2 - La tana della tigre ⛓

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Capitolo 2 - La tana della tigre

Pov Saithan

Sono passati due giorni e non sono potuto uscire. Ho potuto solo restare sdraiato e sforzarmi di alzarmi per fare quattro passi dentro la stanza. Non so di chi sia: non è di Khun Suea, non è di Pleng. Non ho fatto domande. L'unica domanda che ho chiesto loro è quando mi porteranno a trovare mio fratello.

Il dolore alla pancia va già molto meglio, penso di essere in grado di camminare. Ho chiesto a Khun Suea di poter camminare fuori, attorno alla casa, per rassicurarlo del fatto che sto bene, ma non me l'ha permesso, ha detto solo che non mi crede. Sentirà il resoconto del medico, che ha detto che sta facendo un buon lavoro. Ogni giorno, alle quattro del pomeriggio, un medico e un infermiere vengono a farmi visita per controllarmi. Tolgono la fasciatura attorno alla pancia e poi mi fasciano di nuovo. Quando ho visto la mia ferita per la prima volta mi sono sentito sollevato, perché non è così grande. E' più come un piccolo taglio, sottile, non più lungo del mio dito mignolo. Controllano la febbre e vari sintomi e mi danno le medicine. Sono diventato un malato VIP che se ne sta sdraiato rilassato, a casa, e ha gente che lo cura.

Khun Suea sembra ricco e potente. Non penso di sbagliarmi di molto, vedendo le circostanze. E poi, ho chiesto a Pleng che tipo di persona è Khun Suea. Sto cercando i suoi punti deboli per proteggere me stesso, ma zio e nipote hanno un rapporto più solido di quanto pensassi. Lo credevo un gran chiacchierone, ma non si è lasciato sfuggire una parola sullo zio, non una sola.

"P'Saithan, zio Suea ti manda questo abito da provare."

Distolgo lo sguardo dal libro in inglese che Khun Suea mi ha portato per ammazzare la noia. Lancio un'occhiata a Pleng, che ha in mano un completo, avvolto in una borsa anti-polvere.

La borsa dentro cui si trova il vestito è scura e non riesco a vederne l'interno. Sono così curioso che devo chiedere: "Che abito?"

"Provatelo. Zio Suea ha voluto che te lo portassi, così puoi provarli. Non posso darti risposte."

Ehi! Delle vespe lo hanno per caso punto? Perché dev'essere così irritabile? Non importa, adesso non m'importa di niente. A volte, le persone devono affrontare situazione irritanti, è normale. Chi lavora con molta gente come me può capire. Mi alzo e allungo una mano per prendere l'abito, poi apro la borsa per vederlo.

Eh... C'è una camicia bianca, una giacca nera, pantaloni a sigaretta neri. Tutto sembra molto formale.

Bang!

Non faccio in tempo a fare domande che Pleng chiude la porta ed esce dalla stanza. Sposto lo sguardo sul completo che ho appoggiato sul letto, li separo pezzo per pezzo e vedo che sono esattamente della mia misura, è la taglia che porto abitualmente. Mi piace indossare camice che mi stiano a pennello, così come i pantaloni. Capisco con uno sguardo che la forma e la lunghezza sono stati calcolati apposta per me. In questo momento, ho solo una risposta. Ha intenzione di portarmi da P'Nuea... Camicia bianca e nera in coordinato con un abito: deve aver organizzato il funerale.

L'ha organizzato per oggi? Non ha pensato di dirmi nulla. Anche se non voglio darci troppo peso, sono piuttosto convinto di averci visto giusto. Andrò a trovare mio fratello, anche se si tratta di un corpo senza vita. Mi spoglio velocemente e indosso agilmente i vestiti che mi ha fatto avere P'Suea. Li indosso un pezzo alla volta, partendo dalla camicia bianca a maniche lunghe. E' davvero della giusta larghezza, non mi stringe sul petto, ma non è nemmeno larga. E' lunga fino al punto giusto, coprendomi le cosce. Ohi! Non c'è nessuno che conosce il modo in cui io porto i vestiti. Perché lui lo sa?!

Ho il petto e le spalle larghe, ma la vita stretta, e i vestiti non adatti al mio fisico non mi stanno bene. Ho sempre dovuto ordinare di aggiustare gli abiti per lavorare. Senza considerare il fatto che sono sempre in casa e non vado da nessuno parte, indosso vestiti extra-large, comodi, che possono essere comprati online. E' una cosa piuttosto comune.

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