11. Pioggia. Parte 2

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La pioggia cadeva veloce sul terreno e su tutto ciò che ne concernesse, come se gli Dei che vegliassero in quel momento si fossero emozionati nello scorgerli così vicini per la prima volta.

D'altronde la caduta della pioggia, è solita simboleggiare la fortuna.

I volti bagnati, la condensa che fuoriusciva dalle loro labbra socchiuse, il battito palpitante non poteva udirsi facilmente, ma ambedue lo percepirono.

Izuku:"V-vi ringrazio per avermi preso..mio principe.." disse imbarazzato, leggermente colorato sugli zigomi, mentre voltava il capo di lato.

Katsuki sogghignò dipoi incamminarsi, passando sotto gli alberi, portandosi sul capo il mantello, coprendo di conseguenza anche il principe Izuku.

"Quanta premura.."pensò Izuku per poi sorridere.

Katsuki:"A cosa stai pensando?" domandò stringendo la presa sulla vita stretta, facendo irrigidire il principe di Midori.

Izuku:"Ecco...forse per voi.. è un problema sostenere il mio peso.. potete poggiarmi.." balbettò.

Un ringhio di disapprovazione susseguì l'esordio di Katsuki:" Devi sapere che sono un rinnomato cacciatore nel mio regno e sono solito caricarmi bestie sulle spalle.. tu non pesi niente in confronto a quelle.. E poi..."

Katsuki:"Non mi dispiace il tuo calore sul mio corpo.."affermò accarezzando con il pollice il fianco.

Izuku sussultò, avvampando e nascondendo la testa sull'incavo del collo del principe. Il suo respiro, s'infrangeva nell'aria, colpendo la ghiandola del biondo. Il profumo di vaniglia si espanse e di rimando Katsuki emise la sua fragranza al cacao amaro.

Quei profumi si mischiarono nuovamente, i capelli verdi poggiati sulla spalla, il naso che solleticava il collo, il fiato caldo che emetteva ed infine... un suono mai udito.

Izuku si ridestò di colpo, portandosi la mano alla bocca facendo fermare Katsuki sul posto.

Katsuki:"Hai appena-"

Izuku:"N-non so... non so cosa fosse... vi porgo le mie scuse..non so cosa mi sia preso.." s'incespicò impacciato.

Il principe di Midori, non comprese nell'effettivo cosa fosse quel suono vibrante riprodotto ma, il principe Katsuki, si.

Fusa. Un tenero brontolio sordo invase per pochi attimi il silenzio delle gocce che s'infrangevano sull'aria circostante.

Fusa. Gli omega erano soliti fare fusa quando si trovassero a proprio agio, quando percepivano protezione, quando si sentivano in uno stato di letizia tale da non poter esprimere a parole.

Quel suono imbarazzante per Izuku, fu una conferma per Katsuki. Avvalorò la sua ipotesi, crogiolandosi nel ricordo di quel suono, che gli fece inarcare le labbra all'insù.

Katsuki:"Continua.." sussurrò roco.

Izuku:"Non so come..ecco..mio principe..lo giuro sugli Dei..io non saprei come riprodurlo..non..non è stato comandato..." Si morse il labbro inferiore spiazzato -  non concependo come quel suono potesse ricrearsi a comando - cosa che portò il biondo ad inumidirsi le sue.

Katsuki:"Poggia la testa e non reprimere" ordinò.

Izuku - sbigottito - fece come richiesto, chiudendo gli occhi nell'esatto istante in cui una mano si posò sulla sua nuca. Movimenti lenti, in cui prendeva i riccioli scomposti e li annodava tra le dita dipoi immergere la mano nuovamente nella chioma, accarezzandone la pelle. Il principe di Midori parve sciogliersi tra una coccola e l'altra, ammorbidendo la muscolatura e sistemandosi gradevolmente tra la salda stretta, lasciandosi beare da quel tocco delicato - al contempo rozzo - che lo sfiorava.

~ Gli smeraldi delle praterie ~ BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora