Shoto pov
Erano passati otto anni dagli avvenimenti che mi avevano portato a ritrovare e, al tempo stesso, perdere qualcuno. Dalla prima liceo alla UA, le cose erano via via cambiate. Alla fine non ero tornato nel corso Hero, ma ero rimasto in contatto con tutti loro. Tutti si erano diplomati da anni ed ognuno aveva avviato la propria carriera da eroe. Due miei ex compagni in particolare, avevano ottenuto grande successo, Bakugou e Midoriya, da due anni si contendevano il posto di Hero numero uno. Tuttavia mantenevano il loro buon rapporto, e sapevo che altro fra quei due stava volgendo sempre al meglio.
La lega villain era stata sconfitta poco dopo il mio ritiro ufficiale dalla classe. Avevo voluto combattere un'ultima volta al fianco dei miei amici. L'ordine era stato ristabilito, nonostante la presenza mancante di All Might, le nuove generazioni riuscirono a gestire le cose. Mio padre non ebbe mai il coraggio di rivelare la storia del suo primogenito al pubblico, e per noi fratelli andò bene così. Ci allontanammo da lui e per molto tempo non lo sentimmo. Fu alla cerimonia della mia laurea che decise di fare il suo ritorno. Aveva deciso di mollare la carriera lasciando l'agenzia ai suoi sottoposti. Venne per chiederci scusa e ci volle molto tempo prima che potessimo valutare di tornare a parlargli. Per me era ancora difficile.
Mia sorella aveva continuato a fare la maestra fino al suo matrimonio, ora aveva due bambini di tre anni bellissimi e molto curiosi che adoravano sia me che Natsuo.
Mio fratello era diventato neurologo, richiesto in tutti gli ospedali giapponesi per la sua bravura. Ogni volta che poteva tornava a dare un controllo a Touya, ancora in coma dall'incidente. Ogni volta non c'erano né notizie buone né cattive. Era come se non volesse più svegliarsi. Io invece, come detto mi ero laureato. Sapevo che se mio fratello si fosse svegliato, avrebbe avuto bisogno di qualcuno che lo aiutasse non solo fisicamente, ma anche mentalmente, ed avevo intrapreso la strada della psichiatria e psicologia. Ogni volta che potevo passavo il tempo nella sua stanza, leggevo libri, portavo dei fiori, provavo a parlargli sperando che potesse sentirmi. Anche quel giorno ero lì con lui.
"Ciao fratellone, oggi è una bellissima giornata." andai ad aprire le finestre per far entrare un po' di luce. Gli alberi di ciliegio piantati nel viale che costeggiava l'ospedale erano quasi in fiore.
"Tra poco sarà l'hanami. Credo che quest'anno sarà più dura del previsto. I nostri nipoti diventano ogni giorno più scalmanati, tenerli a bada sarà difficile."
Mi andai a sedere e presi il nuovo libro, cominciando a leggere il primo capitolo. Qualche minuto più tardi un collega che lavorava in quell'ospedale approffittò della sua pausa per offrirmi un caffè. In effetti, forse stava diventando più di un collega però, chi lo sa, ormai sentivo la mia ferita d'amore quasi guarita, ero pronto a ricominciare con un'avventura.
Tornai nella stanza, aprii la porta e mi sembrò quasi un miraggio dovuto al bagliore delle finestre ciò che si presentò.
Touya era sveglio, col volto rivolto verso la luce esterna, mi sentii cadere a terra e mi appoggiai alla parete d'ingresso. Lui si girò verso di me osservandomi, come se non sapesse chi ero, come se fosse la prima volta che mi vedeva.
"Shoto? Sei tu?"
Annuii cercando di riprendere energia nelle gambe. Quando ci riuscii andai verso di lui. Strizzò gli occhi molte volte continuando a fissarmi.
"Come ti senti Touya? Sai dirmi dove ti trovi? "
"Dal letto e il mio vestito direi proprio un'ospedale, mi fa male tutta la schiena, come se non mi muovessi da un pezzo... Tu sei davvero Shoto?"
Capii che c'era qualcosa che non andava dalle sue domande. Quando gli chiesi cosa ricordava per ultima cosa o quanti anni aveva, compresi che la sua mente era ferma ad eventi precedenti al suo allontanamento. Anche Natsuo confermò la cosa, la sua memoria successiva pareva perduta per sempre. Forse per lui, era meglio così.
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Sensazioni Di Contrasto
RandomBakugou è scomparso. È stato rapito da qualcuno. Non si sa il reale motivo né lo scopo finale. Shoto si sente colpevole più degli altri perché era stato con lui poco prima che lo catturassero, ma lo aveva lasciato solo per riflettere su una cosa. An...