La furia della Luna. Amello.

970 51 24
                                    

Si strinsero con veemenza, una stretta in cui il terrore e l'angoscia furono oramai sovrani dei gesti. Izuku gli fasciò il bacino con le gambe, accostandolo maggiormente cingendogli flebilmente il collo con le braccia, posando il mento sulla spalla.

Per Katsuki si rivelò un'orrida sevizia.

Udiva i suoi singhiozzi, osservava come il corpo tremasse spasmodico, come se un fulmine carico d'elettricità l'avesse colpito, l'olfatto fu invaso dalla zaffata vanigliata, fragranza talmente pungente che anche il suo gusto parve recepirlo in bocca.
La spalla umettata dal fiume di lacrime, come se la furia delle nuvole si stesse sfogando su di lui, percepita tramite le gocce calde che gli ricadevano sulla spalla e gli scivolavano sul petto.

Il dolore dell'Omega di Izuku, si riversò anche sul ventre dell'Alpha, esso difatti potè percepire le dolenti coliche che parvero stritolare e soffocargli le viscere.

Per quanto Katsuki sarebbe riuscito a tenerlo all'oscuro della verità?
Quello poteva definirsi l'unico crucio che gli faceva dolere il cuore, come se una spina di rosa l'avesse sfiorato dipoi penetrarne le carni.

Izuku:"Mio principe...vi porgo le mie scuse..." avanzò tra i singhiozzi che ad ogni parola pronunciata gli arrestavano il respiro.

Katsuki:"Izuku...ma per cosa ti stai scusando?" domandò oramai sommesso nel completo dalla sua angoscia.

Izuku:"Nonostante voi...il giorno delle nostre nozze...mi avete confessato che..non avete mai pensato ad un...un fi..figlio... un cucciolo nostro...voi avete continuato a sostenermi...non mi avete mai abbandonato... io vi ringrazio per questo...voi siete la mia forza... oramai è conclamato che...voi avete un posto all'interno del mio cuore e...nulla..non ci sarà mai niente che potrà farmi cambiare idea..."

"Ne sei sicuro? Io chi sono: la sua forza o la sua distruzione?" Si domandò Katsuki nella mente, amplificando la stretta.

Izuku:"Il cucciolo...la vita all'interno del mio ventre...pare non volersi palesare... io vorrei un cucciolo...voglio donarvi una stirpe... come segno del mio amore per voi...mio principe...voi...non sapete quanto tutto questo...mi faccia soffrire... la mia natura Omega...è sempre stata caratterizzata dall'albo dei tempi dalla possibilità della procreazione...ed io..."

Katsuki sorrise sornione, dipoi esordire con dolcezza:"Non ho bisogno di una stirpe...ne di un cucciolo...a me basti tu Izuku...non farmi mai più trovare qualcun altro sul nostro letto... perché sei l'unico che voglio vedere qua sopra...e nudo..."

Izuku emise un flebile risolino, il fraseggio di Katsuki smorzò di poco la tensione.

L'Omega retrocesse, sedendosi sul cavallo dei pantaloni del biondo, osservandolo e ponendogli con garbo, le mani ad incorniciare il viso.

Izuku:"Mio principe, non avete la minima idea di quanto forte il mio cuore batta per voi."

Nelle sue parole Katsuki percepì una punta d'ansia, come la presenza d'una nuvola grigia e solitaria che transitava in una giornata illuminata dal sole.

Katsuki, incurante dell'avvenire, gli sorrise, voltando leggermente il capo e baciandogli il palmo della mano.
Il biondo dipoi si sporse in avanti con il viso, facendo combaciare le labbra nell'incastro perfetto, poiché oramai risaputo che dinanzi a se, aveva la sua esatta metà.

Le mani scesero stringendo i fianchi stretti, ed Izuku strinse le ciocche bionde paglierino tra le dita.

La lingua accarezzava l'altra, le movenze delle labbra frenetiche portarono ambedue ad ansimare. Katsuki percepì nel bacio una nota dolciastra, attribuita al gusto delicato della vaniglia che oramai impestava l'aria.
Nonostante da poco Izuku passò il calore, il suo corpo parve rientrare all'interno d'una piccola fase di esso.

~ Gli smeraldi delle praterie ~ BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora