IV

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                     nice to meet ya, NIALL HORAN 

 " nice to meet ya

                                            what's your name?"

Alice aveva risposto, da stronza quale era : "Beh non posso dire che per me sia un piacere, Chiesa."

"E' così che ti presenti alle persone di solito?"

"No, faccio così solo con quelle che mi stanno sul cazzo a primo impatto."

"Ok, principessa" aveva detto ironicamente riferendosi alle parole della ragazza.

"Stai peggiorando la situazione in questo modo."

"Ok siamo partiti col piede sbagliato." aveva detto Federico, "Ricominciamo. Piacere di conoscerti, sono Federico Chiesa, e tu come ti chiami?"

"Sono più piccola di te, ma non devi parlarmi come se stessi parlando con una bambina dell'asilo, Chiesa."

"Ok, Agnelli, sei più testarda di quanto pensassi." aveva detto usando il cognome della ragazza, sia perché non sapeva il suo nome, sia perché si divertiva ad usare lo stesso tono usato da lei, anche se in modo più scherzoso.

"Per carità non chiamarmi con il mio cognome. Sono Alice." aveva detto presentandosi infine.

"Mi piace il tuo nome." aveva detto il numero ventidue sorridendo.

"Ci stai provando con me, Chiesa?"

"Che? Assolutamente no, ti ho solo fatto un complimento!" aveva detto il ragazzo. Certo non poteva mentire sul fatto che Alice fosse davvero bella. E non una di quelle solite ragazze belle ma tutte uguali, una ragazza bella davvero. Particolare. Indossava dei blue jeans strappati e non troppo larghi, la maglietta di Paulo, Federico si era chiesto perché la numero 21, ma non era riuscito a darsi una risposta, dei semplici Dr. Martens, aveva i capelli ricci al vento, che lui aveva trovato davvero belli e sulla sua faccia non c'era traccia di trucco, o almeno non evidente. La sua faccia aveva tratti mediterranei. Federico era rimasto incantato dai suoi occhi marroni, che al sole erano color miele, mentre normalmente erano scurissimi e dalle sue labbra carnose. Inoltre, non voleva essere superficiale, ma aveva anche notato e apprezzato le forme della ragazza, d'altronde aveva pur sempre ventidue anni e, se vogliamo essere sinceri, la prima cosa che aveva notato della ragazza era il suo fondoschiena.

Dopo essersi abbandonato a questi pensieri si era però ricordato che la ragazza avrebbe potuto avere nel migliore dei casi diciotto anni, ma probabilmente era ancora minorenne, nonostante non lo sembrasse.

"Allora, quanti anni hai?"

"Quanti anni pensi che abbia?"

"Se l'avessi saputo non te l'avrei chiesto no?" aveva detto mantenendo il tono altezzoso della ragazza, ma sempre scherzando.

"Venti." sentendo quello risposta Federico era stato davvero felice, questo voleva dire che poteva tranquillamente provarci.

"Davvero? E cosa fai? Università?"

"Sì, studio giurisprudenza." aveva continuato a prenderlo in giro.

"Oh sì, tra poco sarà un avvocato." aveva detto Federico Bernardeschi, che nel frattempo si era avvicinato ai due e il Federico più piccolo l'aveva guardato perplesso per il tono sarcastico che aveva usato.

"Ti stavo prendendo in giro Chiesa, ho diciassette anni, certo che è facile prenderti per il culo eh?"

"Simpatica, davvero." aveva risposto il ventiduenne, un po' deluso. Insomma aveva diciassette anni, era decisamente troppo piccola, doveva togliersela dalla testa.

afterglow - federico chiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora