Un tuffo

615 61 10
                                    

《Vuoi sapere tutto dall'inizio?》mi chiese Mary.
《Certo.》 risposi.
Mary iniziò a raccontare :《Quando ci siamo seduti sul divano Vale mi ha detto"Ti devo parlare." Io, ovviamente, mi preoccupai e gli risposi che anche io dovevo dirgli qualcosa. Lui iniziò dicendo che non aveva mai avuto una relazione seria e le ragazze le vedeva solo come uno strumento di divertimento. Io volevo rispondergli però lui non me lo permise e continuò a parlare precisando che non aveva intenzione di divertirsi con me perché, per lui, io sono diversa dalle altre. Mi ha detto che la prima volta che mi ha vista al compleanno di Giulio è rimasto sbalordito. Quando quella sera mi ha sentito parlare è rimasto stregato dalla mia voce, gli sembrava di essere entrato in un altro mondo dove vivevamo solo io e lui. Valerio mi ha giurato che quando è entrato nella macchina per ritornare a Roma sentiva di aver dimenticato qualcosa, poi quando è giunto nella sua città ha capito che una parte di cuore era rimasta da me. Io sono rimasta colpita dalle sue parole. Nessuno mi ha mai rivolto frasi così dolci prima di lui. Rimasi in silenzio per qualche secondo, avevo bisogno di raccogliere le idee, di dichiararmi a Valerio come lui aveva già fatto.
Gli dissi che quando lo vidi entrare dalla porta d'ingresso di casa mia rimasi incantata da lui, dalla sua bellezza e dal suo piercing. Mi fa impazzire quel piercing.》
《 Come ti fa impazzire quel piercing? Quando ti ho detto che me lo volevo fare io ti sei arrabbiata e non me lo hai permesso.》La interruppi.
《Ma sulle ragazze non lo vedo bene il piercing sul sopracciglio. Comunque non mi interrompere e continuare ad ascoltare come una brava bimba.》
《Sì mamma. 》dissi con una vocina da angioletto.
《Dicevo, gli dissi che rimasi affascinata da lui e che il mio cuore batteva così forte da esplodere da un momento a l'altro. Manu, non ho sentito quella sensazione nemmeno quando mi sentivo con Riccardo.
Alla fine glielo dissi. Gli dissi che mi piaceva, che mi piaceva molto, che quando mi ha baciata all'ingresso della porta di Giulio potevo anche morire lì tanto le bellezze della vita le avevo vissute tutte, perché le bellezze della vita era lui, era Valerio Apa, un ragazzo di cui non conoscevo l'esistenza fino al 4 settembre.》
《Guarda che ti ho fatto ascoltare delle sue canzoni, non puoi dire che non lo conoscevi.》dissi.
《Tu mi hai fatto conoscere Sercho, no Valerio. C'è molta differenza tra Valerio e Ser Travis.》Mary aveva ragione. Anche Giulio era diverso da LowLow.
《Adesso fammi finire.》disse distraendomi dai miei pensieri.
《Dopo che gli dissi che avevo preso una cotta per lui, Valerio mi guardò intensamente negli occhi e mi baciò con foga. Un bacio da romanzo, un bacio da togliere il fiato... E poi per colpa tua si è staccato da me.》
《Che ho fatto?》chiesi sconcertata.
《Hai bruciato la pasta e Valerio allarmato dalla puzza è venuto in cucina.》disse con finta rabbia.
《Quante volte tu e Giorgio avete disturbato me e Giulio?》 Domandai altezzosamente.
《In effetti. Questa volta devo ammettere che hai ragione tu.》disse roteando gli occhi.
《Chi vuole venire a farsi un giro con lo skate?》chiese una voce dietro di me.
Io e Mary ci girammo e vedemmo i nostri fidanzati con Giorgio su tre skate.
《 Bene, siete mai andate sullo skate?》 domandò Giorgio.
《Quand'ero piccola una volta salii sullo skateboard con mio cugino, io ero seduta sulla tavola di legno e lui mi spingeva giù per la discesa.》dissi con aria da saputella.
《Amore, sullo skate si sta con i piedi, no con il sedere.》disse Giulio con voce melliflua accarezzandomi una guancia.
《Lo so, scemo. Però non lo sapevo quando avevo quattro anni.》 dissi sorridendogli.
《Va be', adesso andiamo allo skate park e vi insegniamo qualcosina.》 disse Valerio.
《Dai Manu, sali e facci vedere cosa sai fare.》 mi disse Giulio ammaccando e indicando lo skate.
"Adesso farai una grandissima figura di merda!"
Grazie coscienza per l'incoraggiamento. E adesso che faccio? Io non so andare sullo skate. Maledetto Giulio. Un giorno lo ammazzerò.
Guardai Giulio con aria da sfida e poi spostai lo sguardo su Mary che rideva sotto i baffi. Dopo Giulio avrei ucciso anche lei.
《Dai Manu, una come te non può non saper fare skateboarding.》mi stuzzicò Giorgio.
Lui sarà il terzo che non vedrà più la luce del sole per mano mia.
Guardai Valerio e lui mi sorrise. Ucciderò anche lui così potrà fare compagnia a Mary nell'aldilà.
Allontanai i pensieri omicidi dalla mia mente e cercai di concentrarmi su quel maledetto skate.
Misi il piede sinistro sulla tavola e con l'altro mi diedi una spinta per partire.
Non ci potevo credere! Stavo andando su uno skate, da sola.
Mi voltai per alzare il terzo dito contro quei deficienti e ,prima che Mary aprisse bocca per urlare un :《STAI ATTENTA!》, mi tuffai nella Fontana della Barcaccia.
"Te l'avevo detto!" Mente del cazzo.
Tutta la piazza scoppiò a ridere mentre io cercavo un modo per sotterrarmi.
Giulio si avvicinò e mi porse la mano per aiutarmi ad uscire dall'acqua ma appena stavo per stingere la sua mano, la ritrasse e caddi di nuovo nella fontana come una pera marcia dal ramo di un pero.
Un' altra fragorosa risata si levò tra i turisti che ripresero tutta la scena con i loro smartphone e io, diventata rossa per la rabbia e per la vergogna, mi alzai, uscii dalla fontana, andai da Giulio e gli diedi un ginocchiata ai suoi adorati gioielli di famiglia.
《 Ringraziami per non averti ficcato quel cazzo di skate su per il sedere.》 dissi lasciandolo dolorante a terra mentre mi facevo largo tra la folla per andare via da quel posto.
《Hai fatto bene a tirare quella ginocchiata a Giulio. Vieni con me, abito qui vicino, ti do qualche abito asciutto.》disse una ragazza alle mie spalle.
《Grazie mille. Sei una sua fan?》 chiesi.
《 Lo ero prima che due giorni fa scopassimo.》

Sei il vero motivo per cui non mi sparo in testaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora