Lui

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Il mattino successivo mi alzai con un mal di testa lancinante. Gli occhi mi bruciavano ancora per le innumerevoli lacrime che avevo versato la sera precedente.
Mi alzai dal letto e andai in bagno. Guardai il mio riflesso allo specchio : la bambina di "The ring" era più bella di me. Dire che ero terrificante era un eufemismo.
Ad un certo punto il campanello suonò. Andai ad aprire e trovai Mary con un sorriso a trentadue denti con una busta in mano. Appena mi vide sussultò e fece un passo indietro. Come biasimarla? Anche io mi sarei spaventata.
《Buongiorno Manu. Hai un aspetto...》
《Lo so, posso lavorare in un film horror senza avere il bisogno del trucco.》
《Ti ho portato la colazione. Non c'è nessuno in casa?》mi chiese guardandosi intorno.
Non mi ero accorta che a casa non c'era nessuno a parte me. Sicuramente i miei genitori stavano a lavoro e mia sorella dalla sua amica.
《Sembrerebbe di no. Meglio così, possiamo mangiare tranquillamente.》 dissi.
Ci sedemmo intorno al tavolo e iniziammo a fare colazione. Mary aveva comprato i waffle. Li adoravo, così come adoravo lei.
《 I waffle ti hanno fatto bene.》 mi disse appena finimmo di mangiare.
《Perché》- domandai.
《Sembri più felice da quando li hai mangiati. Ho fatto bene a comprarli.》
《Hai fatto più che bene. Erano buonissimi.》 dissi abbracciandola.
《Dai, preparati che andiamo a fare una passeggiata.》disse Mary.
Dopo quindici minuti ero pronta per uscire, anche se non ero riuscita a nascondere le occhiaie.
《Andiamo al parco.》disse Mary.
《Non mi va...》
《Non era una domanda, era un'affermazione.》disse altezzosamente.
La seguii trascinando i piedi.
Arrivammo al parco e ci sedemmo sulla nostra panchina, dove avevamo inciso "2M" per indicare le nostre iniziali.
《Vado a comprare due gelati. Aspettami qui.》disse Mary andandosene prima che io replicassi.
Avevo la sensazione che mi stava nascondendo qualcosa.
Spero solo che non sia quello che penso... pensai sospirando.
《Ehi.》mi girai. Mancava solo lui : Luca.
《Ciao.》dissi con tutta la freddezza che riuscii a trovare.
《Mi devo scusare con te. Mi sono comportato come un coglione. Ti avevo detto che saremmo rimasti amici, ma mi sono stato un idiota. Perdonami Manu, però devi sapere che a me piaci, anche se stai con quel Giulio mi piaci comunque.》disse la parola Giulio con disgusto. Anche io lo avrei fatto.
《Luca, io ti ho detto quello che provo per te... Non ti voglio illudere... Devi sapere che tra me e Giulio non sta andando tanto bene. Lui mi ha... tradito.》
《LO SAPEVO!》urlò.
《Però lo amo ancora.》 continuai.
《Come fai ad amarlo dopo quello che ti ha fatto? Io non ti tradirei con nessuno.》
《Tutti sono bravi con le parole, Luca. Magari adesso dici così, però dopo una settimana anche tu mi metti le corna. Lui è Giulio. Lui è colui che mi ha fatto innamorare delle sue parole e della sua voce. Lui è quel... 》
Non potevo crederci. Non poteva essere vero. Lui. Lui era qui. Sembrava il mio riflesso in versione maschile. No, no, no. Che cosa ci faceva qui? Cosa avrei potuto dirgli?
Avevo le gambe congelate, non potevo alzarmi e scappare.
Il mio cuore. Povero cuoricino. Stava pulsando troppo forte. Non avrebbe resistito a tutte quelle emozioni che stavo provando.
Il mio cervello. La mia testa era andata. Non potevo contare neanche su di lei.
Si avvicinò a me. I miei occhi erano nei suoi. Quel marroncino mischiato al verde... Cazzo.
Non riuscivo a dire niente. Volevo sputargli tutto il mio dolore, tutto il mio odio, ma non ci riuscivo, avevo le labbra sigillate.
Scoppiò a piangere e io lo seguii.
Riuscii ad alzarmi e lo abbracciai fortissimo.
《Ti odio!》 gli sussurrai tra i singhiozzi.
《Ti prego perdonami. Io ti amo più della mia vita. Non so cosa mi sia preso quella sera...》
Lo zittii con un bacio. Dio, le sue labbra.
Ci guardammo negli occhi e ci sorridemmo.
《TU!》
Ci girammo e vedemmo Luca impugnare una pistola.
《Devi rovinare sempre tutto. Manuela stava per diventare mia e tu sei comparso di nuovo per togliermela. Mi sono stancato di te. Non ti permetterò più di intralciare i miei piani.》
Dall'arma partì un proiettile destinato a Giulio, al mio Giulio.
Durò un secondo e mezzo. Non ci pensai.
Mi buttai su Giulio e usai il mio corpo come scudo.
Sentii un bruciore provenire dalla mia schiena e fermarsi nella pancia.
Le mie gambe cedettero e mi accasciai a terra.
《NOOO. Manu non mi lasciare.》 Giulio mi prese tra le sue braccia e mi baciò la fronte.
《Ti prego resisti, fallo per me. Non te ne andare. Sei forte e sono convinto che riuscirai a vincere anche la morte.》
《MANU! NOOO!》 era Mary. Sentivo la sua voce ma non riuscivo a guardarla. La mia vista si stava annebbiando.
《Veloce Mary, chiama un'ambulanza. Luca ha sparato Manuela.》 la voce di Giulio tremava.
《No Manu, non chiudere gli occhi. Guardami.》
《Ti... Amo.》sussurai cedendo al peso delle mie palpebre.

Mi sarei svegliata. Un giorno mi sarei svegliata e avrei visto di nuovo i suoi occhi. Un giorno...

•FINE•

Sei il vero motivo per cui non mi sparo in testaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora