Capitolo 4

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*Durante la notte*

Dormivo tranquilla, dormivamo tranquilli, mentre il silenzio ascoltava i nostri respiri.
Ma ecco che oltre i nostri respiri si aggiunsero lampi, tuoni, goccie di pioggia che sbattevano sulla vetrata della camera accompagnate dal vento che si alzò.
Un tuono fece risaltare il silenzio, e un lampo fece illuminare la stanza.
Sobbalzai a causa della mia paura dei temporali fin da quando ero piccola.

Mi girai verso Phil e notai che aveva cambiato posizione durante la notte.
Il piccolo sorriso ancora stampato sul viso da quando io gli diedi la buonanotte, la sua mano sopra il cuscino accanto al suo capo, mi fece sorridere. Notai le coperte sotto la sua vita e mi piegai per acchiapparle per poi alzarle fino al suo collo coprendolo. La mi mano sfiorò la sua, lo volevo abbracciare facendo scappare la mia paura, ma non lo feci.

Ero timida, molto timida. Mi continuai a muovere cercando di ricercare il sonno di cinque minuti fa, ma richiamai l'attenzione di Phil che con voce rauca, ma ancora con gli occhi chiusi, mi chiamò.

-Elizabeth- Disse lasciando in sospeso il mio nome.
Aveva notato che mi continuavo a muovere, e infatti i suoi occhi si aprirono, ma erano ancora socchiusi a causa del sonno. Si girò verso la vetrata e vide le stesse cose che io vidi pochi minuti fa. 
-Non dirmi che hai paura- Disse lui accompagnando la frase con una piccola risata.

Mi nascosi sotto le coperte a causa della vergogna che tenevo tutta nascosta dentro di me, beh forse non proprio nascosta.

Non sapeva della storia da piccola di questa fobia, quindi non aveva tutti i torti a prendermi in giro.

Vidi Phil seguendomi sotto le calde  coperte mentre io strizzai gli occhi a causa del continuo temporale che si faceva sempre più forte.

-Ei, stavo scherzando...- Disse esso, come quasi dispiaciuto.

Mi accrezzò la spalla, e mi lasciò un bacio sulla guancia, per poi far ritornare sul cuscino la sua testa.
Quel bacio, dato proprio in quel momento, mi fece percorrere un brivido in tutta la schiena come adesso che il suo piede accarezzò la mia gamba.
Mi rialzai e lo vidi riaddormentato, così gli lasciai anch'io un bacio vicino sul lato delle sue labbra.

Non dormiva proprio, poiché io sentì la sua guancia stendersi da un altro sorriso con ancora le mie labbra su essa.

Il tempo iniziò a calmarsi, ma non feci in tempo di finire di pensarlo che un tuono rimbombò nella stanza.
Saltai adosso a Phil e lo strinsi a me.
Che dire, la vergogna si fece alzare fino al mio cuore. Non volevo togliermi però dalle sue braccia, benché mi sentivo la protezione.

Si girò verso di me, mi accarezzò la guancia, e in quel momento mi riaddormentai, mentre Phil continuò a guardarmi.

*Pov Phil*

Sentì qualcuno saltarmi adosso e contemporaneamente sentì il tuono spezzando il silenzio nella stanza.

Senza dubbio era Elizabeth, che si spaventò.
Aprì gli occhi e la notai aggrappata a me stringendomi la maglia tra le sue mani, proprio come un bambino che aveva paura del buio.

Le presi il viso tra le mie mani, accarezzando così le sue guance morbide e lisce. Era bellissima.

In pochi secondi essa si addormentò con ancora tra le mani la mia maglia.
Avvolsi un braccio attorno alle sue spalle e me la strinsí a me. Le diedi un ultimo bacio sulla testa, come il bacio della buonanotte della mamma.
Ascoltai il suo respiro, i nostri battiti andarono a tempo l'un l'altro.
Mi riaddormentai anche io cadendo in un sonno profondo.

*Ecco qui il Capitolo 4, fatemi sapere come sempre!🥰*

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