18 - Oltre i limiti

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Gang Wei mi ha portato in spiaggia, in moto ovviamente.
"Beh direi luogo perfetto per saltare la scuola." Affermo scendendo dalla moto.
"Voglio aiutarti..." Mi giro verso il criminale.
"Così tutto d'un tratto?"
"E successo qualcosa di recente..."
"Ti va di...parlarne?" Non so di cosa si riferisca ma di sicuro è utile per scoprire qualcosa di nuovo.
"Sai già che Fujiko è morta no?"
"Si si."
"Il giorno prima, eravamo andati con i nostri amici al mare, ci siamo ubriacati, e l'ho baciata, cioè è lei che mi ha baciato, Fujiko mi ha baciato appasionatamente, il resto è tutto confuso... la mattina dopo mi aveva mandato un messaggio di incontrarci al tetto, ma sai già com è finita." Mi spiega.
"E cosa è successo di recente?" Lo incoraggio prendendorgli la mano, sta sudando.
"Nakagawa era il suo ex-fidanzato, Chitose mi raccontava che era rimasto sempre un po' ossessivo nei confronti di Fujiko, una volta l'aveva rinchiusa dentro casa sua per non farle fare una rimpatriata con suoi vecchi amici dove c'era anche un suo ex... da poco Nakagawa mi ha chiamato, mi ha chiesto se volevo andare al cimitero con lui per trovare Fujiko, mi ha detto che lui sapeva che lei lo aveva lasciato perché le piacevo io... credo che Nakagawa abbia ucciso Fujiko in un momento di non lucidità ed era arrabbiato, forse aveva scoperto quello che era successo la sera prima." Ora Gang Wei sta tremando.
"Grazie per esserti aperto con me, non dev'essere stato facile, raccontarmelo."
"È per aiutarti, per vendicare queste persone innocenti." Gli sorrido e lo abbraccio, lui ricambia il mio abbraccio per poi allontanarsi un po' per guardarmi meglio e infine mi bacia.

Abbiamo deciso di fare un pic-nic, non avevamo un telo, quindi ovviamente Gang Wei ne ruba uno ad una povera signora.
Gang Wei accende una candela, presa in prestito dai venditori ambulanti, ma appena comincia a far fuoco mi allontano velocemente, sento il battito accelerare.
Provo a fare respiri profondi.
"Che ti prende?" Mi chiede una voce ovattata.
Mi chino toccando la sabbia.
Comincio a singhiozzare.
Il fuoco.
Il camino.
Un omicdio.

Dopo un tempo indefinito tra le braccia del criminale mi calmo, ha subito spento la candela, pensavo mi fosse passata... la paura di avere a che fare col fuoco... mi sbagliavo a quanto pare.
"Sai di poterlo fare vero?" Mi chiede con voce premuorosa.
"Cosa?"
"Puoi fermarti, prendere un respiro profondo e sfogarti." Gli rivolgo un sorriso amaro, non posso ricordare quello che è successo quella volta, non posso, potrei sfogarmi all'infinito, ma questo non basterà a cancellare i ricordi.
"Forse è meglio andare, è sera devo ritornare a casa."
"Sai che andremo oltre il limite vero?" Mi chiede quando ormai io mi ero già avviata.
"Oltre il minite di cosa?"
"Di qualsiasi cosa si pensa di non riuscire a fare."
"Sei un filosofo?"
"Ho molte doti." Afferma Gang Wei con un sorisso soddisfatto, ha capito esattamente di cosa avevo bisogno.

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