Deep In cruel

13 - Tigre abbattuta⛓

Capitolo 13 – Tigre capitolata ⛓

Sono nato per essere una grossa tigre e quando sono caduto con un tonfo sonoro, la gente, spaventata, è venuta a cercarmi ininterrottamente. Non ho alcun problema, sono solo malato. Mi sono ammalato per il troppo poco riposo, per aver avuto troppe cose a cui pensare e da fare e non sono riuscito a dormire per molti giorni.

Adesso Saithan è l'obiettivo degli uomini di Kon. Ho portato spesso Saithan fuori, ogni volta che avevo tempo, per dare un'occhiata in giro. Ovviamente abbiamo scattato foto da pubblicare sui social, come pianificato. All'inizio non è successo niente, tanto che quasi eravamo pronti a cambiare rotta, ma una settimana fa, improvvisamente, uno sconosciuto ha portato un pacco davanti casa di Saithan. Ho fatto aspettare là i miei uomini da quando Saithan è venuto a vivere da me e per due mesi nessuno si è fatto vivo, fino a questo.

Mi chiedo in che modo Saithan abbia ordinato una consegna a casa, visto che è sempre con me. Non che non faccia shopping ogni giorno. Mi chiede il cellulare per fare ordini online e spedirli a casa, ma usa il mio nome come destinatario. Quindi, quando compra qualsiasi cosa, io vengo a sapere quando i soldi escono dalla carta di credito. Ricevo un messaggio e visto che io non me ne faccio niente, gli do tutto quello che posso.

Il saldo della carta e il prezzo degli ordini si equivalgono. Ho tenuto il conto, perché Saithan non ricorda mai cosa ordina. Temevo che venisse truffato e ricordavo le cose al posto suo. Le cose che vengono ordinate per farle arrivare da lui non sono tradizionali. Il rapporto di uno dei miei uomini dice che quel giorno un uomo sospetto, travestito da tipico postino, ha portato qualcosa e ha suonato il campanello di casa di Saithan. Visto però che nessuno è uscito a prenderlo, lo ha infilato tra le sbarre del cancello e lasciato all'interno.

Casa sua è nuova, non è ancora completamente arredata. Le sbarre in ferro sono abbastanza distanziate da potervi infilare un pacco. È stata la società che si occupava della costruzione a volerle così, ed è facile che si verifichino situazioni come queste.

La notte, quando eravamo sicuri che non ci fosse nessuno, i miei uomini sono andati a prendere il pacco e lo portano alla riunione. Cosa c'era dentro? La base dei terroristi! Esatto, era una bomba! Ci aspettavamo qualcosa di simile, così non l'abbiamo aperta dall'alto, ma abbiamo tagliato la scatola da un lato e aperta solo di poco. Poi abbiamo chiamato un esperto che ha tagliato il filo per disinnescare la bomba, così da poter aprire la scatola. Ovviamente abbiamo dovuto mantenere tutte le impronte digitali su questo aggeggio.

Queste sono le cose che devo affrontare e devo anche gestire gli spostamenti degli uomini di Kon! E' venuto a cercare Saithan a casa perché ha creduto alle foto caricate sui social. Un giorno Saithan è voluto tornare a casa e io sono andato con lui. Saithan conosceva il suo dovere, si è cambiato i vestiti decine di volte per scattare foto da diverse angolazioni, come se le avesse scattate in giorni diversi, e poi condivise sui social. Tutto è stato efficace.

È stato tanto efficace che in molti sono andati a cercare Saithan a casa, sia il manager, che gli amici, attori, perfino il presidente della sua agenzia è passato da lui, ma è tornato a casa a mani vuote perché il proprietario della casa non era là.

Tutto mi rende nervoso. Adesso Saithan si trova in una posizione più pericolosa di prima. Ero convinto che prima di portarlo a trovare il fratello il centesimo giorno dalla sua morte, avrei già sistemato la situazione. Credevo che quel giorno Saithan non sarebbe stato in allerta e mi preoccupo per lui. Anche se andrò con lui, non posso fare a meno di temere che ci sia qualcuno in agguato. Adesso, però, la situazione si è ribaltata. Appena gli uomini di Kon si sono mossi così come avevamo pianificato, siamo diventati noi ad essere quelli che devono gestire il problema, perché non possiamo predire nulla.