1. Il regno Midori

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In un tempo lontano il mondo era un posto alquanto bizzarro per la visione odierna.
Ogni essere umano, veniva definito con un genere che si scopriva tramite il sangue.

Ma non parlo di analisi mediche..no, certo che no. All'epoca in cui è ambientata questa storia, la medicina non era così all'avanguardia.
Ciò di cui parlo è il colore del sangue.

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Gli Alpha, avevano il sangue color Oro.
Questo colore veniva associato alla luce solare, una luce radiante e capace di trasmettere calore, forza e virilità.
Tutti aggettivi che si potevano collegare alla personalità imponente dell'Alpha.

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I Beta, erano persone comuni.
Nella scala gerarchica, loro sottostavano agli Alpha. Il colore del loro sangue era l'ocra.
Un colore definibile caratteristico, forse quasi simile a quello dell'Alpha anche se mancava di particolarità e inoltre risultava quasi insapore alla vista.
Un colore classico e poco pungente ma, d'altronde anche chi faceva parte di questo genere lo era.

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Infine, gli Omega.
Il colore del loro sangue era un misto tra un colore argento e un colore bianco perla.
Se l'oro dell'Alpha rimembrava la luce solare, questo ne ricordava la Luna.
La mescolanza dei due colori ne creava uno unico e raro.
Un colore che simboleggiava la purezza, l'innocenza, l'umiltà e la temperanza.
Tutte caratteristiche che rispecchiavano perfettamente il carattere docile e composto degli Omega.

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Il regno Midori, nacque tra le pianure

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Il regno Midori, nacque tra le pianure.
Una distesa d'erba illuminata dal sole al quale alberi e piante incorniciavano il paesaggio che ricordava in modo splendido e maestoso la composizione del giardino dell'Eden.
La popolazione occupante, contava persone caste e pure, inclini alla gentilezza e alla grazia, qualità che li contraddistingueva dagli altri regni.

Governato dal Re Yagi e dalla sua splendida moglie, la Regina Inko.

Lei, era una splendida donna, capelli Verde petrolio, occhi grandi e sognanti, da cui guardava il mondo esterno con curiosità e dolcezza.
Si poteva definire la Lady Diana di altri tempi, la sua considerazione verso i cosiddetti popolani era invidiabile.
Aiutava spesso le persone anziane e i centri che le ospitavano, aiutava le famiglie in difficoltà, non temendo di donare loro del denaro, data la sua umiltà e la sua volontà nel rendere il proprio regno un luogo armonioso e degno per i propri sudditi.

Il suo solito sorriso però, non appena rincasava al castello dopo la solita giornata di beneficenza,si spegneva lentamente.
Era anni ormai, che la regina, bramava un figlio, ma purtroppo questo sembrava non arrivare.

Tentarono qualsiasi tipo di cura: le fecero bere intrugli di erbe come il Trifoglio rosso, foglie d'ortica e Maca che, a detta degli stregoni del tempo, favorivano la fertilità inoltre, le diedero una dieta a base di cereali e legumi che seguí con costanza.
Ciò nonostante nel ventre della regina, non si scorse una nuova vita.

~ Gli smeraldi delle praterie ~ BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora