CAPITOLO 10

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Pov's Aleksander
Esco di casa lasciandola lì in quello stato. Forse sta volta devo ammettere che ho esagerato, ma tanto a me che cazzo importa?
Lo presa ed è mia, è cosi lo fatta mia in tutti sensi. Mi è dispiaciuto vederla cosi però..No! Ma che cazzo dico? A me non importa niente di lei!
*Oh, ma finiscila è ammetti che ti piace. Per questo non riesci a togliertela dalla testa.*
È tu chi cazzo sei?
*La tua coscienza, tesoro.*
Beh, vedi di andartene a fanculo, perché non mi piace. Io non so cosa sia l'amore è non fa per me. La uso soltanto come schiava è per scopare.
*Convinto tu.*
Si è ora lasciami in pace!
*Va bene, va bene.*
Arrivo al pub dove c'è un mio amico.
"Hey amico, tutto bene?"
"Alla grande Marcus, tu?"
*ti rendi conto che hai lasciato una ragazza piena di sangue a casa tua senza darle una mano?*
Non mi interessa, è ora sparisci.
*Mah..Che uomo di merda che sei.*
"Anche io, utto a meraviglia."
Sto qui fino alla ora di cena, per poi ritornare a casa. Sono un pò brillo è ho una voglia matta di scopare. Arrivo a casa dopo mezz'ora. La cena non è pronta. Sento la rabbia salire in me. Vuole proprio una punizione, eh?
"Bimba, dove cazzo sei?!" urlo senza ricevere risposta.
Salgo velocemente incazzato le scale ed entro in camera. Quello che vedo mi fa rabbrividire. C'è lei per terra con ancora del sangue sul suo corpo. Mi avvicino a lei è provo a scuoterla è ha chiamarla, ma non risponde e non si muove.
La prendo in braccio sporcandomi di sangue è la sdraio sul letto. Prendo una mia maglietta e gliela metto. Mi siedo accanto a lei e la guardo. Mi sento in colpa è non so il perché. E la prima volta che mi succede. Dopo poco vedo che si muove è apre lentamente gli occhi.
Appena mi vede si allontana velocemente da me attaccandosi al muro del letto. Mi guarda con aria spaventata.
"Per..Per favore..Per oggi basta." balbetta con la voce trema, mentre inizia a piangere.
Distolgo lo sguardo. Mi dà fastidio il fatto che mi dispiace vederla cosi.
"Per oggi ti lascerò in pace, ma non me nè fotte un cazzo di quello che ti ho fatto perché mi è piaciuto. È ora che non sei più vergine lo rifaremo molto presto." dico freddamente, prima di uscire di camera senza guardarla.

Pov's Sara
Scoppio a piangere per l'ennesima volta.
Non c'è la faccio più. Mi ha fatta sua in tutti sensi, mi ha tolto tutte le mie verginità. Mi sento sporca, mi faccio schifo, cosi come mi fa schifo lui.
Ho male dappertutto, soprattutto al basso ventre, non riesco ad alzarmi.
Sono ancora sporca di sangue è noto che ho soltanto una sua maglietta addosso.
Con molto fatica mi alzo dal letto e mi tengo al muro per camminare verso il bagno. Ho le gambe molli che non mi reggono in piedi.
Entro in bagno è mi tolgo la sua maglietta, entro nel box doccia e comincio a farmela. Mi appoggio con la schiena contro il muro e scivolo giù sedendomi per terra. Porto le gambe al petto è ci appoggio la testa sopra mentre l'acqua calda scorre su di me.
Vorrei uccidermi, perché solo cosi riuscirei a stare in pace.
Ma, non sono una che ha coraggio di fare queste cose. Poi, mi sta già uccidendo lui. Piano, piano, mi sta facendo diventare sempre più debole.
Ha detto che lo rifaremo molto presto. È inutile pregarlo, non ha un cuore ed è un uomo di merda.
Mi chiedo le altre come facciano ad andare con lui. Sicuramente non sapranno niente di questo. È un bel ragazzo e non possiamo negarlo, anzi dai, bellissimo. Ma troppo violento, perché non so con le altre, ma con me fa tutto con violenza. Mi chiedo cosa io gli abbia fatto.
Esco dalla doccia dopo che ci sono stata dentro per circa una mezz'oretta.
Mi vesto per poi sdraiarmi sul letto ancora indolenzita. Non faccio in tempo a chiudere gli occhi che la porta si apre di colpo rivelando la figura di Aleksander.
Scatto a sedere sul letto è indietreggio  mentre lui si avvicina a me con un ghigno.
[...]
Ehehe, cosa succederà?

INNAMORATA DEL MIO 'PADRONE'[Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora