Destinazione felicità

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Dopo aver visto "Capuccetto Rosso Sangue" decidemmo di prepararci un panino. Erano le 20.30 e la fame si faceva sentire. L'unica cosa che non si faceva sentire era una persona: Giulio.
Presi il cellulare e composi il suo numero.
Il cellulare squillava a vuoto.
E se mi aveva già sostituito? Mi aveva già dimenticato?
《Perché sei così silenziosa? Tu non fai altro che parlare》Mary interruppe le mie seghe mentali.
《Pensavo...》
《Te pareva. Tu o parli o pensi. Giulio ti ama però non è molto legato al telefono quindi vi è difficile sentirvi. Domani lo vedrai. 》
《E se lo vedo mentre abbraccia un' altra ragazza?》
《Gli vai vicino e gli dai un calcio per castrarlo》
《Ahah quanto sei fine》
《Dai, vediamo un altro film?》chiese Mary.
《Di nuovo.. non mi va》
《Vuoi uscire?》
《Non ne ho voglia》
《E che vuoi fare?》
《Niente. Dormire》
《Alle 21.00?》
《Esatto. Domani alle 7.00 dobbiamo prendere il treno》
《Non vado a letto alle 21.00 nemmeno quando vado a scuola. Dai Manu, non farti prendere dalla malinconia.》
《Mary lo sai che la sera divento malinconica. Sono molto lunatica》
《Devi essere solare, no lunatica.》
《Sì, e tu devi essere nuvolosa》 risposi a Mary.
Scoppiammo entrambe a ridere.
《Era squallida, lo sai?》disse Mary.
《Non ho resistito a dirlo》
《Dai, fumiamo? 》
《Non possiamo. Stanno i miei genitori e non vogliono che io fumi.》
《Che palle... Che facciamo? 》
《Ripetiamo latino, fra qualche giorno incomincia la scuola e io non mi ricordo niente.》
《Tu ti sei fumata roba molto forte Manué. Come cazzo ti viene? Ripetere... latino poi. Vai a dormire, ne hai bisogno.》
Seguii il suo consiglio e mi buttai sul letto.
《Ero ironica... va be' tu dormi, io vedo un film. Buonanotte 》
Le augurai una 《Buona morte》e mi addormentai.

La mattina la sveglia suonò alle 6.15.
Mary stava dormendo sul tappeto con il telecomando in mano. Le lanciai un cuscino in faccia. Fece un salto di due metri.
《Ma sei scema? Stavo dormendo. Mi hai fatto prendere un colpo》mi disse con voce stanca.
《Vuoi dire ictus》
《Ictus? 》
《In latino 'colpo' si dice 'ictus' ahah》
《Ti sei fissata con il latino. Adesso smettila di fare la bimba stupida, anche se lo sei, e muoviti perché dobbiamo andare a Roma》
《Quella iperfelice di andare a Roma dovrei essere io perché lì ho il mio ragazzo, tu perché sei così gasata?》
《Voglio vedere Valerio!》disse sorridendo e guardando a terra.
《AHAHAH sei cotta》
《Sì, però adesso muoviamoci perché il treno non aspetta》
Ci lavammo e ci vestimmo, salutammo i miei genitori, prendemmo le valigie e ci dirigemmo verso la stazione.

Mentre aspettavamo il treno presi il cellulare e trovai una decina di chiamate perse da Giulio e un messaggio: 'troietta mia, sembra che il destino non ci voglia far sentire. Mi manca il tuo profumo intenso e i tuoi occhi espressivi. Ti amo tanto.
Giulio '
《Hai visto che ti pensa e che non ti ha dimenticata?》mi disse Mary
《Gli invio un messaggio, tanto con le chiamate non risolviamo niente》
Gli scrissi: 'nano salvatore, la nostalgia della tua voce, dei tuoi abbracci, dei tuoi baci mi sta uccidendo. Questa distanza è come un coltello inficcato nella schiena. Non ti dimenticare di me. Ti amo'

Il treno arrivò e partimmo. Destinazione felicità.

Dopo quattro ore di treno finalmente arrivammo a Roma.
《Mary c'è un problema!》dissi allarmata
《Cos'è successo?》
《Non so dove abita Giulio》
《Fa niente, andiamo in giro per Roma a controllare i nomi sui citofoni》
《Stai scherzando, vero?》le domandai con sguardo serio.
《Ma certo! Non finiamo nemmeno tra cent'anni di controllare tutti i palazzi di Roma.》
《Idea. Hai il numero di Giorgio?》
《Sì. Lo chiamo? 》
《Chiamalo e passamelo》
Chiamammo Giorgio e dopo tre squilli un voce stanca e assonata ci rispose:《Mary? Che cazzo vuoi?》disse con sorpresa e con un pizzico di rabbia.
《Buongiorno mister gentilezza. Sono Manuela. Dove abita Giulio?》
《Manuela? Giulio? A cosa ti serve sapere dove abita Giulio?》
《È il mio fidanzato se te ne sei dimenticato, e poi, voglio fargli una sorpresa.》
《Che sorpresa? Gli vuoi inviare un mazzo di fiori? Ahah》
《Ma perché sei così stupido? Io e Mary stiamo alla stazione di Roma e abbiamo intenzione di andare da Giulio.》
《Siete a Roma? Figo. Dieci minuti e arrivo. Se vi spiego la strada non capirete nulla.》
《Grazie mille Giò. A dopo》
Chiusi la chiamata e porsi il telefono a Mary.
《Che ha detto Giorgio? 》mi chiese.
《Arriverà tra dieci minuti》
《E adesso che facciamo? 》
《Ci sediamo e aspettiamo.》dissi indicando una panchina.
Ero molto agitata, non facevo altro che tormentarmi le mani.
《Manu tranquilla. Non devi laurearti》
《E se sta con una ragazza? Se mi ha già tradito?》
《Ma te la smetti? Perché avrebbe dovuto? Non vi vedete solo da due giorni e pensi che ti abbia già tradito?》
《Ti ha tradito già cinque volte》disse una voce dietro di noi.
《Grazie Giorgio, mi tranquillizzi molto》dissi abbracciandolo.
《A parte gli scherzi, non ha fatto altro che farsi paranoie su di te. Non fa altro che parlare di quanto gli manchi e cose simili. Sei come una droga per lui. Sta in astinenza senza di te》
Alle parole di Giorgio arrossii e mi venne spontaneo sorridere. Una lacrima mi accarezzò la guancia.
《Mary, a te come va? Non so più a chi rompere le palle》Giorgio e Mary si abbracciarono.
《Raga vi abbracciate dopo. Giulio deve uscire dalla sua astinenza.》
《Va be' andiamo》disse Giorgio facendoci da guida.
Prendemmo la metro e scendemmo in un quartiere residenziale molto elegante.
《Ecco. Giulio abita lì》disse Giorgio indicando una balcone al terzo piano.
Fortunatamente il portone del palazzo di Giulio era aperto. Entrammo e prendemmo l'ascensore. Arrivammo davanti alla porta d'ingresso del mio nanetto. Le gambe mi tremavano.
《Pronta?》disse Giorgio.
Feci cenno di sì con la testa e suonammo il campanello.
Dopo qualche minuto che a me sembrò un'eternità Giulio aprì la porta.

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