - Mi preparerò io a dagli una giusta accoglienza . - Sorrisi indicando l'arco alle mie spalle - Sono molto bravo con quello - Sorrise - Non dovrai per forza sconfiggerlo ma prendere tempo fino a quando non arriverà mio fratello . Forse lui potrebbe riuscire a sconfiggerlo . - - Hai grandi speranze in me vedo - Affermai facendo la faccia di finto offeso - Ti ricordo che ti ho salvato da un orso . Quindi si , ho  grandi speranze . -

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