Capitolo 7

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*Dopo la partita*

*Pov Phil*

-A chi vorresti dedicare, il gol fatto al sessantanovesimo minuto? Ti abbiamo visto correre velocemente verso gli spalti, per poi abbracciare una ragazza, probabilmente non la tua ragazza-
Mi chiese il giornalista, che appena fatta la domanda, portò il microfono dalle sue labbra davanti alle mie.

Sospirai, e intanto vedevo i ragazzi parlare tra di loro mentre mi guardavano sorridendo. Sicuro che stessero parlando sul fatto di Elizabeth. Dopo cinque secondi, decisi di rispondere.

-Beh, si, non è la mia ragazza, ecco, non è Rebecca. Ci siamo lasciati ieri sera per motivi personali.-
Feci una breve pausa per poi ricominciare a parlare, questa volta, però, sorridendo.

-Elizabeth è la persona a cui vorrei dedicare il gol, ecco. Non piace molto dedicarli, da come si è visto, però lei, personalmente, è la persona giusta a cui farlo.-

Risposi io, mentre continuai a girarmi da una parte all'altra.

-É stata lei a rovinare la relazione?-
A quella domanda che mi pose, ero abbastanza irritato.

-Assolutamente no. Non vorrei che mettiate in mezzo lei. Ve l'ho solo citata e basta. L'ho conosciuta dopo la relazione-
A rispondere fui io con la voce che man mano diventava sempre più aggressiva, se così si può dire.

Ovviamente mentí sul fatto che la conoscessi dopo la relazione tra me e Rebecca, ma non vorrei che la insultassero dapertutto, sui social media e anche nella realtà, o peggio, accusarla.

-É tutto, grazie- Disse, e finalmente direi. Mi piaceva rispondere alle domande delle interviste, ma quando si parla di persone che cercano in qualsiasi modo di accusare no.

Rientrai, e vidi subito una ragazza corrermi incontro, per poi saltarmi adosso abbracciandomi.

*Pov Elizabeth*

Vidi Phil rientrare dal campo, probabilmente dall'intervista appena finita.

Gli corsi incontro per poi saltargli in braccio stringendolo a me. Lo feci, si.
Lo abbracciai come segno di ringraziamento per prima.

-Elizabeth!- Esclamò il mio nome con felicità, ridendo.
Mi prese le gambe per poi alzarmi tenendomi in braccio a lui.
Lo guardai negli occhi azzurri.

-Grazie per prima- Dissi, riferendomi al gol fatto durante la partita. Lo vidi rissorridere.

-Di solito non lo faccio- Disse abassando lo sguardo. In effetti, non lo aveva mai fatto. Per l'esultazione, infatti, alzava gli indici delle mani in alto verso il cielo guardandolo, oppure compieva la solita scivolata.

Sorrisi, lo riabbracciai. Ma appena ci staccammo, continuando a tenermi in braccio, mi appoggiò al muro.
Mi guardò per poi spostare lo sguardo sulle mie labbra. Non sapevo che fare, era troppo presto.

-Phil- Una voce, provenire dall'angolo del corridoio, fece rimbombare il silenzio.

Phil mi lasciò di scatto, e io caddi a terra scivolando sul muro e sbattendo così il di dietro per terra.
Mi toccai la schiena, e il ragazzo biondo si inginocchiò davanti a me.

-Scusami...- Mi disse, lo guardai alzando lo sguardo sui suoi occhi.

Mi prese la mano e mi aiutò ad alzarmi.

-Eccotti... oh sei con la tua ragazza- Disse un ragazzo moro, con le punte dei capelli biondi, mentre spostò lo sguardo da me a Phil. Non sapeva che io ero la ragazza conosciuta nell'appartamento per caso poiché io sbattè la testa sulla sua schiena.

-Tranquillo, forse è meglio se...- Risposi a Phil ma venni interrotta da Jack Grealish.

-Fatti da fare Phil- Disse facendo l'occhiolino al ragazzo accanto a me.

-Io... è meglio se vada- Dissi imbarazzata, per poi sparire da dietro l'angolo del corridoio.
Sentì la mano di Phil sfiorarmi il braccio, come segno di fermarmi, ma mi lasciò solo un piccolo brivido.

*Pov Phil*

Proprio ora doveva venire quel ragazzo dai capelli ad ananas 🍍.

-JACK!- Urlai io, mentre lui alzò le mani in aria per scherzare.

-Scusa, non era la tua ragazza?- Chiese. Giusto, lui non conosceva la ragazza che sembrava la Dea Afrodite, dagli occhi verdi-grigi, conosciuta in-

-PHIL CI SEI?- I miei pensieri furono spezzatti dalla voce di Jack che mi richiamò diverse volte.

-Non è la mia ragazza...- Dissi, per poi girarmi verso l'angolo che essa girò pochi secondi fa.

-Tu l'hai messa in imbarazzo- Continuai io guardandolo.
-Se ne andata perché tu, il ragazzo con i capelli ad ananas e con i famosi polpacci, l'hai MESSA IN IMBARAZZO- Dissi. Ovviamente scherzai nella parte centrale della frase, e lui lo sa. Alzai leggermente la voce alla fine delle tre parole.

*Come state?🥰 Ecco qui il 7 capitolo. Fatemi  sapere! Buona Pasqua a tutti voi!🕊️*

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