Il professore Aizawa aveva acconsentito a darmi un ultimo tentativo. Ancora qualche giorno per riuscire a risolvere la situazione senza che intervenisse nessun altro. E così, per prepararmi meglio al discorso che avrei fatto a Kacchan quel pomeriggio, avevo chiesto a Sero di portargli il pranzo, sapendo che contrariamente dagli altri, non lo avrebbe assillato. Avevo imparato a conoscere meglio ogni membro della bakusquad, mi potevo fidare di lui. Ed ora, ero di nuovo davanti alla sua porta. Bussai, un piccolo clack partito dalla maniglia, un brevissimo cigolio ed uno spiraglio nella porta, poi spuntò un suo occhio, si accertò chi fosse e aprì. Entrai richiudendo quasi nello stesso istante ed in quel momento, lui mi urlò contro.
"Si può sapere che cavolo ti è successo?!"
Disse. Cercai di pensare a cosa potesse riferirsi. Sospirò prima di rispondere ai miei dubbi.
"A pranzo non sei venuto tu, mi hai mandato lo scotch umano. Pensavo che.."
Si bloccò senza continuare la frase. Cercai di scoprire cosa volesse dire, ma nulla. Quando gli spiegai che avevo avuto bisogno di prepararmi per dirgli una cosa importante, semplicemente si sedette sul bordo del suo letto. Nessuna piega.
" Allora, di cosa mi devi parlare?"
"Del tuo modo di fare in classe. "
"Te l'ho già spiegato, non mi piace che mi stiano addosso gli altri. "
"E allora io? "
" Con te è diverso."
"Kacchan, sei sicuro che sia solo fastidio? sei sicuro che non si tratti di altro?"
La sua espressione scocciata ne nascondeva una allarmata.
"I professori pensano che sarebbe meglio se tu parlassi con-" non mi fece nemmeno concludere.
"NEANCHE MORTO! NON SONO PAZZO! NON HO BISOGNO DI UN DANNATO STRIZZACERVELLI!!!"
"Non ho mai detto che tu sia pazzo. " cercai di calmarlo io. "Ma che tu abbia bisogno di parlare dei tuoi attuali problemi con qualcuno che possa aiutarti di più."
"È stato solo un giorno di merda. Ho solo bisogno di riposare ancora e basta."
Davvero? - era ciò che mi si leggeva in faccia.
"Ficcati in quella dannata zucca vuota, Deku, che non ho assolutamente bisogno di nulla e nessuno!"
Le sue parole mi avevano ferito. Non so se le aveva dette per rabbia o conscio di quanto avrei recepito di quelle frasi. Avevo provato a calmarlo, avevo cercato di rassicurarlo, forse era stato questo il mio sbaglio maggiore.
"Quindi non ti servo neppure io, giusto?" chiesi con dolore. Sbarrò gli occhi e distolse lo sguardo, non mi diede ragione ma neanche smentì le mie parole. Visto come stava progredendo il discorso, mi voltai per uscire. Mi prese il polso per fermarmi, una presa totalmente l'opposto della sua. Fu un attimo liberarsi ed atterrarlo sul letto.
"Kacchan piantala!"
Ma Kacchan singhiozzava, era scoppiato a piangere solo per come avevo reagito alla sua presa. Lottare forse per lui, non era più così facile come prima. Chissà quante volte ci aveva provato quando ancora era prigioniero e quante volte aveva fallito nel tentativo di fuga. Privo del suo quirk e bloccato dalle catene con cui l'avevamo trovato.
Vedendolo così indifeso, così ferito, il mio cuore mi diceva di chiedergli scusa e rimediare, la mia testa invece mi diceva di insistere, di non cedere anche per il suo bene. Dovevo far in modo che ammettesse lui stesso di essere in difficoltà, o non avrei potuto aiutarlo.
" E questo secondo te è non avere problemi? Come lo spieghi?!"
"Lasciami..." sussurrò tra un singhiozzo e l'altro.
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Sensazioni Di Contrasto
De TodoBakugou è scomparso. È stato rapito da qualcuno. Non si sa il reale motivo né lo scopo finale. Shoto si sente colpevole più degli altri perché era stato con lui poco prima che lo catturassero, ma lo aveva lasciato solo per riflettere su una cosa. An...