7. Consapevolezza.

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Katsuki rientrò a palazzo completamente umido. I capelli solitamente alti e spigolosi, erano adagiati sulla fronte, gocciolanti. Il corpo era fresco, poteva notarsi una leggera pelle d'oca non appena il vento lo sfiorasse.
Seguito dal suo fidato amico dai capelli rossi, varcò l'ingresso. La tensione era palpabile, da quando furono cacciati dalla sala, la situazione non cambiò, difatti la loro presenza fece ammutolire i presenti e rivolgere l'attenzione verso di loro.

R. Mitsuki:"Katsuki, sei fradicio cos'hai combinato?"

Katsuki:"Sono scivolato nel laghetto." affermò con sicurezza, facendo corrucciare la fronte ai genitori e abbassare il volto al rosso.
Una reazione ambigua e una rivelazione poco chiara da un ragazzo sempre attento a tutto.

Re Yagi:"Principe Katsuki, non vorrei che vi prendiate un malanno nei giorni avvenire, la vostra presenza al matrimonio di mio figlio è richiesta quanto voluta." Pronunciò dipoi suonare un campanello e richiamare i servi di corte che in pochi istanti entrarono all'interno della sala.

Katsuki non rispose, nella sua mente rimbombava solo la parola "matrimonio". Termine che solitamente non gli dispiaceva dati i trascorsi alle varie cerimonie e feste dove insieme al rosso, erano soliti ingurgitare sake e godersi i piatti sfornati e ricercati solo per la presenza dei reali .
Matrimonio, del suo mate.
Matrimonio, non suo.

Re Yagi:"Preparate un bagno caldo ed accompagnate gli ospiti nelle loro stanze." Ordinò facendo scattare velocemente il personale adibito.

R. Mitsuki:"Ah quindi la nostra conversazione si conclude in questo modo?!"Con un cipiglio sul volto scagliò quel quesito retorico, fissando costantemente gli occhi chiari del Sovrano di Midori.

Re Yagi:"Invece di preoccuparvi per mio figlio, vi invito a preoccuparvi per le condizioni in cui riversa il vostro" Sputò velenoso e visibilmente infastidito.

La regina fece per rispondere fin quando il marito intervenne, posandole delicatamente la mano sulla spalla.

Re Masaru:"Cara andiamo.." sussurrò dipoi rivolgere lo sguardo verso il sovrano.

Re Masaru:"Vi ringrazio per il vostro consiglio, ma penso che rigirarvelo sia scontato, dato che, voi stesso abbiate compreso le varie preoccupazioni di mia moglie nei confronti di vostro figlio."educatamente si congedò, camminando dietro la moglie.

Re Yagi:"So cos'è meglio per mio figlio." Affermò sicuro, dipoi voltarsi anch'esso e sedersi sul trono.

Mitsuki:"No. Voi sapete cos'è meglio per voi.." sussurrò flebilmente, facendosi sentire in ugual modo dalle orecchie del Re Yagi che decise di non rispondere, ignorando completamente quell'affermazione spavalda quanto veritiera.

Facevano male le parole sincere della regina, faceva male la consapevolezza ma, faceva ancor più male, non riuscire ad accettare la verità.

"Inko tutto questo non l'avrebbe permesso." pensò dipoi bagnarsi gli zigomi con lacrime amare, - salate come le sue emozioni - piene di disappunto e malinconia.

Il profumo di cannella inondava i corridoi, accompagnandoli nel cammino. Varcarono le porte delle stanze, preparate meticolosamente dai servi. Katsuki si stese nelle lenzuola in seta rosse, poggiando la testa sul cuscino morbido e soffice di piume d'oca.
L'attesa della vasca non fu protratta a lungo, difatti in pochi minuti bussarono nella sua stanza, portando al suo interno una vasca - riempita anch'essa gradualmente con l'acqua calda - .

"Abbiamo da proporle molti profumi, lei quale favorisce tra : Lavanda, Geranio, Pino, Legno di Cedro, Chiodi di Garofano, Rosa..." domandò la serva intenta a stilare tutte le erbe e gli oli presenti per i bagni.

~ Gli smeraldi delle praterie ~ BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora