Amo la tua unicità

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Per due secondi Giulio rimase pietrificato. Poi mi prese per i fianchi, mi sollevò e appoggiò le sue labbra sulle mie. La morbidezza delle sue labbra mi era mancata tantissimo, per non parlare del loro sapore di erba e menta.
Piano piano le nostre bocche si aprirono e le nostre lingue iniziarono a intrecciarsi. Le farfalle nello stomaco si erano fatte più intense, avevo bisogno di un insetticida. La mia mente era inebriata dalla gioia di quel momento. Mi lasciai trasportare dai miei sentimenti.
Giulio appoggiò la sua fronte alla mia.
《 Non riesco a stare lontano da te. Non ci siamo visti per soli due giorni, ma a me sono sembrati millenni. Ormai il mio cuore appartiene a te, io vivo grazie a te》mi sussurrò guardandomi negli occhi.
I suoi occhi color nocciola con le sfumature verdi. I suoi occhi felici che cercavano di nascondere la tristezza provata per anni senza riuscirci.
《Ma quanto siete carini》Giorgio con la sua voce da femminuccia doveva sempre rovinare i momenti più dolci.
Lo fulminai con lo sguardo mentre Giulio gli andò incontro, prese le valigie che Giorgio fu costretto a portare e chiuse la porta in faccia a Mary e a Mostro.
《Giulio fammi entrare. Ora! Non hai nessun diritto di chiudermi la porta in faccia. O apri questa fottuta porta immediatamente o la sfondo. Sei un grande maleducato.》 Mary non faceva altro che urlare sferrando pugni e calci alla porta.
Io e Giulio ci guardammo e scoppiammo a ridere.
《Non se la smetterà fin quando non la apro, vero?》 disse indicando la porta.
《Esatto. E quando entrerà continuerà a dare calci e pugni a te.》
《Perfetto. Quindi lasciamola divertirsi con la porta》
Così detto mi sollevò da terra, mi fece roteare e appoggiò le sue labbra sulle mie. Mentre ci baciavamo mi portò in camera sua, dove cademmo abbracciati sul letto mentre le nostre lingue continuavamo a incontrarsi.
Iniziò ad accarezzarmi la coscia, puntando verso le mie parti intime.
《No Giulio, non sono pronta!》
Roteò gli occhi e si distese sul letto di fianco a me. Prese canna già pronta dal suo comodino e se l'accese.
Mi alzai di scatto dal letto e lo guardai malissimo.
Mi guardò con uno sguardo stupito e come se niente fosse mi offrì la canna.
《Ma sei proprio uno stronzo. Non ci vediamo da due giorni, adesso stiamo di nuovo uno di fianco all'altro e tu che fai? Ti rolli una canna. Menomale che non vedevi l'ora di vedermi.》
Feci per andarmene, ma lui mi bloccò il braccio dicendomi :《Ehi, vieni qui!》
Mi fece distendere sopra di lui e dopo avermi guardato negli occhi inserì la sua lingua nella mia bocca.
《Mi hai offeso》dissi continuando a cercare le sue labbra.
《Scusami bimba, ma io non scopo da settimane, però tu...》
Non gli permisi di proseguire la frase e me andai nel soggiorno infuriata. Dopo un po' lui arrivò con la sua faccia da cazzo.
《Ti ricordo che ho ancora 15 anni. Non voglio perdere la verginità a quest'età come tutte le mie coetanee. Se vuoi scopare vai da quella che ti perseguita e sicuramente te la darà. Se mi vuoi ancora devi aspettarmi, altrimenti arrivederci e grazie》 sbottai.
《Scusami piccola, mi sono lasciato prendere. Io ti amo e ti aspetterò anche se vorrai farlo a quarant'anni. Forse fino ai quarant'anni no, però ti aspetterò perché quello che mi fai provare tu con un singolo bacio non me lo ha fatto provare nessuna prima di te. E quando mi dici che non vuoi farlo perché non ti senti pronta mi innamoro ancora di più di te, perché preferisci rischiare di perdere uno come me, che ,modestamente, molte ragazze vorrebbero scoparsi, che perdere la tua verginità. Sei unica Manu, e io amo la tua unicità》
Gli sorrisi e mi fiondai tra le sue braccia.
《Mi aspetterai fino ai cinquant'anni》 gli sussurrai all'orecchio per stuzzicarlo
《Sei una grandissima stronza》mi disse mordendomi il labbro.
Ad un tratto la porta si aprì e una Mary furibonda entrò dirigendosi verso Giulio
《Nessuno deve permettersi di chiudermi la porta in faccia, capito? Non ti prendo a schiaffi solo perché sei il fidanzato della mia migliore amica, altrimenti saresti finito già all'ospedale》
《Mary, da quanto tempo. Mi è mancata un botto la tua voce cacofonica》disse Giulio abbracciandola.
《Togli le tue zampe dal mio corpo, brutto demente che non sei altro》
《Ma come avete fatto ad entrare?》 chiesi a Giorgio mentre guardavamo la scenata di Mary.
《So scassinare le porte》
《Wow, ho un ladro come amico》
《Nah, io sono una brava persona》
《Certo, vai convinto》
《Ehi ragazze!》 io e Mary ci voltammo verso la porta d'ingresso dove un Valerio sorridente ci salutava.

Sei il vero motivo per cui non mi sparo in testaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora