Federico si era appena svegliato.
Al suo fianco c'era Benedetta che dormiva beatamente, ignara dei pensieri del suo ragazzo.
O meglio, anche lei si era accorta di un cambiamento negli atteggiamenti di Federico, ma aveva pensato che fosse per l'imminente Europeo.
Nella testa del ragazzo invece c'era sempre e solo Alice.
Federico era davvero combattuto.
Voleva stare con Alice, non riusciva a togliersela dalla testa, ma quanti problemi c'erano?
Lei aveva diciassette anni, era una ragazzina, ed era la figlia del presidente della squadra in cui giocava.
Eppure probabilmente si era innamorato di lei.
Dall'altra parte c'era Benedetta, che era di sicuro la scelta più semplice.
Si sentiva una merda per quello che stava facendo alle due ragazze.
Ma la notte appena trascorsa con Benedetta, forse gli aveva dato delle risposte.
Lui si trovava ancora bene con lei, Alice sarebbe stata meglio senza di lui.
"Buongiorno amore." gli disse Benedetta, che si era svegliata nel frattempo.
" 'Giorno." le rispose lui con un sorriso sulle labbra.
"Vado a fare il caffè." disse lei, lasciandogli un bacio ed alzandosi.
'Stava facendo la scelta giusta?' si chiese Federico.
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Era ormai domenica, la gara stava per iniziare.
Alice però non era concentrata su questa, ma su Charles che fissava il vuoto da una ventina di minuti senza parlare.
Il ragazzo aveva conquistato la pole nelle qualifiche del giorno prima, e quella era l'occasione perfetta per provare a vincere il GP di casa sua, ma i meccanici avevano riscontrato un problema al motore della sua macchina, quindi Charles non avrebbe preso parte alla corsa.
Alice si sedette per terra vicino a lui, appoggiando la testa alla sua spalla.
I due rimasero in silenzio, isolandosi dal mondo.
Nel frattempo tutto il resto del box era concentrato sul Gran Premio.
"Volevo davvero rendere fieri mio padre e Jules."
Fu Charles a rompere il silenzio, con una frase che spezzò il cuore di Alice.
Il padre del ragazzo e Jules, il suo padrino, erano morti.
Jules era morto nel 2015, dopo mesi di coma a causa di un incidente.
Anche Alice lo conosceva, era uno dei giovani piloti su cui la Ferrari, quindi la sua famiglia, puntavano di più, e lei lo ricorda come una delle persone più belle che abbia mai conosciuto.
Il papà di Charles invece era morto nel 2017, e lei ricordava bene il dolore dei fratelli Leclerc e di Pascale, ma anche la loro forza.
"Charles...sono più che sicura che loro siano già fierissimi di te, so che ti dispiace molto aver perso questa occasione, ma ce ne saranno tante altre, ne sono convinta, anzi sono certa che vincerai questo Gran Premio anche più di una volta, perché è questo il tuo destino. Forse quando avrai quaranta o cinquanta anni, e avrai vinto più di qualche mondiale, ti renderai conto di quanto loro sono stati, sono e saranno di te." le disse Alice guardandolo negli occhi.
Quegli occhi che mentre Alice parlava si erano pian piano fatti più lucidi.
"Grazie cherie, sei saggia per avere solo diciassette anni." disse lui, dandole un bacio sulla fronte, per poi cingerle le spalle con un braccio.
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afterglow - federico chiesa
Teen FictionAlice era innamorata di Roma, anche se la sua città natale era Torino. Roma era casa per lei, la città che l'aveva vista crescere, Torino era solo il posto in cui era nata e dove passava qualche giorno all'anno, ma non era il suo posto. Roma per lei...