Correre come bambini

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Giulio mi prese la mano e iniziammo a correre. Non avevo idea di dove stessimo andando e perché stessimo correndo, ma mi serviva. Avevo bisogno di correre, di sentire il vento che mi accarezzava le guance, di avere la mano nella mano del mio nano salvatore. Avevo bisogno di sentirmi libera e correndo ci riuscivo.

Arrivammo in un luogo buio dall'aria macabra. Sembrava un posto  abbandonato. C'era un casetta pericolante circondata da erba alta e salici piangenti  e un cancello che oscillava al vento.
Rabbrividii.
《Hai paura?》chiese Giulio ridendo
《No》gli strinsi fortissimo la mano.
《Tranquilla, ci sono io con te.  Ma non mi spezzare la mano!》sorrise e io mi strinsi a lui.
Entrammo in quel posto. L'erba mi  superava il  ginocchio.
《 Se c'è qualche animale? Qualche serpente?》Chiesi preoccupata, cercando di sembrare calma
《In realtà un serpente c'è!》
《Ma sei impazzito? Se non lo vediamo?》ero terrorizzata.
《Non ti preoccupare. Sta al sicuro》disse Giulio facendo un occhiolino
《Sta al sicuro?》non capivo
《Eh...》fece un occhiolino e guardò in basso facendo un sorriso malizioso.
《Vaffanculo,  mi hai fatto spaventare!》gli diedi una gomitata sul fianco.
《Ahia. Dovevi vedere la tua faccia quando ti ho detto che c'era un serpente! Ahahah.》
《 Scemo》misi il broncio e poi scoppiammo a ridere.
《Dai... dobbiamo superare questo giardino. 》
《Per andare dove?》 Dove mi stava portando?
《Fidati di me》
Dopo cinque minuti Giulio mi disse:《chiudi gli occhi e aprili solo quando te lo dico io》
《Va bene.》
Mi prese a cavalcioni sulle spalle e dopo qualche minuto mi fece scendere.
《Puoi aprire gli occhi》mi sussurrò all'orecchio.
Aprii gli occhi e rimasi senza fiato.
Davanti a noi si estendeva un campo pieno di fiori dove poter ammirare un cielo stellato da mozzare il fiato.
《Dai. Vieni》Giulio incominciò a correre e io lo seguii.
Corremmo come dei bambini di cinque anni. Ci rincorremo fino allo sfinimento. Poi cademmo tutti e due sul prato. Ci guardammo per un tempo che sembrò infinito, Giulio mi sorrise e io gli andai vicino e lo abbracciai. Lui mi diede un bacio sulla fronte e mi strinse forte a sé.
《 Ti amo》disse
Era la seconda volta che me lo diceva.
Alzai lo sguardo e ci baciammo.
《 Vieni con me a Roma ?》
《E come faccio con la scuola?》
《Non andare. 》
《Io da grande voglio essere qualcuno, no come te》gli sorrisi
《Troia》si mise sopra di me appoggiandosi sui gomiti e appoggiò le sue labbra sulle mie. Le nostre lingue si incontrarono e il mio cuore accelerò il battito.

Sei il vero motivo per cui non mi sparo in testaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora