Izuku varcò le porte del palazzo. I richiami del padre che rimbombavano - come tamburi - nei corridoi, vennero ignorati.
Non si sentiva pronto ad affrontare nessun tipo di conversazione, attualmente avrebbe avuto bisogno di conforto ma, a malincuore, teneva salda la consapevolezza che dal padre non l'avrebbe sicuramente ricevuto.Oltretutto, il suo aspetto esteriore non gli permetteva di presentarsi al cospetto del Re. Vergognosamente disordinato, capelli fradici, occhi gonfi e lucidi, vesti completamente bagnate.
Si rifugiò nelle sue stanze, ma varcando la porta la Dama l'accolse, avvicinandosi al giovane dolcemente ed accarezzandogli la chioma, impensierita.
Mina:"Mio principe..cosa vi è accaduto? Siete completamente..fradicio..dove eravate? " Domandò sbigottita.
Izuku:"Hermina..." sussurrò come fosse un lamento.
Mina:"Mio principe..il vostro futuro sposo è...arrivato...vi attende in sala..." con un filo di voce diede l'ovvia notizia.
"Il mio futuro sposo, in realtà, è sotto la pioggia" pensò rivolgendo lo sguardo verso la finestra, percependo ancora in bocca il sapore amaro delle lacrime diluito con l'acqua piovana, indolcito dall'essenza dell'Alpha assaporato in precedenza.
Izuku:"Mina io...io non me la sento di-"
Le nocche risuonarono come un rimbombo nella porta in legno. Il silenzio fu sovrano nell'immediato anche se venne subito rimpiazzato dall'intervento della Dama...Mina:"È la sarta di corte..mio principe...dato che.. dovete incontrare il principe del regno di Kori..il re.. vi ha fatto cucire l'abito..." disse con una punta di sconforto mentre osservava il giovane dai capelli verdi, afflitto, carico d'amarezza mentre le face cenno di far entrare la donna che attendeva al di fuori.
Mina gli passò una mano sulla spalla - una carezza - : "Tutto si sistemerà, vedrete mio principe" gli sussurrò - anche se era conscia che quelle parole, rimanevano solo in incognita incerta - dipoi aprire la porta e rivelare la figura della sarta.
"Mio principe" salutò la donna con una riverenza, dipoi avvicinarsi al giovane.
Izuku, udendo la voce ed il particolare colorito della chioma della Sarta rimase sbigottito, si sentì rivivere un deja-vu, tuttavia decise di ignorare quella sensazione, causata - a detta sua - dal suo stato d'animo tumultuoso.
" L'abito come potete notare è in raso, colorato naturalmente con il cavolo rosso ed il mirtillo. L'interno è in seta. Vi aggrada mio principe?"
Izuku si limitò ad annuire, continuando a fissare imperterrito la donna mentre spiegazzava l'abito sul letto.
Izuku:"Avete ricamato anche dei fiori.." disse quasi incuriosito, tentando a suo modo di distrarsi.
"Si mio principe, spero siano di vostro gradimento.." abbassò il volto in segno di assoluto rispetto.
Izuku:"Potete dirmi il vostro nome?" Domandò schietto, spiazzando la donna che sollevando il capo, rispose: " Il mio nome è Hire Amiur mio principe".
Quel nome, il colore dei capelli, e la tonalità delle iridi che incrociarono le sue, parve non lasciare spazio al dubbio.
Izuku:"Sapete dirmi il nome di questo fiore?" Chiese incuriosito, mostrando il ramoscello che teneva saldo tra le dita.
Hire:"Il vostro fiore favorito, mio principe. Non ti scordar di me."
Izuku:"Adesso ricordo... voi siete stata la mia insegnante, erro ?" Pose il quesito sorridendo, rivolgendo lo sguardo verso i fiori turchesi, e rimembrando i giorni in cui passò intere mattinate con la donna nel giardino di corte.
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~ Gli smeraldi delle praterie ~ Bakudeku
Fanfiction- STATUS : CONCLUSA - Omegaverse. Bakudeku. - Riferimenti alla mitologia greca ( vari miti, leggende, Dei etc.) - Riferimenti al significato, alla simbologia di vari animali e piante (alberi e fiori) ✨... Tre regni, due cuori. Il principe di Mid...