Pov's Sara
La sveglia suona le 7:00 del mattino, la spengo con gli occhi semichiusi, per poi rimettermi a dormire. So che cosa c'è scritto nelle regole, ma dai, che sarà mai? Non penso mi farà veramente qualcosa.
Un'ora dopo..
Mi sveglio sentendo qualcuno togliermi il lenzuolo da dosso, facendomi venire i brividi per il freddo. Apro gli occhi è metto a fuoco la figura di Aleksander.
Ha uno sguardo incazzato e freddo, il mio intuito dice che sono fottuta, cazzo.
"Ti avevo detto che non mi piacciono i ritardi." dice freddamente.
Lo guardo negli occhi, è con quel poco di coraggio che ho..
"Ascoltami, a me le tue regole non piacciono, me nè voglio ritornare a casa."
Ora mi guarda con un ghigno, un ghigno che non promette niente di buono.
Si gira ed esce dalla camera senza dire niente, tiro un sospiro pensando che abbia capito che non m'interessa, ma non è cosi. Rientra subito dopo con una corda in mano. Deglutisco e sbianco.
Si avvicina lentamente a me mentre gira tra le mani la corda. Indietreggio andando il più che posso contro il muro del letto.
Arrivato hai piedi del letto, si abbassa alla mia altezza avvicinadosi a me, è avvicina il suo viso al mio.
"Ora ti faccio vedere chi comanda, è qual'è la tua casa." sussurra, prima di prendermi dal polso e mettermi con un movimento a pancia in giù sul letto.
Mi dimeno, ma invano, è più forte di me.
"Sta ferma! Stai infrangendo un'altra regola bimba, devi lasciarmi fare."
Sussulto quando mi da una pacca forte sul culo. Mi lega le mani con la corda, mi gira e scende a legarmi poi le caviglie.
"Ora ti faccio provare piacere." ghigna.
Mi si gela il sangue. Sono vergine e non ho mai provato nulla del genere. Ho paura, sento il nodo alla gola ma non voglio che lui mi veda cosi, quindi trattengo le lacrime.
"No perfavore, ho capito, mi alzerò presto." la voce mi trema.
Il suo viso non ha emozioni, anzi, fa vedere che gli piace vedermi così.
"Troppo tardi bimba, non ho fatto la colazione quindi ora devo rimediare." mi accarezza la coscia.
Mando indietro le lacrime, non piangerò davanti a lui. Va sempre più su con la mano arrivando hai miei pantaloni. Arriva al bordo di essi è comincia a togliermi.
Mi dimeno, ma anche sta volta invano.
Mi toglie del tutto essi, si mette tra le mie gambe, mi guarda con un ghigno per poi accarezzarmi da sopra le mutandine. Rabbrividisco.
"Per favore, sono ancora vergine." lo supplico.
"Ancora meglio." ghigna, senza fermarsi.
Il mio controllo se nè va a fottere, delle lacrime scendono sulle mie guance. Lui lo nota, ma come se non se nè fosse accorto continua.
Mi toglie le mutandine è comincia a leccarmela. Dovrei sentire piacere, ma il dolore, l'umiliazione e la vergogna, prevale su tutto, è non sento niente.
Mette un dito dentro di me in modo violento, facendomi sussultare, fa male e brucia. Lo muove forte è veloce, senza fermarsi.
"Basta, per favore." sussurro piangendo, ma lui non si ferma.
"Godi o farò di peggio cazzo." dice freddamente.
Metto la testa sul cuscino e non dico niente, chiudo gli occhi mentre le lacrime non smettono di fermarsi.
Non voglio peggiorare le cose, ho paura che potrebbe stuprarmi nell'altro modo.
"Mmm..Bimba sei cosi buona è stretta." sussurra.
Mette un'altro dito dentro di me facendomi sussultare è urlare, anche adesso mi fa male, non riesco a sentire piacere.
Si alza dopo pochi minuti, è comincia a togliersi la maglietta.
Lo guardo più spaventata di prima, pensando al peggio.
"Tranquilla baby girl, voglio godere anche io come fai tu." si toglie i jeans è anche i boxer rimanendo nudo davanti a me.
Si rimette tra le mie gambe mettendo il suo membro sulla mia intimità. Comincia a strusciarsi con esso sul mio clitoride. Fa movimenti circolari, andando prima piano è poi veloce.
Butta la testa all'indietro iniziando a gemere.
"Ah ah, si cazzo."
Chiudo gli occhi per non guardarlo, ma mi prende il viso fra la mano stringendolo è facendomi un pò male.
"Devi guardarmi, hai capito?! " domanda con tono autoritario.
Non rispondo, si struscia più violentemente sul mio clitoride facendomi sentire dolore.
"Hai capito?! " ripete più freddamente.
"S-Si." balbetto.
"Come mi chiamo cazzo."
"Dadd-Daddy."
"Mh, si cazzo." quasi urla gemendo.
Si abbassa dove ci sono i miei seni è nè prendo uno in bocca e uno in mano, iniziando a stuzzicarmi i capezzoli.
Si struscia ancora per mezz'ora, fin quando non viene sulla mia vagina.
"Ah cazzo, si, ah."
Riprende fiato ed apre gli occhi guardandomi.
"Ci saranno altre volte così." si avvicina al mio viso è appoggia le labbra sulle mie, non ricambio. Mi morde un labbro, è mi pizzica un fianco, decido di ricambiare per non peggiorare le cose.
Mi chiede l'accesso con la lingua che io concedo anche se non voglio. Mi fa schifo baciarlo, e solo un maniaco che fa queste cose a una sedicenne.
"Se non vuoi avere altre punizioni, ti conviene rispettare le regole. Ma non preoccuparti, faremo comunque queste bellissime cose bimba, e so che ti è piaciuto, perché è cosi, vero? La punizione e stata bellissima per te, non è cosi?"
Ma questo qui psicopatico.
"Regola numero 11, bimba." dice irritato.
"S-Si Daddy." sussurro.
Fa un ghigno e inizia a slegami le mani è i piedi. Massaggio i miei polsi, fanno male a stretto troppo la corda, è questo vale anche per le caviglie.
Si alza dal letto e si veste.
"Preparati è vedi di essere pronta per prepararmi il pranzo. La colazione ora lo fatta." dice con un sorrisetto, per poi uscire di camera.
Mi butto sul letto e le lacrime ricominciano. Odierò a morte i miei genitori per sempre, per me sono morti.
È questo psicopatico? È egoista, menefreghista e maniaco. Non gli importa niente di nessuno.
Devo scappare da qui, devo andarmene. Non posso restare, ho paura che si prenda la mia verginità.
Vado in bagno un pò dolorante, entro nel box doccia. Finito di farla, ritorno in camera è mi vesto. Mi asciugo i capelli con l'asciugamano.
Fatto ciò, scendo di sotto andando in cucina, dove inizio a prepararli da mangiare.
Decido di farli pasta alla carbonara, un cibo che proprio non posso sbagliare a fare.
Finito di cucinare lo chiamo, ricordandomi come.
"Daddy è pronto da mangiare." urlo.
Scende vestito diversamente, con un completo nero. Si siede a tavola e inizia a mangiare come se io non ci fossi, e senza dire neanche un grazie.
Sto per salire le scale ma la sua voce mi ferma.
"Ti ho dato il permesso di andare di sopra?"
Mi giro verso di lui è abbasso la testa.
"No, Daddy." sussurro.
Si alza dal suo posto e si avvicina a me, mi mette due dita sotto il mento.
"Pulisci tutto è mangia, non voglio averti anoressica."
Si allontana e lo sento dire dal salotto..
"Ah, e non andremo piu in Polonia, ho delle cose da fare." dice, per poi uscire di casa.
Inizio a pulire tutto e salgo poi in camera senza mangiare, non ho fame.
Mi butto sul letto è mi addormento piangendo, pensando alla mia vita prima di tutto questo.
[…]
Spero vi piaccia:)
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INNAMORATA DEL MIO 'PADRONE'[Sospesa]
Random⚠️ Scene esplicite di sesso(BDSM) con dialogo volgare è scene di violenza e stupro, molto forti. A chi non piace questo genere che non legga. Ho problemi con la grammatica, quindi mi scuso in anticipo per gli errori. TUTTO SCRITTO MOLTO ESPLICITAMEN...