"Vorrei solo che mi lasciasse stare, sto già soffrendo, e sto cercando di andare avanti. Lui non ha lasciato la sua ragazza, perché deve rompermi se ho messo una foto dato che Arthur mi ha comprato i miei fiori preferiti? Non ne ha alcun diritto, non dopo che ho passato notti insonni a piangere e giorni interi a digiunare e a bere solo caffè, fumando sigarette!"
Alice si stava sfogando dopo i messaggi che le erano arrivati da Federico. Era al telefono con Anne e Matt e al suo fianco c'erano anche Charles e Max, Daniel era dovuto andare via e Arthur era uscito con i suoi amici.
Anche Alice era stata invitata all'uscita, ma dato il suo cambio di umore a causa di Federico, aveva deciso di non accettare, ma Arthur l'aveva lasciata stare solo dopo averle fatto giurare che la sera dopo sarebbe uscita.
Nel frattempo quindi aveva deciso di chiamare i due olandesi, per parlare con loro, oltre che con Max e Charles, i quali si erano accorti subito che fosse successo qualcosa.
"Infatti questo fottuto coglione non ha alcun diritto di fare così, giuro che se fa qualcosa del genere un'altra volta, ci metto un attimo a guidare da Monaco a Torino per pestarlo!" disse Max, con tutta la temperanza che lo contraddistingueva.
"Max è un po' troppo violento, ma il concetto è quello." aggiunse Charles.
"No seriamente, non so come fate ad essere amici di questo tizio voi due." disse Max rivolgendosi ai suoi connazionali.
"Si sta comportando da coglione in questa situazione, ma ti giuro che di solito è una persona simpatica." rispose Matt.
"Si beh, quando l'ho conosciuto mi sembrava ok, gli ho fatto anche un bel discorsetto, ma a quanto pare non devo essere stato molto minaccioso, da come sono andate le cose..." disse Charles, ricordando il giorno in cui Federico ed Alice erano venuti a Monaco.
'Alice era così felice', pensò il ragazzo.
"Beh per forza, con la tua faccia da principino non spaventi nessuno Char." disse Max, sperando che questo avrebbe potuto far ridere Alice, che però accennò solo un piccolo sorriso.
"Voi l'avete visto no? Che dice?" chiese Alice, riferendosi a Federico.
"Non importa ciò che dice, tu sei lì per divertirti, non per pensare a lui." disse Anne.
"Come faccio se è lui che mi scrive?"
"Ci parlo io domani mattina ad allenamento, stai tranquilla, non pensare a lui ok?" disse Matt.
"Ok, grazie ragazzi, ci sentiamo." disse Alice.
"Ciao schat, mi raccomando pensa solo a divertirti." disse Anne prima di chiudere la videochiamata.
"Inizierò a chiamarti anch'io 'schat', credo." disse Max.
Alice tentò di sorridere, ma i due ragazzi si accorsero subito che il suo umore non era migliorato nemmeno un po'.
"Che c'è cherie? Sai che puoi dirci tutto." disse Charles.
"Come si fa a dimenticare la persona di cui si è innamorati? E' possibile? Perché vi giuro che sono settimane che cerco di dimenticarmelo, di farmela passare, ma nonostante tutto quello che mi ha fatto passare e che mi sta facendo passare, ho paura che se lui tornasse da me, io mi butterei di nuovo tra le sue braccia senza nemmeno pensarci. Cazzo, sono sempre stata la prima a dire che non bisogna perdere la propria dignità per uno stronzo che non ti merita, e adesso? Probabilmente lo farei! Vorrei solo poter spegnere i miei sentimenti e possibilmente non innamorarmi mai più, se poi devo stare così. Maledetto il giorno in cui sono andata a letto con questo fottuto deficiente!" disse Alice, sfogandosi del tutto, e scoppiando a piangere.
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afterglow - federico chiesa
Ficção AdolescenteAlice era innamorata di Roma, anche se la sua città natale era Torino. Roma era casa per lei, la città che l'aveva vista crescere, Torino era solo il posto in cui era nata e dove passava qualche giorno all'anno, ma non era il suo posto. Roma per lei...