L'attesa

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Passarono i giorni e di Giulio rimase solo il ricordo.
Da quando mi aveva baciata non avevo avuto più sue notizie. "Manuè, ma che credevi? un rapper di vent'anni non si innamora di una quattordicenne."
La mia mente aveva ragione, come sempre. Mi ero illusa, come una scema. Low Low è uno stronzo, come tutti!
Drin Drin. Mary : 'Ehi Manu, come stai? Ti va di venire da me?'
La mia migliore amica sapeva sempre come distrarmi.
Le risposi : 'Certo, arrivo subito!'

Giunsi da Mary un quarto d'ora dopo il suo invito.
Non la vedevo da una settimana. era andata a New York per una vacanza studio e ci eravamo viste solo tramite Skipe.
《 Manu, da quanto tempo! Mi sei mancata tanto!》
《Oh Mary, ho avuto tanta voglia di te! Com'è New York?》
Mi parlò della sua permanenza nella Grande Mela : aveva conosciuto molta gente interessante e visitato tanti luoghi d'arte.
<< Ma tu che hai?>> mi chiese.
Le raccontai di Giulio, della sua mancanza.
《Non ti posso lasciare sola nemmeno per una settimana che ti rovini il cuore?!》
《 Mary cosa devo fare?》
《 Devi cercare di dimenticarlo...》
《 Come se sia facile...》
《Lo so che non è facile... per tua fortuna non siete andati oltre il bacio.》
《Non l'avrei mai fatto! Sapevo che se ne sarebbe andato e mi avrebbe lasciato con il cuore in mille pezzi, però non mi sono controllata e l'ho lasciato dormire a casa...》
《Devi avere il controllo delle tue azioni, altrimenti ti metti in situazione peggiori di queste》
《Non fare come mia madre... non è successo nulla. Mi ha toccato solo le labbra.》
Non ce la facevo più. Giulio neanche mi pensava e io mi tormentavo per colpa sua. Avevo bisogno di un grosso abbraccio.
La mia amica capì i miei pensieri e avvinghiò le sue braccia sul mio collo. I suoi abbracci erano unici, erano calorosi, erano veri.
Le lacrime uscirono da sole.

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