23. I mendaci della prima notte di nozze. Calore.

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Festeggiamenti, musiche, grida, alcool.

Tutto fu concesso quello splendido giorno di letizia, in cui dopo anni due anime predestinate finalmente poterono definirsi legate.

Gli ospiti come di consuetudine, dopo aver atteso che i genitori degli sposi e gli invitati di rango reale si fossero congratulati con loro non tardarono, letteralmente, ad assaltare i giovani sposini.

"Sono lieto e gaio della vostra splendida Unione. Le vostre parole Principe Izuku sono state toccanti, a dir poco splendide!" affermò il consigliere reale, prendendo la mano del principe Izuku, dipoi rilasciarla e rivolgersi al biondo.

" Inoltre, se non risulto troppo indiscreto.. Principe Katsuki permettetemi d'affermare che il vostro sposo presenta già dei fianchi adatti alla maternità!"

"Maledizione"pensò.
Katsuki ringhiò stizzito, zittendo l'uomo dalla chioma lunga corvina che taciturno ed al contempo costernato dalla sua stessa affermazione risultante inappropriata e non ossequiosa quale era il suo intento, compì una riverenza lasciando i neo sposi in solitudine.

Izuku:"Maternità..." sussurrò - più a se stesso - con occhi languidi portandosi una mano ad accarezzare il ventre piatto, dipoi alzare il volto verso il marito.

"Mio principe...voi...ci avete mai pens-" tacque notando lo sguardo del principe Katsuki che fissava un punto cieco della sala, completamente assorto nei propri pensieri.

"Come Inko..."
"...potrebbe anche lui..."
"...morire..."

Katsuki: "No. Non ci ho mai pensato." Intonò gelido un nuovo mendacio sentendosi le viscere compiere una dolorosa torsione.

Timore. Mai termine fu più descrittivo, nonostante lui stesso, difficilmente provasse questo sentimento. Orgogliosamente testardo e baldanzoso, venne buggerato dalle sue paure, o meglio, dai suoi timori.

Turlupinato dalla sua alterigia, per Katsuki, mentire gli fu più complesso di quanto la sua mente potesse immaginare ma, divenne una parte indispensabile del rapporto che volle creare con il principe Izuku.

Se nascondere la verità era sinonimo d'averlo per sempre al suo fianco senza rischi allora si, avrebbe rinunciato categorico all'idea d'un loro cucciolo.

I festeggiamenti si conclusero presto, più di quanto si potesse pensare. I sudditi del regno di Dezato, paragonati a dei pozzi senza fondo dagli altri invitati, riuscirono a finire quasi tutte le scorte di vino e distillati.

Ubriacati dall'alcol molti di loro rincasarono e, con essi, i sudditi degli altri regni.

I reali si rivelarono stanchi, distrutti fisicamente, oltre che stralunati dai pasti abbondanti, s'affaticarono maggiormente nelle danze.

La notte, il buio, come la luna spuntarono nel cielo e i due giovani sposini, si recarono nelle loro stanze. Il Re Yagi, nonostante non fosse completamente d'accordo, persuaso dalle rassicurazioni della Regina Mitsuki, fece preparare un'immensa camera solo per loro.

E fu così, che in quella camera, i due amanti, trascorse la loro prima notte di nozze ma..prima..

prima

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~ Gli smeraldi delle praterie ~ BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora