CAPITOLO 13

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Pov's Sara
Finito di fare la doccia metto l'asciugamano ed esco dalla camera, ma prima controllo se c'è qualcuno.
Noto sul letto un vestito che mi fa rimanere a bocca aperta. È bellissimo.
Insieme al vestito ci sono pure dei tacchi belli anche loro.

 Insieme al vestito ci sono pure dei tacchi belli anche loro

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Finito di vestirmi la porta si apre. Pensavo fosse lui o forse ci speravo, ma invece era una signora.
"Singorina, il signor Lewandowski mi ha ordinato di truccarla è farle l'acconciatura."

Non me lo aspettavo ma è un mafioso, ovvio che abbia queste cose.

Annuisco soltanto mentre la signora si avvicina a me. Mi fa sedere su una sedia e inizia a farmi i capelli è il trucco.
Quando ha finito mi guardo allo specchio e devo dire che mi piace, sto bene cosi.
Ringrazio la signora che a quanto pare non se lo aspettava. Scommetto che lui la tratta come una schiava come fa con me, solo che a lei non la scopa. Ma non c'è da sorprendersi se la tratta di merda.
La signora esce è io faccio un respiro molto profondo, prima di uscire di camera anche io.
Scendo molto lentamente le scale, è prima di scendere l'ultimo scalino faccio un altro respiro. Mi incammino verso il salotto dove appena sono lì, vedo lui vestito con una camicia nera e un jeans dello stesso colore. Appena mi nota mi guarda dalla testa hai piedi per poi fare un sorrisetto.
"Vieni." non saprei decifrare il suo tono di voce, ma sembra diverso dal solito. Non illudiamoci però. Che poi, illudermi, per cosa?
Usciamo fuori è andiamo verso la sua macchina dove c'è il suo autista. Quest'ultimo mi apre la portiera sorridendomi, sto per entrare ma prima che potessi farlo vedo la portiera essere chiusa molto forte. Mi giro è vedo Aleksander incazzato, prende il suo autista dalla maglietta e lo sbatte violentemente contro la macchina.
"Non provare mai più ad aprirli la portiera. Mi hai capito?!" urla ad un centimetro dal suo viso.
L'autista annuisce sbiancando. Aleksander lo lascia è lui entra in macchina. Si gira verso di me è con sguardo duro mi apre di nuovo la portiera.
"Entra." dice freddo.
Faccio come dice ed entro e lui fa lo stesso. Per tutto il viaggio in macchina nessuno dei due parla. Non faccio altro che pensare alla sua reazione di prima. Perché se le presa cosi tanto? Ma poi perché sto andando a cena fuori con lui?
Dopo mezz'ora la macchina si ferma. Aleksander esce da essa. Prima che potessi scendere la portiera viene aperta da lui. Mi porge una mano, sono sorpresa dal suo gesto. Lo guardo è a sua volta lui mi guarda con uno sguardo intenso.  Guardo la sua mano, titubante la prendo. Scendo dalla macchina, lascia la mia mano è con un braccio mi circonda possessivamente la vita attirandomi a lui.
Non capisco perché fa cosi, è non capisco perché non mi dispiace.
Entriamo nel ristorante e tutto di lusso e molto elegante con una leggera musica classica. Aleksander dice al cameriere il suo cognome è lui ci porta al nostro tavolo. Lascia la mia vita e mi sposta all'indietro la sedia facendomi sedere, lasciandomi ancora più sorpresa da questo suo improvviso comportamento nei miei confronti.
Forse vuole veramente farsi perdonare.
Si siede anche lui davanti a me. Prende il menù è io faccio la sua stessa cosa.
"Cosa ordini bimba?" giuro, ho potuto intravvedere un sorriso diverso dal solito, oserei dire dolce.
Non so più come reagire o cosa pensare dal suo modo improvviso di fare con me. Ma è meglio che nè approfitto. Guardo il menù per poi guardare lui.
"Quello che prendi tu, è uguale."
Mi guarda senza dire niente, ma capisco dal suo sguardo che ho sbagliato qualcosa.  Come non detto, è sempre il solito stronzo.
"Quello che prendi tu, Daddy." sussurro l'ultima parola.
Mi guarda soddisfatto con un sorrisetto sulle labbra. Chiama il cameriere che non tarda ad arrivare.
"(Quello che volete voi)" ordina, ma il cameriere è come se non lo ascoltasse visto che guarda me. Questa cosa Aleksander lo nota, ha un espressione incazzata in questo momento. Batte la mano in modo molto forte sul tavolo facendo sussultare sia me che il cameriere che gira lo sguardo verso di lui.
"Ti ho detto quello che voglio, quindi ora puoi pure andare a fare il tuo lavoro di merda. È se non la smetti di guardare la mia donna, ti uccido in questo fottuto momento." dice incazzato, a denti stretti le ultime parole.
Il cameriere sbianca è corre subito via scusandosi.
Le uniche parole che ho sentito: La mia donna.
Perché quando l'ha detto il mio cuore ha accelerato è ora aumenta sempre di più sotto il suo sguardo intenso?
Cazzo. Non può piacermi.
Abbasso lo sguardo guardando il tavolo,l suo sguardo su di me mi mette in soggezione.
Dopo una mezz'oretta arrivano i nostri piatti. Il cameriere è quello di prima, ma sta volta non osa alzare lo sguardo nemmeno una volta.
Iniziamo a mangiare.
"Ti piace, bimba?"
Alzo lo sguardo su di lui per poi abbassarlo ancora sul mio piatto.
"Si Daddy." dico a voce bassa, tanto per non farmi sentire dagli altri.
Dopo questo nessuno dei due dice più una parola.
Finiamo di mangiare dopo un'ora.
"Vuoi qualcos'altro?"
Scuoto la testa in negazione.
*Le regole.* mi ricorda la mia coscienza.
"No Daddy, sono piena." mi correggo subito.
Annuisce sempre con quel suo sorrisetto sulle labbra. Parte una musica lenta, è sta volta non sorprende solo me, scommetto che ha sorpreso anche voi.
Si alza è si ferma davanti a me.
"Ti va di ballare, bimba?" mi porge la mano.
Anche se dico di no per lui sarebbe un si.
"Si Daddy." gli prendo la mano.
Andiamo in pista dove c'è anche altra gente. Mi prende le braccia e me le mette intorno al suo collo, mentre le sue le mette sulla mia vita. Cominciamo a muoverci lentamente a ritmo di musica.
Non lo guardo nemmeno un'attimo negli occhi. Questa situazione mi sembra, è strana. Però, mi obbliga a farlo.
"Guardami."
Punto i miei occhi nei suoi è capisco di essere fottuta, perché senza sapere il motivo, non riesco più a distogliere lo sguardo dal suo. Mi stringe la vita con fare possessivo è mi attira di più al suo petto. I nostri visi sono ad un centimetro di distanza. Sento il suo respiro caldo sulle mie labbra. Continuiamo a ballare, nella stanza è come se ci fossimo solo noi due in questo momento.
Non riesco a spiegarmi le sensazioni che sto provando adesso con lui.
Mi continuo a ripetere nella testa che mi ha stuprata, che è senza cuore, un mostro che mi ha lasciata insanguinata sul letto a svenire. Ma, il mio corpo a cui adesso non dispiace essere cosi vicino al suo, è le mie labbra che ora hanno una voglia matta di poggiarsi sulle sue..Quelle parole non le ascolta.
Senza rendermene conto avvicino il mio viso ancora di più al suo è lui fa la stessa cosa. Ci guardiamo ancora negli occhi, poi, non so chi è come, le nostre labbra si attaccano formando un bacio sorprendentemente..Dolce.
È per la prima volta da quando sono con lui, il bacio mi piace.
Il mondo all'improvviso è come se si fosse fermato cosi come il tempo. Ci stacchiamo quasi subito dal bacio, ma per me eccome se fosse durato un'eternita. Dopo senza dire niente, mi prende per mano è dopo aver pagato usciamo da quel ristorante. Entriamo in macchina e nessuno dei due dice niente per tutto il viaggio.
Arrivati scendiamo dalla macchina ed entriamo in casa. Entro prima io è dopo lui, chiude la porta di casa e accende la luce. Mi giro verso di lui è lo guardo, fa la stessa cosa.
Non so che mi prende, sarà perché oggi si è comportato bene è come dire dolce?Con me. Ma sento una voglia che non ho mai sentito, di fare qualcosa con lui.
Come se mi leggesse nella mente, inizia ad avvicinarsi lentamente a me mentre io sono come immobilizzata sul posto.
Mi prende dalla vita, mi guarda negli occhi.
"So che mi vuoi, i tuoi occhi parlano." dice a voce bassa roca, facendomi sentire qualcosa al basso ventre.
Mi accarezza i fianchi lentamente facendomi rabbrividire. Fa un sorrisetto attirandomi di più verso di lui è attaccando i nostri corpi. Con un movimento mi prende dalle coscie facendomi circondare il suo bacino con le gambe. Le mie braccia d'istinto vanno a circondarli il collo. Sale le scale senza mai distogliere gli occhi dai miei. Arriva in camera è chiude la porta con il piede.
Si avvicina al letto e mi appoggia delicatamente su esso, lasciandomi per l'ennesima volta in un giorno, sorpresa dal suo modo cosi delicato di fare con me. Si mette sopra di me regendosi con le mani di fianco hai miei fianchi.
"Dimmi cosa vuoi è verrai accontentata."
Non rispondo, le parole non vogliono uscire dalla mia bocca. Spinge il suo bacino contro il mio facendo toccare le nostre intimità. Mi mordo la guancia per non gemere.
"Dimmelo bimba." infila la testa nell'incavo del mio collo, dove inspira a fondo.
"Sento il desiderio crescere in te, mia piccola bambina innocente." mi sussurra all'orecchio, mordendomi poi il lobo.
Altri brividi invadono il mio corpo, brividi molto piacevoli.
Inizia a darmi baci umidi è dolci sul collo, dove inizia a mordere delicatamente la mia pelle è a succhiare essa.
"Mmm.." mi faccio scappare senza volerlo, ma lui sembra apprezzarlo.
Passa la lingua sul collo, disegnando con essa cerchi immaginari.
Scosse elettriche invadono il mio corpo.
Questa cosa mi sta facendo impazzire, perché prima mi faceva schifo il suo tocco, invece ora mi piace?
Alza lo sguardo è mi guarda negli occhi.
"Sei mia." dice con voce roca, come per farmi capire che qualunque cosa lui faccia io devo ricambiare. Il problema è che io voglio ricambiare sta volta.
Vedendo che resto zitta, attacca le nostre labbra. Lo lascio sorpreso così come mi sorprendo anche io sta volta, appena inizio a ricambiare il bacio chiedendogli l'accesso con la lingua.
Il bacio diventa subito pieno di foga, mi morde le labbre facendomi ansimare. Scende lentamente con i baci dalla mia guancia al mio collo, dove ricomincia a torturarlo con baci umidi è morsi.
Scende con essi sulla mia spalla, dove inizia a togliermi piano la spallina del vesito.
È come se fossi in estasi, non riesco a fare niente nè a dire qualcosa, so solo che mi piace è che non voglio che si fermi.
Senza rendermene conto sono in intimo senza vestito. Mi guarda dappertutto come se marchiasse il territorio con lo sguardo. Avvicina il suo viso al mio è ricomincia a baciarmi ancora.
Scende di nuovo, andando sul mio petto, mette le mani dietro la mia schiena è con un movimento mi toglie il reggiseno. Prende un mio seno in mano e lo stringe iniziando a baciarlo è a stuzzicarmi il capezzolo, facendo la stessa cosa con l'altro.
I miei capezzoli sotto il suo tocco diventano subito duri, è sotto, mi sento sempre più bagnata.
"Non trattenerti. Gemi è fammi sentire come ti faccio godere solo io." ordina notandolo.
Per una volta voglio anche io quello che vuole lui.
