13 - Un po' di pioggia

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Gang Wei mi sta accompagnando a casa, in moto, e non faccio a meno di notare le vene delle sue braccia che guidano, almeno così non noto più di tanto la velocità a cui sta andando, potrebbe fermarci di nuovo la polizia.

Siamo ancora in moto quando anche il cielo non mi da mai una gioia e decide che è il momento perfetto per iniziare a piovere.
"Cavolo!" Mi lamento sentendomi tutta l'acqua addosso, non vedendoci più attraverso il casco.
"Sembra di essere in un film." Mormora Gang Wei, tanto che lo sento appena.
"Si certo uno di quei film strappa lacrime."
"Beh, per tua fortuna siamo arrivati, niente film, sarà per la prossima stagione." Mi risponde fermandosi davanti casa.
"Prossima stagione? Non ci contare, io preferisco anche mai." Affermo scendendo.
"Giusto, perché io sono un criminale vero?" Mi chiede mentre si toglie il casco e mi fissa con un sorriso nascosto dalla mascherina, cosa che però gli occhi non possono nascondere, occhi castani che possono ipnotizzare chiunque li guarda, come me al momento, non accorgendomi nemmeno di mia sorella che dopo quei minuti che per me sono una vita, mi richiama dentro casa per non farmi prendere un malore, anche se dopo essersene andato Gang Wei, e essermi rifugiata al sicuro di quegli occhi, mi ritrovo accaldata e con un sorriso stampato in faccia che non riesco a nascondere purtroppo.

Una volta essere andata in camera mia sono le quattro del mattino, per fortuna mia sorella mi ha coperto dai nostri genitori che ora stanno dormendo dicendogli che ci avrebbe pensato lei a rimproverarmi quando sarei tornata se ci avessi messo tanto e se non tengo conto del coprifuoco, cosa che ho fatto ma Qing Xue non mi ha sgridato, ha preferito finire il suo elaborato per l'universitàà, che tratta della vulnerabilità e dei punti deboli.
Il mio è quando mi guardo allo specchio dopo ore passate a risolvere questo caso dell'omicidio.
Si mia sorella è come quelle persone che si sentono male o sono tristi, troppo buonisti lo so.

Alla fine mi addormento con le cuffiette nelle orecchie su le note di: 'Really Don't Care' di Demi Lovato.

Neve... solo neve e mia sorella, faceva freddo ma nonostante questo avevamo deciso di fare una passeggiata, avevo solo cinque anni mentre mia sorella sette anni, stavamo guardando il cielo sdraiate sulla neve.
Sono rare le volte dove andavamo in vacanza sulla montagna, soggiornavamo su una casa presa in affitto da un amico di nostro padre, al ritorno dalla nostra passeggiata avevamo acceso il camino a legna, era un giorno normalissimo come tutti se io non avessi visto del colore rosso che scendeva dalle estremità del camino, dopo aver chiamato mia madre si rese conto che non era inchiostro o colorante, ebbene quello era sangue.

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