Scende con i baci più giù arrivando alle mie mutandine. Le guarda e le sfiora con un dito facendomi ansimare è rabbrividire. Fa un ghigno prima di strapparmi praticamente le mutandine di dosso lasciandomi nuda.
Soffia sulla mia intimità facendo uscire un gemito dalla mia bocca. Senza avviso mette due dita dentro di me facendomi sussultare. Avvicina la sua faccia alla mia vagina è inizia a giocare con il mio clitoride con la sua calda lingua.
Infila un'altro dito è con tre dita dentro di me inizia a pompare facendo avanti è indietro molto velocemente.
Inarco la schiena iniziando a gemere molto forte. Per la prima volta mi piace quello che mi sta facendo.
Fa su è giù con la lingua, fa movimenti circolari con le dita. Brividi, molto brividi, insieme alla voglia di venire.
All'improvviso, appena sto per venire al culmine, si ferma.
Lo guardo confusa è male.
"Pregami."
Sara, dove cazzo sei finita? Non è più qui.
"Ti prego Daddy, fai venire la tua bambina." ansimo, guardandolo sensualmente negli occhi.
Si lecca le labbra, imprecando, è senza dire niente si butta di nuovo in mezzo alle mie gambe.
Le mie gambe ricominciano subito a tremare, è dopo qualche altra leccata, vengo in un forte orgasmo nella sua bocca.
Appoggio la testa sul cuscino chiudendo gli occhi, ma gli riapro appena sento il suo respiro sulle mie labbra.
"Sei deliziosa, bimba." sussurra, leccandosi le labbra è le dita.
Non so con quale coraggio, ma come ho detto prima, non sono più in me in questo momento. Mi avrà drogata, forse. Ma in questo non m'importa.
Capovolgo la situazione mettendomi su di lui. Fa un sorriso guardandomi eccitato.
"Cosi si che mi piaci, cazzo."
Senza dire niente attacco le mie labbra con le sue, per poi scendere lentamente sul suo collo, dove inizio a morderlo leggermente, facendolo ansimare.
Comincio a sbottonarli la camicia per poi toglierla del tutto. Inizio a baciarli il petto scendendo giù dove i jeans.
Gli tolgo molto lentamente la cintura, guardandolo negli occhi. Mi guarda impaziente.
"Cazzo sbrigati." ansima.
Oggi voglio giocare io. Voglio vedere se si tira indietro.
"Parole magiche?"
"Per favore bimba." dice a denti stretti.
Sorrido soddisfatta.
Abbasso la sua cerniera e gli tolgo i jeans del tutto. Gli abbasso subito anche i boxer è senza aspettare prendo il suo membro in bocca aiutandomi anche con la mano.
"Ah, cazzo bimba."
Passo la lingua su tutta la sua lunghezza, sentendolo rabbrividire.
Mi prende i capelli in un pugno è mi spinge la testa in basso aumentando la velocità.
"Cazzo ahh.."
Accelero con la mano, mentre lui mi spinge la testa ancora più in basso.
Continuo cosi per un lunga mezz'ora, finché non mi viene in bocca.
"Ahh..Cazzo si ah, cazzo." svuota gli ultimi schizzi, per togliermi il suo membro dalla bocca.
Lo fisso dritto negli occhi, mentre ingoio il suo caldo liquido.
Capovolge la situazione mettendosi in mezzo alle mie gambe.
"Come mi chiamo, bimba?" posiziona il suo membro alla mia entrata.
"Daddy ah!" urlo dal piacere, appena entra dentro di me con un colpo secco.
"Di chi sei?" mi stringe forte un seno.
"Tu-Tua Daddy."
"È a chi appartieni cazzo."
"A te.." dico a voce bassa.
"Solo a me cazzo!" urla, dando un'ultima spinta forte, prima di fermarsi.
Si sdraia con il membro ben dritto, mi prende dai fianchi è mi mette sopra di lui. La mia intimità bagnata tocca esso.
"Mettilo tutto dentro, bimba." ansima.
Lo guardo dritto negli occhi, mi alzo leggermente, prendo il suo cazzo è lo metto alla mia entrata. Lo faccio scivolare molto lentamente dentro di me, facendolo imprecare, finché non lo metto tutto dentro fino in fondo.
Gemiamo tutti è due contemporaneamente.
Inizio a fare piccoli salti su esso, mette le mani sul mio culo aumentando il movimento è spingendo il bacino contro il mio.
"Ah, cazzo va più veloce!" ordina, è io eseguo aumentando la velocità.
Muovo il bacino in modo circolare, sentendolo ancora meglio.
Gemo chiudendo gli occhi, butto la testa all'indietro, mettendo i capelli da una parte. Porta le sue grandi mani sui miei seno, dove stringe possessivamente.
Mi tira in avanti, prendendo a succhiare i miei capezzoli.
Dopo lunghi minuti così, mi ferma togliendomi dal suo cazzo.
"Mettiti a quattro zampe."
Faccio come dice, mi apre le gambe è comincia a lubrificarmi con la lingua il di dietro. Sussulto appena mette due dita di colpo dentro il mio culo.(😁)
Le muove finché non è ben lubrificato è pronto. Mette il suo membro alla mia entrata ed entra con un colpo secco, facendomi urlare di piacere.
"AHHH..È sempre così stretto cazzo!" dà colpi decisi è forti.
Porto gli occhi all'indietro per il troppo piacere che mi sta dando. Mi dà una forte pacca sulla natica destra, facendo la stessa cosa su quella sinistra.
"Ah, Daddy!" gemo, come non mi sarei mai immaginata di fare, soprattutto con lui.
"Urla bimba, urla di nuovo per me."
"Ahh..Daddy, più forte."
Impreca, è aumenta le spinte, esse diventano sempre più intense, tanto da farmi tremare le gambe nemmeno dopo mezz'ora.
"Vieni piccola, vieni per me." mi sussurra all'orecchio.
Da un'altra spinta colpendo il mio punto debole, è a quel punto vengo.
"Ah Daddy! Ah si." le gambe mi tremano anche dopo essere venuta.
Esce da me, è io so già cosa fare. Mi giro verso di lui, gattono sul letto verso il suo membro. Lo guardo negli occhi è lo prendo in bocca.
"Ah cazzo."
Trattengo i conati di vomito, è lo metto quasi tutto in bocca, prendendolo anche in mano. Gli lecco la punta, facendoli venire i brividi.
I suoi gemiti aumentano, mi prendo i capelli in un pugno è aumentano la velocità. Dopo lunghi minuti, mi viene in gola.
"Ahhhh! Porca puttana, si!" geme, con le gambe che gli tremano leggermente.
Aspetta pochi secondi, prima di togliermi esso dalla bocca.
"Ingoia tutto, bimba." ordina, ancora ansimante.
Ingoio, leccandomi le labbra.
"Brava la mia bambina." sussurra abbassandosi alla mia altezza. Mi lascia un bacio a stampo, per poi lanciarsi sul letto a pancia in su. Faccio la stessa cosa.
Nessuno dei due parla per un bel pò, si sentono soltanto i nostri respiro che lentamente ritornano regolari.
Mi rendo conto solo ora di quello che ho fatto con lui. Non ci credo, eppure non mi sono pentita. Dopo tutto quello che mi ha fatto, mi è piaciuto farlo con lui, eccome se mi è piaciuto.
"Guardami."
Giro il viso verso di lui è incastro i miei occhi con i suoi.
"D'ora in poi non dovrai più tirarti indietro. Hai confermato che non ti sto indifferente è da come mi hai fatto vedere ti è piaciuto. Sei mia e dovrai essere sempre cosi in questi momenti. Hai capito?" mi guarda seriamente.
"Si, ho capito." mi escono soltanto queste parole senza il mio controllo, ma è quello che la mia testa pensa è che il mio corpo vuole.
[...]
Ciao!!:) Come va? Come vi sembra il capitolo?!!
Sindrome di stoccolma?!!😂
Spero vi piaccia.
Ci vediamo al prossimo<3

INNAMORATA DEL MIO 'PADRONE'[Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora